Il MASE ha firmato oggi un accordo con la Banca Mondiale per l’erogazione di 10mln di Euro al Fondo di Adattamento del Protocollo di Kyoto e dell’Accordo di Parigi, per finanziare progetti e programmi concreti di adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili.
Il contributo italiano risponde all’impegno preso a Glasgow dai Paesi donatori di raddoppiare l’ impegno finanziario sull’adattamento ai cambiamenti climatici entro il 2025 e colloca l’Italia tra i principali donatori al Fondo (61 milioni dal 2015*) dopo la Germania, la Svezia e la Spagna.
Il Fondo è stato istituito nel 2011 nell’ambito del Protocollo di Kyoto della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), per finanziare progetti e programmi concreti di adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili agli effetti negativi di tali cambiamenti. Questa definizione include i piccoli paesi insulari, i paesi con fragili ecosistemi montani, le zone aride e semi-aride e le aree suscettibili di inondazioni, siccità e desertificazione. Le aree di intervento sono le seguenti: Agricoltura, Gestione delle aree costiere, Sviluppo rurale, Riduzione del rischio disastri, Sicurezza alimentare, Progetti multi-settore e Gestione settore idrico.
Il fondo è particolarmente apprezzato dai paesi in via di sviluppo, soprattutto africani, poiché ha favorito un robusto sistema di accesso diretto degli stessi ai finanziamenti assicurando, al tempo stesso, il monitoraggio e la trasparenza dei progetti approvati.
* Dal 2015 ad oggi, l’Italia ha contribuito volontariamente al Fondo con 61milioni di euro (61.2 US Mil) così ripartiti: 2015 - 2 milioni di euro; 2017 - 5 milioni di euro (contributo per il 2016); 2017 - 7 milioni di euro; 2019 - 7 milioni di euro; 2020 - 30 milioni di euro – 2022 – 10 milioni di euro.