Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale
Rupi e ghiaioni della fascia montana e submontana sono ambienti di elevato valore paesistico, ma difficili da colonizzare, sia per le piante che per gli animali. I suoli sono ovunque poveri e superficiali, e alla struttura compatta delle pareti rocciose si contrappongono l’instabilità e il continuo dinamismo dei ghiaioni.
Piante specializzate, molte delle quali hanno areale geografico assai ristretto e sono pertanto tra gli elementi più significativi della flora italiana, sono però capaci di fissarsi sulle pareti verticali o di sopravvivere alle condizioni instabili delle pietraie mobili.
La fauna è soprattutto rappresentata da vertebrati e, tra questi, dagli uccelli, che proprio dall’inaccessibilità dei luoghi scelti per nidificare si mettono al sicuro dagli attacchi dei predatori. Rettili ed invertebrati sfruttano invece le condizioni favorevoli di esposizione alla luce e al calore dei raggi solari.
Nonostante la loro scarsa accessibilità, questi ambienti, purtroppo, sono spesso interessati da un pesante impatto antropico, che si traduce in sbancamenti stradali, apertura di cave e di discariche, frequentazione intensa di pareti rocciose dove l’ingombrante presenza umana entra in competizione con quella degli uccelli nidificanti, ma anche in alterazioni del delicato equilibrio che caratterizza il complesso ecosistema dei ghiaioni.
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