Il bilancio idrologico nazionale e i progetti ReSTART e ResCuE al centro di tre giorni di approfondimenti tecnici tra Perugia e Roma
Le iniziative formative sono state promosse dell’AdB dell’Appennino Centrale in collaborazione con la L6 WP1 del Progetto Creiamo PA
Con l’approfondimento dedicato all’avvio del percorso verso il bilancio idrologico nazionale e alla presentazione delle metodologie per la valutazione degli stati di criticità si sono concluse mercoledì 13 novembre all’Auditorium del MATTM a Roma, le tre giornate formative sul tema della “Gestione della risorsa idrica nel Distretto dell’Appenino Centrale”.
Le iniziative sono state realizzate con l’ausilio dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, nell’ambito delle attività della Linea 6 WP1 del progetto CReIAMO PA, promosso dal MATTM in collaborazione con Sogesid Spa.
Il workshop conclusivo, coordinato da Marina Colaizzi del MATTM, è stato aperto da Barbara Burzotta (Dirigente Div.II Tutela quali-quantitativa delle risorse idriche e distretti idrografici del Ministero dell’Ambiente), la quale ha descritto le azioni previste dal Ministero per avviare il percorso che porterà alla redazione del bilancio idrologico nazionale, così da superare l’attuale frammentazione dei dati e migliorare le capacità di monitoraggio da parte delle Autorità distrettuali sugli elementi quantitativi della risorsa idrica.
Durante la giornata romana, si sono inoltre susseguiti gli interventi dei referenti di Ispra, Giovanni Braca e Stefano Mariani, i quali hanno illustrato il progetto Big Bang 3.0, ovvero una procedura di rilevazione automatica per la stima delle componenti del bilancio idrologico. Andrea Duro, del Dipartimento di Protezione Civile, si è invece soffermato sugli aspetti della previsione, prevenzione e contrasto delle crisi idriche. In conclusione dei lavori, i dottori Carlo Ferranti e Leonardo Gatta dell’AdB Appennino Centrale hanno tirato le somme e illustrato le caratteristiche del progetto ReSTART, il quale prevede interventi fino al 2022 a favore della prevenzione e pianificazione in ambito idrologico ed antisismico.
A precedere l’iniziativa di Roma, si erano svolti due incontri tecnici nei giorni del 6 e del 7 novembre negli spazi di Palazzo Cesaroni a Perugia, sede dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria.
Le prime due giornate di lavoro a Perugia, sono state aperte dal Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, Erasmo D’Angelis, che ha introdotto le caratteristiche del Programma ResCuE. Al tavolo del 6 novembre, coordinato dall’Ing. Elio Carlo dell’Unità di Assistenza tecnica Sogesid, è stato approfondito il tema delle acque superficiali e dei connessi aspetti idrologici, ovvero valutare la reale disponibilità delle risorse e come queste poi sul territorio fluiscono e vengono utilizzate. Sono state inoltre discusse le metodologie di analisi dello Standardized Precipitation Index (SPI) e la correlazione tra SPI e la produttività delle sorgenti a cura di Emanuele Romano (CNR-IRSA); e dal prof. Stefano Casadei (Università degli Studi di Perugia dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale) sono stati presentati i modelli Inopia per la valutazione delle condizioni di shortage degli invasi e SimBaT per il bilancio idrico.
La giornata del 7 novembre è stata incentrata sul tema idrogeologico al fine di ricostruire il mondo sotterraneo, e fornire strumenti conoscitivi che supportino nelle valutazioni connesse alle variazioni climatiche e alla disponibilità di risorsa.
Complessivamente, le tre giornate formative hanno registrato un’ottima partecipazione di addetti ai lavori, con il coinvolgimento di circa 200 partecipanti tra tecnici delle Autorità di Distretto, docenti universitari, rappresentanti dei Servizi Idrografici Regionali, delle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale, delle Strutture delle Direzioni regionali e della Protezione Civile; ricercatori di ISPRA-SNPA, CNR-IRSA e ISTAT.
Per approfondimenti è possibile visualizzare e scaricare le presentazioni ai seguenti link
L’EUTROFIZZAZIONE DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI: ESPERTI A CONFRONTO A PARMA CON L’AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME PO
L’iniziativa, che rientra tra le attività sviluppate dalla L6 WP1 del Progetto CREiAMO PA, si è concentrata sulla metodologia in fase di sperimentazione su tutto il territoriale nazionale
Nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, la L6 WP1 ha organizzato a Parma, in collaborazione con l’Autorità di Bacino del Distretto del Fiume Po, una giornata di affiancamento dedicata all’applicazione della metodologia per la valutazione dell'eutrofizzazione dei corpi idrici superficiali, già formalizzata con Decreto Direttoriale 408/STA.
Durante l’incontro sono stati affrontati numerosi aspetti che riguardano l’integrazione delle Direttive Quadro Acque, Reflui urbani e Nitrati, nell’ambito dell’applicazione della metodologia per l’eutrofizzazione, attualmente in fase di sperimentazione su tutto il territorio nazionale. I referenti Sogesid autori della metodologia, Maria Camilla Mignuoli, Claudia Vendetti e Silverio Abati, affiancati dalla UTS della L6 WP1 del progetto CReIAMO PA, hanno illustrato ai partecipanti i criteri per l’integrazione delle reti di monitoraggio, tenendo conto delle differenti finalità delle tre direttive e del legame che le reti devono avere nei confronti delle pressioni ed impatti insistenti sul territorio. Inoltre, sono stati presi in esame i parametri da considerare al fine di valutare l’eutrofizzazione, sia considerando alcune difficoltà organizzative (es. aumento dello sforzo di campo, necessità di adeguare le competenze del sistema Agenziale) sia tecniche di tipo sito specifico (es. la non guadabilità di alcuni tratti fluviali) sia legate al singolo elemento da considerare (es. la non obbligatorietà del monitoraggio delle macrofite in ambito alpino, secondo quanto previsto dal DM 260/2010).
Al centro della giornata sono stati approfonditi anche alcuni dettagli interpretativi della Direttiva Nitrati, quali ad esempio il concetto di “pressione agricola significativa” nonché le tempistiche di adozione della nuova metodologia, in relazione al ciclo di reporting della Direttiva Nitrati. Infine, è stata condotta una valutazione dell’eutrofizzazione nelle casistiche di discordanza valutativa tra gli elementi considerati (i cosiddetti casi E3).
Le attività della L6 WP1 del Progetto CReIAMO PA hanno come focus generale il rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica delle autorità competenti, sulla gestione ed uso sostenibile della risorsa idrica. Gli incontri di affiancamento si svolgono periodicamente, in sinergia con tutte le Autorità di Bacino a livello nazionale, e vertono sulle diverse argomentazioni che si ineriscono nell’ambito della pianificazione distrettuale
Riferimenti comunicazione e stampa L6 WP1 – Progetto CReIAMO PA
Maria Francesca Rotondaro - m.rotondaro@creiamopa.sogesid.it – 347-0350017
Giovanni Pellicci - g.pellicci@creiamopa.sogesid.it – 348-4514919
LA PARTECIPAZIONE AL CENTRO DELL’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SICILIA 2021-2027 – Workshop a Palermo
L’importanza della pianificazione dal punto di vista normativo e tecnico nonché il ruolo che gli strumenti di comunicazione possono avere per favorire la partecipazione pubblica nel percorso di aggiornamento del Piano di gestione del Distretto Idrografico della Sicilia protagonisti di un incontro tematico a Palermo.
Mercoledì 2 ottobre, nella sede dell’Autorità di Bacino Idrografico della Regione Sicilia, oltre 60 addetti ai lavori e stakeholder del settore idrico hanno partecipato ad un workshop promosso in collaborazione con la Linea 6 WP1 del progetto CReIAMO PA, Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA, sviluppato con MATMM e Sogesid Spa.
Quella di Palermo è stata una mattinata di confronto, utile per descrivere le tappe che condurranno al varo del Piano di Gestione per il III ciclo di pianificazione (2021-2027). Dopo l’introduzione alla giornata da parte del Segretario Generale dell’Autorità di bacino Francesco Greco; Marina Colaizzi del Ministero dell’ambiente del Territorio e del Mare, nel suo intervento è entrata nel dettaglio sia dell’approccio comunitario nella redazione dei cicli di pianificazione delle acque che nello specifico della Regione Sicilia, sottolineando l’importanza di una pianificazione che sia in grado di superare le criticità ed i ritardi registrati nello sviluppo del primo e del secondo ciclo, a maggior ragione in una fase in cui le tematiche dell’ambiente sono al centro della nuova politica di Coesione per il periodo 2021-2027.
Successivamente, Antonino Granata, Dirigente Servizio Tutela delle Risorse Idriche dell’Autorità di Bacino, ha illustrato nel dettaglio le tappe che seguirà il percorso di aggiornamento del Piano di Gestione del Bacino Idrografico, che riguarda 256 corpi idrici fluviali, 32 laghi ed invasi di cui 3 naturali; 20 acque di transizione e 65 corpi idrici relativi ad acque marine costiere. Granata ha sottolineato l’obiettivo dell’Autorità di promuovere incontri costanti sul territorio, in grado di raccogliere input preziosi da parte dei portatori di interesse, al fine di ricevere critiche costruttive nel percorso di redazione del nuovo Piano che si concluderà a dicembre 2021.
A seguire, Giovanni Pellicci, componente della UTS della L6 WP1 ha illustrato le caratteristiche e gli obiettivi del progetto CReIAMO PA, soffermandosi in particolare su quali strumenti di comunicazione innovativi possono essere adottati nel rafforzare le fasi di informazione, condivisione e partecipazione dell’aggiornamento del Piano, illustrando in particolare un esempio di questionario online quale mezzo per incentivare la partecipazione attiva in occasione di incontri tematici e workshop sul territorio.
In tal senso l’iniziativa ha suscitato l'interesse, da parte di associazioni ambientaliste e rappresentanti dei contratti di fiume, a proseguire nel percorso e nella disponibilità nel fornire i propri contributi, anche nel dibattito sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e sulla gestione dei periodi siccitosi. Il Segretario del distretto, Francesco Greco, ha chiuso la giornata sottolineando l’obiettivo di mettere a disposizione tutte le informazioni relative al piano, attraverso il proprio sito web, e di organizzare altri momenti di incontro tematici sul territorio di riferimento.
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Tutela delle acque: a giugno attività e incontri a Roma, Trento e Cagliari
Proseguono le attività dedicate al fondamentale tema della Linea di azione L6 WP1: nel primo semestre 2019 organizzati 3 attività di affiancamento, sviluppati 16 moduli e allestiti 2 workshop con oltre 250 partecipanti
Otto appuntamenti previsti nel mese di giugno 2019 sul territorio nazionale per la Linea 6 Work Package 1 del progetto CReIAMO PA del Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Sogesid Spa.
È intenso il programma della linea di intervento dedicata a favorire il buon governo della risorsa idrica, che dopo lo svolgimento di tre moduli di affiancamento on the job nella sede di Roma dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, proseguirà nei prossimi giorni con nuovi incontri già calendarizzati a Trento e Cagliari.
A Roma, lo scorso 5 giugno, la UTS (unità tecnica di supporto) della L6 WP1 si è confrontata con una delegazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, sviluppando contenuti e approfondimenti dedicati a tre incontri tematici nell’ambito della pianificazione distrettuale. Il primo si è concentrato sulla presentazione del Manuale Operativo e metodologico per l’implementazione dell’Analisi Economica; il secondo è stato dedicato ai sistemi informativi ed in particolare a presentare il sistema di interscambio e valutazione secondo i dettami della Direttiva Quadro sulle Acque. Infine, il terzo incontro è stato dedicato alla presentazione della metodologia Gap analysis.
Martedì 11 giugno i componenti della UTS saranno a Trento, nella sede dell’Autorità di Bacino del Distretto delle Alpi Orientali per approfondire le esperienze applicative, maturate all’interno di diverse progettualità europee, nell’implementazione delle misure naturali di ritenzione naturale delle acque (NRWM).
Mercoledì 19 e giovedì 20 giugno, infine, sono in calendario due giornate di affiancamento nella sede di Cagliari dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sardegna. Tra i temi delle giornate rientrano l’adozione di misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e per la riduzione delle infrastrutture grigie. Sempre sull’aggiornamento degli strumenti di pianificazione di bacino, gli esperti della Uts si concentreranno sul tema della crisi idrica, presentando le linee guida sugli indicatori di siccità e scarsità idrica e l’applicativo SIDIAS per l'indicazione della classe di severità.
Al termine di questi appuntamenti, complessivamente, nel primo semestre 2019, per la linea 6 Wp1 sono stati programmati e realizzati 3 attività di affiancamento sull’implementazione del cruscotto di gestione; 16 moduli nelle sedi dell’Autorità di Distretto del Bacino dell’Appennino Settentrionale, delle Alpi Orientali, del Bacino del Fiume Po, dell’Appennino Centrale, dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia e, infine, della Sardegna.
Inoltre, il primo semestre 2019 si è caratterizzato per l’organizzazione di 2 workshop, uno nella sede di Parma dell’Autorità di Distretto del Bacino del Fiume Po ed uno a Venezia, nella sede dell’Autorità di Bacino del Distretto delle Alpi Orientali, con la partecipazione complessiva di oltre 250 stakeholder di riferimento a livello nazionale, regionale e locale, ai quali è stato illustrato il percorso di consultazione che porterà alla definizione del nuovo Piano Strategico di Gestione delle Acque per il triennio 2019-2021.
CRISI IDRICHE: A MILANO IL PRIMO TAVOLO DI CONFRONTO TRA MINISTERI, AUTORITA’ DI DISTRETTO E PORTATORI DI INTERESSE
Nella sede della Regione Lombardia è iniziato il percorso per condividere misure ed azioni per fronteggiare possibili scenari critici. L’evento si è svolto in collaborazione con la L6 WP1 del progetto Creiamo PA e i Distretti Idrografici del Fiume Po e delle Alpi Orientali
Il primo tavolo di confronto sulla gestione delle crisi idriche si è riunito lo scorso 17 aprile a Milano. Protagonisti le Autorità di Distretto, soggetti istituzionali e portatori di interesse titolari di concessioni per usi idroelettrici, con l’obiettivo comune di definire protocolli di intesa finalizzati a stabilire le misure da adottare nella gestione dei bacini ad uso idroelettrico in caso di scenari critici. Tutti i soggetti puntano a mitigare le conseguenze di possibili scenari critici e, parallelamente, condividere con i soggetti preposti eventuali meccanismi di compensazione nel caso di richiesta di rilascio di acqua per usi civili, agricoli ed ambientali.
Sono stati questi i temi della partecipata giornata che si è svolta mercoledì 17 aprile 2019 a Milano, nella sede della Regione Lombardia nell’ambito del progetto CReIAMO PA, L6 WP1, e con la collaborazione dei Distretti Idrografici del Fiume Po e delle Alpi Orientali e di Sogesid Spa. Presenti oltre 40 soggetti in rappresentanza delle Autorità di Bacino Distrettuali del Fiume Po e delle Alpi Orientali, delle Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, delle province autonome di Trento e Bolzano oltre a esponenti di MATTM, MIT, CREA, Ispra, Terna, Enel Green Power, A2A, Alpenia, Edison, Utilitalia ed Elettricità Futura.
L’incontro ha consentito l’avvio di un percorso che punta a dare vita ad un sistema di regolazione condiviso che tenga conto delle esigenze degli utilizzatori a valle dei bacini montani, quindi la possibilità di proseguire nel percorso, al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo di trovare una soluzione che minimizzi i costi e quindi i danni di una crisi idrica attraverso delle scelte pianificate e condivise da tutti gli attori.
Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di operare per conciliare l’uso idroelettrico nei bacini montani con le derivazioni civili ed irrigue di valle, mantenendo gli equilibri fra i vari utilizzi di una risorsa scarsa e con un elevato valore economico e ambientale, tutto tenendo conto della gerarchia degli utilizzi idrici e del deflusso vitale/ecologico.
Tutti i partecipanti hanno condiviso la volontà di portare avanti l’esperienza del tavolo di confronto, impegnandosi ad una seconda convocazione finalizzata ad approfondire le tematiche affrontate.
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LA GESTIONE DEI BACINI MONTANI DURANTE LE CRISI IDRICHE AL CENTRO DI UN INCONTRO A MILANO
Mercoledì 17 aprile giornata di confronto nella sede della Regione Lombardia in collaborazione con i Distretti Idrografici del Fiume Po e delle Alpi Orientali
Il tema della gestione della risorsa acqua durante le crisi idriche sarà al centro dell’incontro in programma mercoledì 17 aprile 2019 a partire dalle ore 10, a Milano nella sede della Regione Lombardia nell’ambito del progetto CReIAMO PA L6 WP1.
L’iniziativa, realizzata con la collaborazione della Regione Lombardia e dei Distretti Idrografici del Fiume Po e delle Alpi Orientali, vedrà confrontarsi gli attori del settore sulla necessità di trovare forme di collaborazione tra utilizzatori diversi e concorrenti tra loro. Particolare attenzione sarà posta alla necessità di operare per conciliare l’uso idroelettrico nei bacini montani con le derivazioni civili ed irrigue di valle.
Sulla base dell’esperienza maturata negli Osservatori permanenti degli usi idrici durante l’anno 2017, ai fini della ricerca di possibili soluzioni alla problematica delle cristi idriche, è infatti auspicabile il riavvio ed il consolidarsi della positiva esperienza di confronto che maturò allora, attraverso il pieno coinvolgimento delle amministrazioni competenti e dei portatori di interesse.
Dotare l’Italia di un sistema di governance della risorsa idrica, attraverso gli osservatori risponde all’esigenza di affrontare le crisi sotto l’egida della cooperazione, del dialogo tra le parti e dell’attenzione alle specificità territoriali, con lo scopo di fornire indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica, nel rispetto del Piano di Gestione del Distretto Idrografico e del controllo del Bilancio idrico.
Durante l’incontro di Milano, a cui è prevista la partecipazione di rappresentanti di tutte le Autorità di Bacino Distrettuali, sarà portata all’attenzione dei partecipanti l’esperienza degli Osservatori nella gestione delle risorse idriche maturata dall’Autorità del Distretto del Fiume Po e delle Alpi Orientali. E’ prevista la partecipazione al tavolo anche di rappresentanti di MATTM, MIT, MIPAAFT, MISE, Protezione Civile, CREA, Terna Spa, Utilitalia e Elettricità Futura.
Acqua: L6 Wp1, nel primo trimestre 2019 cinque affiancamenti e un workshop con 160 partecipanti
Crescono i numeri della Linea d’intervento di CReIAMO PA per gestione e uso sostenibile della risorsa idrica. Prossime tappe a Caserta e Firenze.
Proseguono le attività sul territorio nazionale realizzate dalla Linea 6 Work Package 1 nell’ambito del progetto CReIAMO PA del Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Sogesid Spa, al fine di garantire il buon governo della risorsa idrica. Firenze, Roma, Parma e Palermo sono state le sedi istituzionali dove, nel primo trimestre del 2019, si sono sviluppate sia attività di affiancamento on the job che workshop tematici previsti dal progetto.
In collaborazione con le Autorità di bacino/distretto idrografico, da gennaio a marzo 2019 sono state realizzate 5 giornate di affiancamento, rispettivamente nelle sedi dell’Autorità di Distretto di Firenze (Appennino Settentrionale), Roma (Appennino Centrale) e Palermo (Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia). Materie quali l’analisi economica nell’ambito della pianificazione di bacino e l’implementazione del cruscotto di gestione sono stati tra gli argomenti sviluppati dagli esperti che compongono l’Unità Tecnica di Supporto della linea d’intervento.
Il primo trimestre 2019 si è inoltre caratterizzato per l’organizzazione, in piena sinergia con l’Autorità di Distretto del Bacino del Fiume Po, dell’importante workshop “Destinazione Po” che ha visto la partecipazione di oltre 160 stakeholder di riferimento a livello nazionale, regionale e locale, ai quali è stato illustrato il percorso di consultazione che porterà alla definizione del nuovo Piano Strategico di Gestione delle Acque per il triennio 2019-2021. Questa attività proseguirà nel mese di maggio con il pieno coinvolgimento di tutte le altre Autorità.
Con l’inizio di aprile, intanto, le attività della L6 WP1 del Progetto CReIAMO Pa proseguiranno già lunedì 1° aprile, quando sono in agenda due attività di affiancamento organizzate nella sede di Caserta dell’Autorità di Distretto del Bacino dell’Appennino Meridionale. I temi che saranno al centro della giornata saranno, rispettivamente, il Sistema di interscambio dati e valutazione del DPSIR nell’ambito dell’Analisi economica e, a seguire, la presentazione del Manuale Operativo e Metodologico per l'implementazione dell'analisi economica. A seguire, mercoledì 3 aprile si svolgerà un’attività di affiancamento a Firenze, nella sede dell’Autorità di Distretto del Bacino dell’Appennino Settentrionale. In questo caso sono all’ordine del giorno i temi del rafforzamento della capacità amministrativa nell'ambito della pianificazione distrettuale, in particolar modo sugli aspetti, di stretta attualità in questa fase, della crisi idrica.
A PARMA PRESENTATO IL PIANO STRATEGICO “DESTINAZIONE PO” - 7 marzo 2019
L’evento è stato promosso dall’Autorità di Distretto del Fiume Po con il supporto del Progetto CReIAMO PA – linea L6 WP1 e con il sostegno dell’Unione Parmense degli Industriali. Tra i relatori anche il Sottosegretario alla Presidenza, Guido Guidesi
La pianificazione per il fiume Po nel prossimo triennio: con questo obiettivo si è tenuto l’evento “Destinazione Po” organizzato dall’Autorità di Distretto per illustrare a oltre 150 stakeholder di riferimento a livello nazionale, regionale e locale il percorso di consultazione che porterà alla definizione del nuovo Piano Strategico di Gestione delle Acque per il triennio 2019-2021. L’iniziativa si è svolta giovedì 7 marzo nella sede dell’Unione Parmense degli Industriali, nell’ambito delle iniziative della linea d’intervento L6 WP1 del progetto CReIAMO PA.
A Palazzo Soragna è stata una giornata di approfondimento dedicata alla conoscenza delle diverse attività di pianificazione e gestione della risorsa idrica, nonché ai numerosi progetti di sviluppo ideati e realizzati dall’Autorità di Distretto del Fiume Po. Sono stati coinvolti tutti i soggetti direttamente interessati dall’aggiornamento dei nuovi Piani, così da trarre una complessiva ed approfondita valutazione di molteplici scenari socio-economici e ambientali. Durante i lavori sono stati approfonditi temi quali l’analisi e la gestione del rischio alluvioni, come il bilancio idrico, anche in relazione ai mutamenti climatici e al ruolo operativo dell’Osservatorio.
Dopo i saluti di benvenuto della Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali, Annalisa Sassi e l’introduzione del Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli, la mattinata ha visto alternarsi diversi relatori sui vari temi indicati fino alle conclusioni della sessione mattutina affidate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Guidesi.
“Per il Distretto del Po – ha evidenziato il Segretario Generale Meuccio Berselli– è stata un’occasione rilevante per mostrare e concertare con i portatori di interesse i numerosi campi di azione e di programmazione all’interno dei nuovi ed estesi confini del neonato Distretto, che oggi vanno dalla Valle d’Aosta alle Marche, dopo il riassetto e l’accorpamento delle soppresse Autorità di Bacino”.
Tra gli interventi della giornata quelli del Presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e di Francesco Vincenzi (Presidente nazionale ANBI), di Luca Imberti, Presidente Manifesto per il Po e di Gabriela Scanu (Osservatorio Nazionale Contratti di Fiume del Ministero dell’Ambiente)
Folta, in sala, la rappresentanza, delle Amministrazioni regionali e locali, tra i quali Regioni, Province, Comuni, Anci, Uncem, Università, Ordini professionali, Cnr, Consorzi di Bonifica, Aipo, Consorzio del Ticino, Associazioni agricole e ambientaliste. Ovvero l’insieme degli stakeholder che saranno chiamati successivamente a portare i propri contributi e osservazioni proprio per migliorare la pianificazione distrettuale, la sua efficacia e il coinvolgimento degli attori che saranno chiamati a recepirne le indicazioni nei propri strumenti di settore.
E’ stato inoltre presentato il ricco calendario delle attività del prossimo triennio che coinvolgono le realtà del territorio: tra queste “Manifesto per il Po”, il progetto di riciclo e lotta agli inquinanti da plastiche “Un Po d’Amare”, il progetto VenTo, la Consulta della Pesca e Lotta al bracconaggio, il mondo delle produzioni di eccellenza agro-industriali, la gestione di un’efficiente distribuzione delle acque dei Consorzi di bonifica e lla candidatura a Riserva MAB Unesco del tratto denominato “Po Grande”.
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Progetto CReIAMO PA - L6 WP1: oltre 35 Eventi e 700 partecipanti registrati nel 2018
Oltre 35 eventi organizzati a livello nazionale tra attività di affiancamento e workshop tematici con la presenza di oltre 700 partecipanti qualificati e di settore. Due nuovi manuali redatti, aggiornamenti preziosi a beneficio delle Autorità di bacino Distrettuale e degli stakeholders del settore idrico nazionale.
E’ questo il bilancio delle attività svolte per la Linea d’intervento 6 WP1 nel primo anno di attuazione del progetto CReIAMO PA, Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA che, realizzato in collaborazione con Sogesid Spa, proseguirà fino al 2023.
Questa linea progettuale è finalizzata a rafforzare la capacità amministrativa e tecnica delle autorità competenti per la gestione e l’uso sostenibile della risorsa idrica, ovvero le Autorità di bacino/distretto idrografico, Regioni e Autorità di ambito, nonché sulla governance complessiva del fondamentale settore delle risorse idriche.
Il 2018, primo anno di attività, del progetto è stato caratterizzato dalla pianificazione e svolgimento di presentazioni e confronti, svolti sotto forma di workshop tematici e attività di affiancamento su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguarda i workshop, dal primo appuntamento svoltosi nel mese di aprile 2018 con titolo “Metodologia di classificazione del potenziale ecologico per i CIFM e CIA fluviali e lacustri (DD n. 341/STA del 2016)” fino all’appuntamento di ottobre intitolato “La metodologia nazionale per l’analisi economica: uno strumento per l’attuazione della Direttiva Quadro Acque”, si è registrato un crescendo di attenzione da parte degli addetti ai lavori, che complessivamente ha visto la partecipazione di oltre 600 persone in rappresentanza delle principali istituzioni del settore idrico nazionale.
Intensa e costante anche l’attività di affiancamento on the job, che si è caratterizzata per l’organizzazione di incontri di approfondimento presso le sedi delle Autorità di bacino Distrettuale in presenza di esperti del Ministero dell’Ambiente e dei componenti della Unità Tecnica di Supporto (UTS) appositamente composta all’interno della L6 WP1.
Complessivamente si sono svolti trenta incontri, di cui sette dedicati al “Rafforzamento dell’operatività degli Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici per la gestione degli eventi di scarsità idrica” (A6.2); dieci incontri sulla “Creazione del Cruscotto di piano presso tutte le Autorità di distretto” sia per quanto riguarda il corretto utilizzo della piattaforma che per la sua installazione operativa nelle sue componenti (A6.3). Infine, tredici affiancamenti sono stati dedicati alle tematiche afferenti al “Rafforzamento della capacità amministrativa nell’ambito della pianificazione distrettuale” (A6.4) con focus, in particolare, su “Aggiornamento degli strumenti di pianificazione di bacino”, “Metodologia per l'applicazione del Buon potenziale ecologico”, “Linee Guida sulle Acque Sotterranee”, “Adozione di misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e per la riduzione dell'adozione delle infrastrutture grigie” e “Accompagnamento alle Autorità di Distretto per l'implementazione dell'analisi economica”. Questi incontri, svoltosi nelle sedi distrettuali, ovvero Venezia, Trento, Parma, Firenze, Roma, Cagliari, Caserta e Palermo, hanno registrato un buon livello di coinvolgimento e partecipazione da parte dei rappresentanti locali delle Autorità, con i quali il lavoro proseguirà ulteriormente, anche in base ai preziosi input raccolti in questi mesi, nel corso del 2019.
Infine, la Linea d’Intervento 6 WP1 ha completato, nel corso del 2018, la redazione di due importanti manuali. Il primo è intitolato “Linee guida sugli indicatori di siccità e scarsità idrica da utilizzare nelle attività degli Osservatori Distrettuali per l’uso della risorsa idrica”. Il secondo Manuale, intitolato “Metodologia nazionale dell'analisi economica”, è stato al centro del workshop svoltosi nell’Auditorium del Ministero dell’Ambiente il 25 ottobre 2018, quale ulteriore ed essenziale strumento per l’implementazione della Direttiva 2000/60/CE.
Le attività della L6 WP1 del Progetto CReIAMO PA proseguiranno nel corso del 2019 attraverso lo svolgimento di ulteriori attività di affiancamento e l’allestimento di workshop tematici per un totale di oltre 40 attività, il cui calendario sarà costantemente diffuso e aggiornato.
Workshop. Presentato il Manuale per l’Analisi Economica della gestione della risorsa idrica
La presentazione del manuale di analisi economica, quale ulteriore ed essenziale strumento per l’implementazione della Direttiva 2000/60/CE, è stata al centro del workshop intitolato “La metodologia nazionale per l’analisi economica: uno strumento per l’attuazione della Direttiva Quadro Acque” che si è svolto a Roma, giovedì 25 ottobre 2018, nell’ambito del progetto CReIAMO PA, Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA - Linea d’intervento 6 WP1, realizzato in collaborazione con Sogesid Spa.
Una platea di un centinaio tra addetti ai lavori e rappresentanti delle principali istituzioni del settore idrico nazionale ha preso parte al workshop all’interno dell’Auditorium del MATTM, dove sono stati illustrati i contenuti e il percorso che ha condotto alla redazione del “Manuale Metodologico e Operativo per l’analisi economica”.
In particolare il manuale operativo, che rappresenta un ulteriore tassello che si aggiunge al kit di strumenti a disposizione, descrive le fasi per la realizzazione dell’analisi economica, i servizi e gli usi da ricomprendere nella stessa, le modalità di individuazione delle misure da mettere in atto per il miglioramento della qualità dei corpi idrici, l’analisi costo efficacia, la valutazione della sostenibilità economica, gli strumenti finanziari per la copertura e l’internalizzazione dei costi. Al suo interno è contenuta una metodologia unica a livello nazionale per la verifica della sostenibilità ambientale, sociale ed economico finanziaria delle scelte effettuate per il conseguimento degli obiettivi ambientali, tramite la quale potrà essere dimostrata la corretta applicazione dei principi del “Full Cost Recovery” e del “Chi inquina paga” sanciti dalla DQA, garantendone anche un’uniforme rappresentazione a livello nazionale.
Oltre a Tullio Berlenghi, Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell’Ambiente, e Gaia Checcucci, Direttore Generale Direzione Salvaguardia del Territorio e delle Acque MATTM, che hanno aperto i lavori, hanno partecipato al workshop rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, dell’Autorità di regolazione del servizio idrico integrato, ISTAT, ARERA, ANEA in quanto detentori di dati e informazioni relativi ai vari settori d’impiego dell’acqua, essenziali all’implementazione dell’analisi economica. Durante i lavori, è stato dedicato un focus all’esperienza della Regione Piemonte in materia di canoni di concessione, in particolare in merito ai criteri di determinazione del canone e al reimpiego dei proventi a favore delle politiche finalizzate alla qualità dei corpi idrici.
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AFFIANCAMENTO. Confronto a Parma sulla classificazione del potenziale ecologico per i corpi idrici.
Nell’ambito delle iniziative volte al rafforzamento dell’attività amministrativa e delle competenze necessarie a incrementare la governance della risorsa idrica, L6 WP1 del Progetto Creiamo PA, la Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque (STA) del Ministero dell’Ambiente - in collaborazione con Sogesid SpA - ha organizzato, lo scorso 25 settembre, un’attività di affiancamento presso l’Autorità di Bacino Distrettuale Po a Parma sull’applicazione della metodologia “Classificazione del potenziale ecologico per i corpi idrici fortemente modificati e artificiali fluviali e lacustri”.
Gli esperti del MATTM/Sogesid, l’ing. Camilla Mignuoli e il dott. Silverio Abati, hanno rappresentato i passaggi fondamentali per ottenere una corretta applicazione della metodologia, fornendo un quadro generale che ha potuto chiarire una serie di difficoltà di applicazione, anticipate nei mesi precedenti alla DG STA. Hanno poi presentato le migliorie che si stanno apportando al metodo, riscuotendo l’apprezzamento degli interlocutori presenti e in video conferenza (AdD Po, AdD Alpi Orientali, AdD Appennino Settentrionale, Regioni Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Provincia di Bolzano, Arpa Toscana, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia). Inoltre gli esperti hanno fornito un quadro delle attività in fase di svolgimento a livello Comunitario (CIS ECOSTAT) e il contributo che l’Italia sta fornendo, grazie all’illustrazione predisposta dalle dott.sse Claudia Vendetti e Maria Chiara Barile (MATTM/Sogesid). La formula dell’affiancamento è risultata dunque molto efficace per il trasferimento di competenze, ed è stata apprezzata da tutti gli interlocutori che hanno quindi auspicato di replicare tale format anche presso le altre Autorità di Distretto.
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ACQUA: PRESENTATO IL PROGETTO DI BILANCIO IDROLOGICO NAZIONALE
Iniziativa nell’ambito di “CReIAMO PA”, si rafforza obiettivo di nuovo sistema integrato di monitoraggio
Un nuovo ed efficace strumento di governance che rafforza l’obiettivo di dare vita ad un sistema integrato di monitoraggio idrologico. Con questo intento che si è svolto a Roma, martedì 31 luglio, il workshop “Costruire il Bilancio Idrologico nazionale, quale nuovo modello diconoscenza ambientale a servizio dei cittadini”.
L’iniziativa,svolta nella sede di ISPRA con la partecipazione di oltre 100 tra stakeholder e addetti ai lavori, è stata promossa dalla Direzione Generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque (DG STA) del Ministero dell’Ambiente,in collaborazione con ISPRA e Sogesid Spa, nell’ambito delle iniziative del Progetto “CReIAMO PA”, la cui “linea di intervento 6 WP1” è rivolta al rafforzamento dell’attività amministrativa e delle competenze necessarie a incrementare la governance della risorsa idrica.
L’evento, aperto dal Direttore generale per la salvaguardia del territorio e delle acque Gaia Checcucci, è stato l’occasione per presentare - ad una vasta platea composta dai rappresentanti delle Autorità di bacino distrettuali, delle Regioni e delle Province Autonome - i contenuti della “Proposta progettuale finalizzata alla stima delle componenti del bilancio idrologico distrettuale”, elaborata da Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, perfezionata e condivisa dalla competente direzione del Ministero, con il supporto del Sistema nazionale e del Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa.
Il nuovo tassello si inserisce nell’ambito degli strumenti di cui dotare le Autorità competenti sulla governance della risorsa idrica per svolgere al meglio il loro compito: il bilancio idrologico nazionale. Si tratta di un progetto ambizioso, che mira a superare il contesto di frammentazione e non sufficiente armonizzazione dei dati ambientali di tipo idrologico.
La “Proposta progettuale” va, infatti, nella direzione di attivare un’azione sistematica e continuativa, in grado di assicurare il monitoraggio di tutte le grandezze idrologiche, la loro validazione e, infine, la loro completa messa a disposizione e utilizzabilità nell’ambito della procedura di costruzione del bilancio idrologico nazionale, a beneficio del lavoro delle Autorità di distretto, delle Regioni e di ogni altro soggetto interessato.
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Workshop. Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici best practice in Europa
Nell’ambito delle iniziative volte al rafforzamento dell’attività amministrativa e delle competenze necessarie a incrementare la governance della risorsa idrica, linea di azione L6 WP1 del Progetto Creiamo PA, lo scorso 28 giugno la Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque (STA) del Ministero dell’Ambiente ha organizzato un workshop dedicato agli “Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici: prevenzione e gestione degli eventi di scarsità idrica”, che si è svolto a Roma al Hotel Royal Santina.
Dotare l'Italia di una governance efficace nella gestione delle criticità idriche, favorendo la condivisione di uno strumento in grado di coinvolgere tutti gli attori sul territorio, nelle fasi di gestione dei vari scenari, è stato il filo conduttore dell’incontro. Gli Osservatori, misura dei Piani di gestione delle acque dei distretti idrografici, rappresentano una best practice che l'Italia può vantare a livello europeo. Cosa ancora più importante alla luce del fatto che la Commissione Europea, nel pilot aperto nel 2015 a proposito dell'attuazione della direttiva quadro 2000/60/CE, rimproverava all'Italia proprio l'assenza di uno strumento di governance della risorsa idrica e la mancanza di serio approccio nazionale alla politica di condivisione dei dati quantitativi relativi ai prelievi e agli usi in generale. A due anni dalla loro costituzione, gli Osservatori mettono invece un punto fermo ad entrambe le questioni, anche grazie all'intensa azione di indirizzo e di governo che il MATTM sta esercitando, proprio al fine di dotare le Autorità e le Amministrazioni preposte al governo dell'acqua di strumenti di acquisizione e scambio di dati completi e oggettivi, nonché di tool di supporto alle decisioni in grado di potenziare l'efficacia della gestione idrica.
Il workshop ha quindi rappresentato un’importante occasione di confronto sulle problematiche legate alla scarsità idrica, sono state presentate le linee guida sugli indicatori di siccità, gli approfondimenti sulla metodologia utile a determinare i livelli di severità idrica, gli impatti della siccità e gli strumenti di supporto alle decisioni da adottare. Le Linee guida sono state raccolte in un manuale distribuito ai partecipanti.
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Corpi idrici e sistemi di monitoraggio: in un workshop presentati i nuovi metodi intercalibrati di classificazione delle acque superficiali
I nuovi metodi intercalibrati di classificazione delle acque superficiali sono stati al centro di un workshop tecnico che si è svolto lo scorso 22 maggio a Roma nell’Auditorium del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto CReIAMO PA ed è stata realizzata a seguito della decisione della Commissione Europea n° 2018/229, che ha portato a positiva conclusione per l’Italia l’esercizio di intercalibrazione per tutte le categorie di acque (fiumi, laghi, acque marino costiere e di transizione), come richiesto dalla Direttiva 2000/60/CE.
La giornata di presentazione dei nuovi metodi, alla quale ha partecipato un grande numero di tecnici e funzionari, ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento con le Autorità competenti sulla classificazione delle acque, al fine di poter facilitare l’applicazione sul territorio di tutte le metodologie.
Al workshop è intervenuto anche il Direttore Generale della DG STA, Gaia Checcucci, che ha ribadito come il nostro Paese sia capace di rispondere alle richieste della UE con degli ottimi risultati, e che il lavoro presentato permette di rispettare una prescrizione ma anche di progredire nella tutela dell’ambiente e delle acque.
Il workshop, organizzato dalla Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM, ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli enti di ricerca nazionali (CNR ISE IRSA ISPRA ENEA Università Cà Foscari) e le ARPA che hanno lavorato sui metodi per l’intercalibrazione delle acque superficiali in collaborazione con il MATTM.
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Workshop su metodologia e classificazione del potenziale ecologico
Martedì 10 aprile si è svolto a Roma, presso la sede del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, il workshop Tecnico sui temi legati alla Metodologia e alla Classificazione del potenziale ecologico per i CIFM (corpi idrici fortemente modificati) e CIA (corpi idrici artificiali) fluviali e lacustri, così come previsto con il DD n. 341/STA del 2016.
Un’occasione importante per mettere in evidenza le criticità riscontrate in fase di applicazione di quanto previsto dalle norme in materia, in particolare il DM 27 novembre 2013, n.156.
Organizzato dalla Direzione Generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque (DG STA) del Ministero dell’Ambiente (in collaborazione con Sogesid S.p.A.), è stato un momento di confronto importante, favorendo il ruolo di coordinamento e indirizzo del Ministero con particolare riferimento alla programmazione e al governo della risorsa idrica.
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29 novembre 2017 - Auditorium del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
La Conferenza “Il futuro della gestione della risorsa idrica: tutela e sostenibilità”, organizzata dalla Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente (in collaborazione con Sogesid) ha rappresentato l’occasione per mettere in evidenza il ruolo del Ministero nella programmazione e nel governo della risorsa idrica.
Tra i temi trattati nella Conferenza: la nuova governance distrettuale della risorsa idrica, i nuovi strumenti di regolazione e gestione quantitativa e qualitativa, le novità introdotte con il Collegato ambientale e con il DPCM del 13 ottobre 2016, in particolare gli utilizzi idrici e i relativi costi ai sensi del DM 39/2015 e il provvedimento sul contenimento della morosità.
Nel corso della Conferenza sono state illustrate le azioni messe in atto dal Ministero e quelle in corso per raggiungere gli obiettivi comunitari, nonché le procedure di infrazione nel settore idrico che interessano il nostro Paese.
Programma della Conferenza
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