La Commissione europea adotta le decisioni riguardanti la restrizione di sostanze chimiche pericolose o l'identificazione delle sostanze che devono essere soggette ad autorizzazione, decidendo in merito anche sulla concessione di tali autorizzazioni. La Commissione può richiedere all'ECHA di preparare proposte per la restrizione di sostanze chimiche per sottoporle al parere degli Stati membri. Inoltre, la Commissione elabora proposte sulla gestione dei rischi e dei pericoli derivanti dai prodotti chimici e partecipa ai negoziati internazionali in materie di sostanze chimiche (SAICM, Convenzione di Rotterdam, Convenzione di Stoccolma, Convenzione di Minamata). Per l’espletamento dei compiti previsti dal Regolamento REACH, la Commissione europea è assistita da un Comitato permanente, cui partecipano i rappresentanti degli Stati membri (per l’Italia tale funzione è svolta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Le Direzioni Generali della Commissione impegnate nell’attuazione del Regolamento REACH sono la DG Ambiente (ENVIRONMENT) e la DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI (GROWTH). Nel 2018 la Commissione ha presentato un rapporto dettagliato sullo stato di attuazione del Regolamento REACH a dieci anni dalla sua entrata in vigore: “Relazione generale della Commissione sull'applicazione del regolamento REACH e sulla revisione di alcuni elementi - Conclusioni e azioni” (COM(2018) 116 final del 5.3.2018). Il 14 ottobre 2020 la Commissione europea ha pubblicato la “Strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità”. La strategia rientra nell'obiettivo "inquinamento zero" dell'UE, uno degli impegni fondamentali del Green Deal europeo e mira a proteggere in modo più efficace i cittadini e l'ambiente e a promuovere l'innovazione per prodotti chimici sicuri e sostenibili. |
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