Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi".
Il recente ritrovamento della Lepre italica e la conferma della sua identità specifica rappresentano potenzialmente il passo più importante per concretizzare il recupero di un taxon endemico che si era creduto estinto.
Il presente Piano d’Azione raccoglie e sintetizza anche le attuali conoscenze su status, biologia e fattori limitanti, benché gli studi sulla specie siano ancora assai scarsi. I più importanti fattori di rischio per L. corsicanus sono stati individuati soprattutto:
- nella frammentazione dell’areale;
- nell'isolamento delle popolazioni;
- nelle dimensioni limitate e basse densità delle popolazioni;
- nel peggioramento quali-quantitativo dell'habitat;
- nell'introduzione di L. europaeus nell'areale;
- nello sovrasfruttamento venatorio attuato sulle lepri in genere.
Oggi la specie è formalmente protetta, ma nelle regioni penisulari la difficoltà di riconoscimento in natura degli individui di L. corsicanus rispetto a quelli di L. europaeus, che è specie cacciabile, rende assai problematica l’adozione di misure differenziate di tutela. Da ciò non si può prescindere anche per la pianificazione di una rete ecologica coordinata di aree di salvaguardia, ritenuto lo strumento più efficace per la tutela della specie in questo momento.