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UNDP, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, lavora in più di 170 Paesi e territori con l’obiettivo di sradicare la povertà, ridurre le disuguaglianze e l’esclusione.
Si tratta della più grande organizzazione del sistema delle Nazioni Unite ed è impegnata in prima fila nell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Ai margini dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a settembre 2017, il Ministro Gian Luca Galletti ha firmato con Achim Steiner, Amministratore di UNDP, 3 accordi che vedono l’impegno del Ministero dell’Ambiente italiano.
1) Protocollo d’Intesa con UNDP per la cooperazione in supporto dei paesi in via di sviluppo
Sulla base del Protocollo, le Parti si impegnano, tra l’altro, a:
• promuovere progetti, iniziative e programmi di sviluppo sostenibile, anche nell’ambito degli accordi di collaborazione bilaterale già sottoscritti dal MATTM con numerosi paesi in via di sviluppo;
• contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, incoraggiando il ricorso a sistemi di finanza sostenibile;
• sostenere i paesi in via di sviluppo per quanto riguarda: l’accesso ai fondi multilaterali; la realizzazione dei progetti; gli scambi di esperienze a livello internazionale e con altri paesi del sud del mondo; la diffusione delle buone pratiche, anche nell’ambito dei grandi appuntamenti internazionali su clima e ambiente.
Nell’ambito di questa iniziativa, il MATTM ha creato un Trust Fund a supporto delle iniziative di cooperazione bilaterale.
2) Accordo per sostenere la riforma del sistema UNDP per allinearlo all’Agenda 2030
L’accordo, a cui il MATTM contribuisce con un finanziamento di 3 milioni di euro, ha l’obiettivo di sostenere il processo di riforma istituzionale di UNDP per allinearlo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questo processo si colloca nel quadro del più ampio percorso di riforma delle Nazioni Unite voluto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per far sì che l’Organizzazione tenga il passo con l’Agenda 2030 e con le sfide globali, altamente complesse ed interconnesse, a cui l’Agenda vuole dare risposta. Come affermato da Guterres: ‘dobbiamo cambiare al fine di rendere sicura la promessa di uno sviluppo sostenibile, di diritti umani e di pace per i nostri nipoti e non abbiamo tempo da perdere. (…) Il Sistema della Nazioni Unite deve essere, esso stesso, più integrato per lavorare simultaneamente e con efficacia su più settori e specializzazioni (discorso al Consiglio Economico e Sociale-ECOSOC, luglio 2017).
E’ stato il G7 Ambiente di Bologna a indicare la necessità di un polo espressamente dedicato alla promozione dello sviluppo sostenibile in Africa. Il Centro sarà aperto a Roma in collaborazione con la FAO. Il MATTM finanzierà il progetto con 4 milioni di euro. Il Centro sul Cambiamento Climatico e lo Sviluppo Sostenibile per l’Africa avrà il compito di fornire una panoramica generale delle azioni su clima, Climate Smart Agricolture, accesso all’acqua, generazione di energia pulita nei Paesi Africani, sulla base di un’ottica attenta alle questioni di genere. Oltre alla creazione e condivisione di conoscenze, il Centro lavorerà sui processi di comunicazione e sul supporto ad iniziative concrete (valutazione e identificazione di interventi e iniziative, sostegno all’accesso ai fondi internazionali), valorizzando il coinvolgimento del settore privato anche nell’ottica di moltiplicare le risorse disponibili per lo sviluppo sostenibile e le opportunità per la green economy.
Nell’ambito di questa iniziativa, il MATTM ha creato un Trust Fund a supporto delle iniziative del Centro. Una delle prime iniziative del Centro consiste nel supporto all’iniziative del Segretario Generale delle Nazioni Unite allo sviluppo sostenibile della Regione del Sahel.
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