Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale
Sorvolando la nostra penisola, rotondeggianti specchi d’acqua del colore del cielo, circondati da rive scoscese, inevitabilmente attraggono l’attenzione anche del viaggiatore più distratto.
Si tratta dei laghi vulcanici, ambienti unici per la loro genesi nel nostro Paese, che hanno da sempre accompagnato l’uomo nel suo sviluppo socioculturale in un contesto naturale di elevata bellezza, testimoniato dagli insediamenti neolitici, dagli acquedotti romani, dai piccoli borghi medioevali.
Risultati di anni di ricerche hanno messo in evidenza gli elementi che rendono i laghi vulcanici ambienti di grande interesse per la Scienza. In primo luogo la loro origine, frutto del vulcanismo quaternario che ha generato i crateri e le caldere che ospitano oggi questi bacini.
Alle peculiarità geologiche, questi laghi affiancano una natura di pregio, costituita da comunità animali e vegetali che rappresentano un serbatoio di biodiversità di inestimabile valore naturalistico. Proprio per questi motivi, la totalità di questi ambienti è inserita in aree sottoposte a tutela.
Purtroppo però numerose attività antropiche, quali la modificazione delle linee di costa, l’agricoltura intensiva, il sovra-pascolamento, il turismo, il prelievo idrico, nonché l’introduzione di specie aliene hanno causato negli ultimi decenni un peggioramento della qualità delle acque e un danneggiamento della flora e della fauna.
Questo nuovo volume dei Quaderni Habitat nasce per portare un contributo alla conoscenza e alla tutela di questi laghi, con cui l’uomo ha saputo convivere per millenni, ma che sta attualmente deteriorando in modo irreversibile.
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