Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale
Nel paesaggio forestale montano - in quello alpino in particolare - dominante è il ruolo delle conifere e presso le comunità che da secoli sono insediate in queste aree gli abeti e i pini sono considerati elementi familiari, spesso protagonisti nella cultura quotidiana.
La vegetazione bassa che si sviluppa ai piedi di questi alberi è fortemente condizionata dalla natura acida dei terreni ed è spesso dominata da estesi tappeti di muschio, ma ospita anche pregevoli piante erbacee che rappresentano, nel nostro paese, altrettanti relitti dell’età glaciale.
All’interno dei boschi di conifere, le condizioni di esistenza sono meno facili di quanto potrebbe suggerire il loro fogliame sempreverde (solo il larice perde ogni anno le sue foglie). Pigne e polline offrono poco cibo e il legno delle conifere è protetto dalle resine, che però non impediscono lo sviluppo di un’interessante fauna specializzata. Caratteristici e diffusi sono i grandi nidi delle formiche rosse.
Da secoli la vegetazione forestale dei territori montani è oggetto di interventi, utilizzazioni e trattamenti che hanno largamente modificato l’assetto originario, guidandone l'evoluzione.
Un solido impegno culturale, ancor più che economico, è necessario oggi per conservare e migliorare questo patrimonio che merita di essere conosciuto e valorizzato.
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