Quaderni di Conservazione della Natura n. 36 - Programma nazionale di conservazione del Cervo della Mesola

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA - Corpo Forestale dello Stato.

Immagine-copertina della pubblicazione 'Quaderni di Conservazione della Natura n. 36 - Programma nazionale di conservazione del Cervo della Mesola'

I cervi presenti nella Riserva Naturale dello Stato "Bosco della Mesola", in provincia di Ferrara, sul margine meridionale del delta del Po, rappresentano un’entità faunistica di estrema rilevanza sotto il profilo zoogeografico, ecologico, conservazionistico e storico. Innanzitutto, essi costituiscono la sola popolazione di cervo autoctona dell’Italia peninsulare, sopravvissuta a secoli di caccia e alterazione dello habitat da parte dell’uomo. Questo nucleo è uno dei pochi in Europa a non essere mai stato oggetto di ripopolamenti con esemplari di provenienza esterna.

L’isolamento geografico nell’area del delta del Po, in uno habitat di bosco planiziale litoraneo, a cui questo nucleo è stato sottoposto da secoli, ha prodotto un ecotipo rustico, adattato a un ambiente scarsamente produttivo, con caratteristiche morfologiche e struttura del palco parzialmente differenti dagli altri cervi.

Considerate queste peculiarità, il cervo della Mesola può essere identificato come unità indipendente di conservazione e rappresenta, quindi, una priorità da tutelare e salvaguardare, a livello nazionale.

Il Programma nazionale di conservazione del cervo della Mesola si pone lo scopo di sintetizzare le informazioni sulla biologia di questo animale, le minacce per la sua conservazione e individuare le azioni da compiere per la sua salvaguardia a lungo termine.

(Acrobat/PDF, 3.606 MB)

 

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Ultimo aggiornamento 30.01.2023