Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

L’Investimento M2C4M1_I.1.1 intende realizzare un sistema di sorveglianza/monitoraggio integrato a lungo termine per mettere in atto misure preventive di manutenzione programmata del territorio e di manutenzione/ammodernamento delle infrastrutture, nonché interventi mirati a prevenire gli incendi e l’illecito conferimento di rifiuti, a ottimizzare l'uso delle risorse e la gestione delle emergenze.

Grazie all’elaborazione e all’attuazione di piani di prevenzione e resilienza per il territorio e le infrastrutture, il Sistema di monitoraggio contribuirà a rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico e la tutela del territorio e delle risorse idriche dai rischi naturali e indotti.

Target dell’investimento (M2C4-9): l’investimento prevede la realizzazione di un sistema integrato di monitoraggio e previsione per l’individuazione dei rischi idrogeologici. Il sistema di monitoraggio dovrà coprire almeno il 90% del territorio delle regioni meridionali e dovrà essere operativo e utilizzabile entro il terzo trimestre del 2024.

Dotazione dell’investimento: € 500 milioni di cui € 150 milioni da destinare per attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ai sensi dell’art. 8 del D.L. n. 120/2021 “Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.”

Piano operativo per l’attuazione del Sistema Avanzato ed Integrato di Monitoraggio e Previsione

Con D.M. 398 del 29/09/2021 è stato approvato il Piano Operativo di Lavoro (POL) per l’attuazione dell’investimento (Milestone M2C4-8 della misura).

Il POL ha lo scopo di individuare le azioni necessarie per la realizzazione del Sistema di Monitoraggio. Particolare attenzione è rivolta alla fase iniziale di “progettazione preliminare” svolta dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile e in coordinamento con altri Ministeri.

Il POL a tal fine:

  1. individua le quattro componenti del Sistema, ovvero le macroattività da realizzare, e le sei applicazioni verticali delle stesse;
  2. individua le Amministrazioni Centrali e gli Enti coinvolti nella progettazione e realizzazione dell’investimento;
  3. definisce uno schema strategico iniziale di azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi dell’investimento.

1. COMPONENTI E APPLICAZIONI VERTICALI DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO

Le componenti identificano le macroattività attraverso le quali verrà realizzato il Sistema di Monitoraggio e che ne caratterizzeranno il funzionamento, le applicazioni verticali individuano invece le specifiche aree tematiche nell’ambito delle quali le attività del Sistema saranno utilizzate e troveranno applicazione.

     

 

        Componenti

  1. Telerilevamento aerospaziale e sensoristica in sito
  2. Sistema di Telecomunicazione
  3. Sale di analisi e controllo
  4. Sistemi e servizi di sicurezza informatica

 

                    Applicazioni verticali

  1. Monitoraggio instabilità idrogeologica
  2. Agricoltura di precisione
  3. Monitoraggio inquinamento marino e litorale
  4. Identificazione degli illeciti ambientale
  5. Supporto alle emergenze (disastri naturali)
  6. Incendi boschivi e di interfaccia

Componente 1: Telerilevamento aerospaziale e sensoristica in sito - applicazioni di sensoristica da remoto e sensori da campo per la rilevazione di dati

Il telerilevamento aerospaziale riguarderà la raccolta dei dati relativi al contesto geologico e idrogeologico, marino e litorale, agroforestale e urbano, realizzata utilizzando i sistemi di osservazione satellitare, i sistemi aeronautici senza pilota UAV, i sensori a terra e i sistemi informativi, ambientali e infrastrutturali presenti sul territorio. Saranno inoltre integrate risorse europee (Programma Sentinel Copernicus) e nazionali (CosmoSkyMed e archivio storico Piano Straordinario di Telerilevamento) e verrà utilizzato il telerilevamento aereo Lidar per il completamento o aggiornamento della copertura DTM/DSM per l’alimentazione dei sistemi di modellazione e simulazione digitale degli eventi (ad es. alluvioni, frane, incendi, probabilità di sversamenti), anche come contributo alla prevenzione e alla lotta attiva contro gli incendi boschivi.

La Sensoristica in sito prevede invece la raccolta e omogeneizzazione dei dati provenienti dalle reti esistenti di sensori ambientali (stazioni GNSS, meteopluviometriche, idrometriche, geotecniche), sensori Elettro-ottici e videocamere CCTV (visibile e IR termico), sistemi radar terrestri e ANPR (lettori di targhe), nonché il raffittimento e/o potenziamento delle reti medesime.

Componente 2: Sistema di Telecomunicazione - sviluppo di un sistema di comunicazione che consenta il coordinamento e l'interoperabilità tra i vari operatori nelle sale di controllo

Il Sistema prevede la realizzazione o il potenziamento dei sistemi di telecomunicazione e trasmissione dati in tempo reale, al fine di consentire agli operatori delle Sale di Controllo di acquisire le informazioni e le elaborazioni provenienti dalla precedente componente del Sistema di Monitoraggio e di coordinare interventi e personale sul campo anche appartenente a diverse organizzazioni (ARPA, protezione civile, carabinieri, polizia).

Componente 3: Sale di analisi e controllo Centrali e Regionali - interconnessione e potenziamento tecnologico 

I centri di controllo dovranno offrire una visione di sintesi della situazione come risultato dell’analisi e dell’integrazione delle varie fonti informative:

  • proiezioni probabilistiche di eventi climatici con risoluzione geografica granulare;
  • integrazione e gestione dei dati in tempo reale (analisi di segnali provenienti da sensori in loco e unità di monitoraggio ambientale);
  • modellazione e simulazione degli interventi (attraverso modellazione 3D del digital twin);
  • manutenzione predittiva tramite data analytics e machine learning (analisi di cedimenti e smottamenti, stato inquinanti, umidità del suolo e stato vegetativo, analisi delle attività antropiche).

Componente 4: Sistemi e servizi di sicurezza informatica - sviluppo componenti per la cybersecurity

L’obiettivo è la protezione dei dati da attacchi informatici specifici, attraverso l’adeguamento in sicurezza dei sistemi informativi e di comunicazione esistenti e lo sviluppo di un sistema di Disaster recovery.

Applicazioni verticali

Ciascuna applicazione verticale sarà realizzata attraverso i seguenti contenuti applicativi:

1. Monitoraggio instabilità idrogeologica

Integrazione di reti di sensori a terra (stazioni GNSS, stazioni meteorologiche, idrometriche, geologicotecniche superficiali, stazioni di videomonitoraggio, apparati radar meteorologici, reti di accelerometri, velocimetri e sismometri) con dati satellitari, radar e ottici.

Le reti di sensori consentiranno di monitorare i movimenti del suolo (frane, subsidenze naturali e indotte, deformazioni sismiche) e delle infrastrutture (cedimenti, deformazioni strutturali), i dati satellitari, radar e ottici saranno utilizzati per monitorare le condizioni meteo-climatiche e di uso e trasformazione del suolo. Sarà inoltre utilizzato il Lidar aereo per il rilevamento digitale del terreno.

2. Agricoltura di precisione

Uso di satelliti ottici a media e alta risoluzione, droni e sistemi di navigazione e posizionamento satellitare per l’automazione della meccanizzazione agraria, sensori da campo.

I satelliti ottici multispettrali consentiranno di monitorare lo stato delle colture e di identificare le condizioni avverse dovute a fitopatologie, stress idrico e/o climatico, in modo da valutare tempestivamente il fabbisogno irriguo e di fertilizzazione delle colture.

3. Monitoraggio inquinamento marino e litorale

Uso di satelliti radar per l’identificazione delle perdite di petrolio in mare e satelliti ottici per la valutazione della qualità ecologica e biologica delle acque marine, litorali e fluviali in connessione con reti di monitoraggio fisse e/o mobili (battelli oceanografici).

4. Monitoraggio e Identificazione di illeciti ambientali

Telerilevamento aereo o UAV (droni) per ispezioni locali e uso di satelliti radar e ottici per incrementare la risoluzione temporale di osservazione, identificando minime variazioni nella copertura del suolo (come escavazioni, sbancamenti, cementificazioni, devegetazione).

5. Supporto alle emergenze (disastri naturali)

Uso di satelliti radar e ottici per la valutazione dei fenomeni in tempo reale e per la stima dell’entità del danno, l’identificazione di aree di sicurezza e la pianificazione delle azioni di soccorso.

6. Monitoraggio incendi boschivi e di interfaccia

Uso di reti di sensori a terra, satelliti ottici, sistemi UAV e sistemi di videosorveglianza che consentiranno di ottenere informazioni territoriali integrate con modelli predittivi delle condizioni di suscettività agli incendi. Tali attività potranno essere realizzate anche per le finalità del Piano nazionale per l’aggiornamento tecnologico e il potenziamento della capacità operativa nelle azioni di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, di cui all’art. 8 del D.L. n. 120/2021 “Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.”, con destinazione di quota parte delle risorse previste dall’investimento fino a un massimo di 150 mln €.

2.  INDIVIDUAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI ED ENTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’INVESTIMENTO

Nelle attività di progettazione e realizzazione delle componenti sono coinvolte le seguenti Amministrazioni centrali/Enti, individuate sulla base delle aree tematiche di competenza delle applicazioni verticali:

  • Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)
  • Dipartimento della Protezione Civile (DPC)
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT)
  • Ministero della Cultura (MiC)
  • Istituto Geografico Militare (IGM)
  • Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf)
  • Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA)
  • Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)
  • Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)
  • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
  • Istituto Idrografico della Marina (IIM)
  • Ministero dell’Interno (MINT)
  • Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (CUFAA)
  • Agenzia ItaliaMeteo (AIM)
  • Aeronautica Militare
  • Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera (CCP - GC)
  • Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (VVF)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Guardia di Finanza (GdF)

Applicazioni verticali

Amministrazioni ed Enti coinvolti

Monitoraggio instabilità idrogeologica

MASE, DPC, MIT, MiC, IGM, ISPRA, AIM, AM, GdF

Agricoltura di precisione

MASE, Masaf, AGEA, CREA, AIM, AM, GdF

Monitoraggio inquinamento marino e litorale

MASE, MIT, ISPRA, ENEA, CNR, IIM, DPC, AIM, AM, CCP-GC, GdF 

Identificazione illeciti ambientali

MASE, ISPRA, CUFAA, AIM, AM, CCP – GC, GdF

Supporto alle emergenze (disastri naturali)

MASE, DPC, MINT, AIM, AM, GdF

Incendi boschivi e di interfaccia

MASE, Masaf, CUFAA, DPC, AIM, AM, VVF, GdF

 

3.  STRATEGIA E TEMPISTICA PRELIMINARE DI AZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI INVESTIMENTO

Lo schema strategico di azioni iniziali prevede la costituzione della Task force operativa interna al MASE e di sei Tavoli tecnici interistituzionali, uno per ciascuna applicazione verticale.

Alla Task force sono attribuiti compiti di coordinamento, organizzazione e controllo delle attività di realizzazione dell’Investimento e della progettazione preliminare del Sistema di Monitoraggio (fabbisogni e componenti fisiche, struttura della manifestazione di interesse per l’affidamento della progettazione esecutiva).

I Tavoli tecnici interistituzionali effettuato invece la ricognizione dei fabbisogni preliminare alla progettazione degli interventi. Sulla base delle specifiche tecniche contenute nei documenti di ricognizione dei fabbisogni e delle risorse è previsto l’avvio della fase di affidamento del servizio di progettazione del Sistema di Monitoraggio.

Verranno realizzate le fasi di progettazione, esecuzione e collaudo del Sistema, che si concluderanno con la fase operativa e di utilizzo, da realizzarsi entro il terzo trimestre del 2024.

      4.  STATO DELL'ARTE

Componenti Commissione di Verifica di Conformità

Nominativo

Ruolo

Curriculum vitae

Dott. Giuseppe Travìa

Presidente

CV Travìa

Dott. Gianluca Balbina

Membro

CV Balbina

Dott.ssa Valeria Pescini

Membro

CV Pescini

RIFERIMENTI NORMATIVI

Legge 31 luglio 2002, n. 179, Disposizioni in materia ambientale http://www.pcn.minambiente.it/mattm/progetto-piano-straordinario-di-telerilevamento/

D. Lgs 32/10 di recepimento Direttiva 2007/2/CE (INSPIRE) per assicurare l’interoperabilità delle informazioni territoriali e ambientali essenziali.

DPCM 20 febbraio 2019 - Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale (c.d. ProteggItalia), Azione 20 dell’Allegato A “Sistema tecnologico nazionale di gestione dell’informazione geografica e ambientale, con monitoraggio continuo del territorio, tramite tecnologie di Telerilevamento satellitare e integrazione di banche dati geografici esistenti”.

Decreto Legge n. 109 del 28 settembre 2018 (Decreto Genova), art. 14 relativo alla realizzazione e gestione di un Sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali in condizioni di criticità.

Direttiva (UE) 1024/2019 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.

Decreto legge 8 settembre 2021, n. 120, Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.

 

 


Ultimo aggiornamento 25.07.2023