Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale
La massa d'acqua sovrastante i fondali marini costituisce il dominio pelagico, ambiente marino vasto ed in continuo mutamento e che, a prima vista, può sembrare piuttosto omogeneo.
La maggior parte dei suoi componenti viventi è costituita da elementi di piccola taglia e con breve ciclo di vita. I cambiamenti della loro composizione, sia per la parte vegetale che per quella animale, in un determinato luogo, possono essere considerevoli e repentini e influenzare gli altri anelli della catena trofica.
La modificazione delle masse d’acqua è la principale causa dei cambiamenti della composizione dei popolamenti, capaci di compiere anche notevoli migrazioni verticali sia per la componente planctonica che per quella nectonica.
Per descrivere il dominio pelagico, questo quaderno prende come esempio il Santuario per i Mammiferi Marini nel Mediterraneo, "Pelagos", sorto grazie ad un accordo tra Francia, Italia e Principato di Monaco. È un'ampia zona del bacino corso ligure provenzale, una delle aree meglio note del Mare Nostrum, che si estende per più di 87000 km2.
In quest’area, per le peculiari caratteristiche oceanografiche e trofiche, si assiste ad una notevole concentrazione di grandi pelagici, in particolare cetacei, ma anche cefalopodi, tonni, pesce spada e squali pelagici, di grandissimo richiamo per un pubblico sempre più vasto.
In un sistema ad alta biodiversità, il krill del Mar Ligure, Meganyctiphanes norvegica, assume il ruolo di chiave di volta.
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