La Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) è stata istituita nel 1947 dall'ECOSOC. È una delle cinque commissioni regionali delle Nazioni Unite:
1. Commissione economica per l'Europa
2. Commissione economica per l'Africa (ECA),
3. Commissione economica e sociale per l'Asia e il Pacifico (ESCAP),
4. Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (ECLAC),
5. Commissione economica e sociale per l'Asia occidentale (ESCWA).
Come piattaforma multilaterale, l'UNECE facilita l’integrazione e la cooperazione tra i suoi paesi membri e promuove lo sviluppo sostenibile e la prosperità economica attraverso:
• dialogo politico,
• negoziazione di strumenti giuridici internazionali,
• sviluppo di regolamenti e norme,
• scambio e applicazione delle migliori pratiche nonché competenze economiche e tecniche,
• cooperazione tecnica per i paesi con economie in transizione.
L'UNECE contribuisce a rafforzare l'efficacia delle Nazioni Unite attraverso l'attuazione regionale dei risultati delle conferenze e dei vertici globali delle Nazioni Unite. Si concentra sui mandati globali delle Nazioni Unite in campo economico, in collaborazione con altri attori globali e stakeholder chiave, in particolare la comunità imprenditoriale. L'UNECE stabilisce anche norme, standard e convenzioni per facilitare la cooperazione internazionale all'interno e all'esterno della regione. Comprende 56 Stati membri in Europa, Nord America e Asia[1]. Tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite interessati possono partecipare ai lavori dell'UNECE. Oltre 70 organizzazioni professionali internazionali e altre organizzazioni non governative prendono parte alle attività dell'UNECE.
UNECE CEP - Committee Environmental Policy
Il CEP – Comitato per le politiche ambientali- è l'organo di governo generale delle attività ambientali dell'UNECE e forum multilaterale per la cooperazione nel settore dell'ambiente nella regione ECE. È stato istituito nel 1994, e l’Italia ne è Membro attraverso il MASE DG AEI).
Il lavoro del CEP si basa su diversi pilastri strategici:
• Fornire il segretariato al processo Ambiente per l'Europa e partecipare alla promozione regionale dell'Agenda 21;
• Sviluppo e realizzazione di analisi delle prestazioni ambientali nei paesi UNECE non membri dell'OCSE;
• Supervisionare le attività dell'UNECE in materia di monitoraggio, valutazione e rendicontazione ambientale;
• Aumentare l'efficacia complessiva degli accordi ambientali multilaterali (MEA) UNECE e facilitare lo scambio di esperienze sull'attuazione dei MEA.
• Partecipare e / o facilitare lo scambio di esperienze in una serie di attività intersettoriali intraprese sotto la guida dell'UNECE (ad es. Educazione allo sviluppo sostenibile, trasporti, salute e ambiente, bioedilizia), o in collaborazione con altre organizzazioni (ad es. iniziativa per la sicurezza, processo europeo per l'ambiente e la salute).
Il CEP supporta il segretariato al processo Ambiente per l'Europa, partecipa alla promozione regionale dell'Agenda 21, facilita lo scambio di esperienze in una serie di attività intersettoriali intraprese sotto la guida di UNECE (es. trasporti, salute e ambiente) o in collaborazione con altre organizzazioni (es. Iniziativa per l'ambiente e la sicurezza, processo europeo per l'ambiente e la salute).
Environment for Europe
Il processo "Ambiente per l'Europa" è una partnership multilaterale all'interno della regione UNECE, altre organizzazioni intergovernative, centri ambientali regionali, organizzazioni non governative, settore privato e altri gruppi. Il processo e le sue conferenze ministeriali forniscono una piattaforma di alto livello per le parti interessate per discutere, decidere e unire gli sforzi per affrontare le priorità ambientali nei 56 paesi della regione UNECE ed è un pilastro regionale dello sviluppo sostenibile.
La nona Conferenza EfE si svolgerà a Cipro nel 2022. I due temi scelti per la conferenza 2022 sono:
1. Rendere l'economia più verde nella regione paneuropea: lavorare per infrastrutture sostenibili;
2. Applicare i principi dell'economia circolare al turismo sostenibile.
Nel corso del 2021 saranno elaborati i background documents che guideranno i lavori della Conferenza.
Le Conferenze EFE vengono organizzate sulla base delle disposizioni del Piano di riforma dell'Ambiente per l'Europa, adottato nel 2009 e secondo le procedure adottate nel 2014 per la successiva Conferenza ministeriale di Batumi (2016).
L'ottava conferenza ministeriale sull'Ambiente per l'Europa si è svolta a Batumi, in Georgia, nel 2016. Nel 2016 vennero affrontati due temi: "Rendere l'economia più verde nella regione paneuropea"; e "Migliorare la qualità dell'aria per un ambiente e una salute umana migliori". Inoltre, durante la Conferenza venne organizzato un segmento sull'educazione allo sviluppo sostenibile.
I principali risultati della Conferenza 2016 furono: la Dichiarazione ministeriale di Batumi; il Quadro strategico paneuropeo per rendere più ecologica l'economia e la sua iniziativa Batumi sull'economia verde (BIG-E); l'azione di Batumi su un'aria più pulita (BACA); la Dichiarazione ministeriale di Batumi sull'educazione allo sviluppo sostenibile e il quadro per la futura attuazione della Strategia UNECE per l'educazione allo sviluppo sostenibile.
La prossima conferenza si svolgerà a Cipro nel 2022
UNECE EPR - Environmental Performance Review
Il programma EPR è incardinato nel CEP e si occupa dell’elaborazione di analisi dei contesti ambientali dei Paesi soggetti a revisione, e di redigere una serie di raccomandazioni utili per la cooperazione multi e bilaterale, e per implementare gli SDGs.
Il EPR assiste e supporta i paesi membri dell'ECE nel miglioramento della loro gestione e delle prestazioni ambientali; promuove lo scambio di informazioni sulle politiche e le esperienze tra i paesi; aiuta nell'integrazione delle politiche ambientali nei settori economici; promuove una maggiore responsabilità nei confronti del pubblico; rafforza la cooperazione con la comunità internazionale; e contribuisce al raggiungimento e al monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile pertinenti.
Un EPR è una valutazione dei progressi compiuti da un paese nel conciliare i suoi obiettivi ambientali ed economici e nel rispettare i suoi impegni ambientali internazionali. Come esercizio volontario, l'EPR viene intrapreso su richiesta del paese in esame.
Il processo EPR consiste nelle seguenti fasi principali: preparazione, missione di revisione, revisione di esperti, revisione tra pari, pubblicazione e lancio.
L'efficienza e l'efficacia della metodologia EPR hanno attirato l'attenzione di paesi al di fuori della regione UNECE, portando a richieste di trasferimento di know-how dall'ECE ad altre commissioni regionali dell'ONU. Il Marocco è stato riesaminato dall'UNECE in collaborazione con la Commissione economica per l'Africa e la Mongolia, in collaborazione con la Commissione economica e sociale per l'Asia e il Pacifico.
La DGCreSS partecipa al programma EPR attraverso un esperto tecnico coinvolto sia nella redazione di alcuni EPR (Uzbekistan, Kazakhstan, Azerbaijan e Marocco – in corso di svolgimento nel 2020 in modalità online, causa pandemia) sia nella peer review degli EPR attraverso la partecipazione all’EPR Expert Group.
UNECE HLM - Housing and Land Management
Il Comitato UNECE per lo sviluppo urbano, l'edilizia abitativa e la gestione del territorio, istituito nel 1947, è il contesto UNECE che si occupa di sviluppo urbano e gestione sostenibile del territorio. Il Comitato si riunisce annualmente e lavora per promuovere l’implementazione degli SDGs a livello locale, con particolare riferimento ai sistemi urbani sostenibili. Il MATTM ha contribuito all’elaborazione e al negoziato della Carta di Ginevra sull’edilizia sostenibile (2014).
[1] Albania, Andorra, Armenia Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica di Moldova, Macedonia del Nord, Romania, Federazione russa, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan, Ucraina, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Stati Uniti d'America, Uzbekistan.