Gas naturale - Stoccaggio

In Italia l’attività di stoccaggio di gas naturale è iniziata nel 1964 nel campo di Cortemaggiore, in Emilia, tuttora in esercizio. L’attività consiste nell’utilizzare giacimenti in passato produttivi per l’immagazzinamento del gas, tipicamente nel periodo estivo quando la domanda è bassa, e l’erogazione in inverno per soddisfare le richieste del mercato.

I giacimenti sono costituiti da rocce porose e permeabili (si può pensare a delle sabbie) presenti nel sottosuolo al di sotto di rocce di copertura impermeabili (quali le argille), in strutture geologiche che hanno impedito in passato la migrazione degli idrocarburi. Per tale motivo, la “trappola” che ha generato il giacimento produttivo può essere utilizzabile anche per lo stoccaggio di gas.

Lo stoccaggio ha la finalità di compensare, all’interno del sistema gas nazionale, fluttuazioni dei consumi e garantire una riserva strategica.

Nell’ambito dello stoccaggio si distingue lo stoccaggio strategico, finalizzato a sopperire a situazioni di mancanza o riduzione degli approvvigionamenti o di crisi del sistema del gas, lo stoccaggio di modulazione, finalizzato a soddisfare la modulazione dell'andamento giornaliero, stagionale e di punta dei consumi e lo stoccaggio minerario necessario per motivi tecnici ed economici a consentire lo svolgimento ottimale della coltivazione di giacimenti di gas naturale nel territorio italiano.

La Direzione generale infrastrutture e sicurezza (IS) mette a disposizione degli utenti alcune banche dati consultabili on-line riguardanti l’attività di stoccaggio di gas naturale:

Per saperne di più IS-UNMIG


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