A livello dell’Unione Europea, la normativa di riferimento, poi recepita dalla legislazione italiana, è quella sviluppata in ambito Euratom, di seguito riportata:
- direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (recepita con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
- direttiva 2009/71/Euratom del Consiglio del 25 giugno 2009, che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari (recepita con il decreto legislativo 19 ottobre 2011, n. 185), successivamente modificata dalla direttiva 2014/87/Euratom del Consiglio dell’8 luglio 2014 (recepita con il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 137);
- direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio del 19 luglio 2011, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi (recepita con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45);
- direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (recepita con il decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101).