Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale
I prati aridi, che possono assumere l'aspetto di pascoli o di prati-pascoli, sono diffuse formazioni vegetali caratterizzate da prolungata carenza di acqua utilizzabile dalle piante, in una situazione a metà strada fra la foresta e il deserto.
Questi ambienti sono caratterizzati da una ricca vegetazione erbacea, in cui prevalgono piante a ciclo vegetativo breve e che fioriscono presto a primavera, prima che la siccità estiva inaridisca eccessivamente il suolo.
Per la fauna, ricca anche di insetti, di rettili e di piccoli mammiferi, spicca l'abbondanza di specie di uccelli che gravitano intorno ai prati aridi: fra questi, molti rapaci come il capovaccaio, il falco grillaio e il lanario e, in particolare, tre specie strettamente legate a questi ambienti: l'occhione, la calandra e, soprattutto, la gallina prataiola, ormai rarissima in Italia.
In molti casi, i prati aridi rappresentano habitat seminaturali, di origine secondaria. Meritano tuttavia un'attenta gestione conservativa ed una difesa dal rischio di incendio e dall'eccessivo diffondersi di specie vegetali avventizie, sia per la notevole ricchezza biologica che ospitano, sia per gli importanti significati culturali e paesaggistici che spesso sono ad essi legati.
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