Quaderni di Conservazione della Natura n. 3 - Linee guida per la gestione del cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette

 

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi".

Immagine-copertina della pubblicazione 'Quaderni di Conservazione della Natura n. 3 - Linee guida per la gestione del cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette'

Come in altri paesi europei, anche in Italia negli ultimi decenni il cinghiale (Sus scrofa) ha notevolmente ampliato il proprio areale, dimostrando una grande adattabilità alle condizioni ecologiche più varie. Tra gli Ungulati italiani esso riveste un ruolo del tutto peculiare, sia per alcune intrinseche caratteristiche biologiche (si pensi ad esempio ai tassi potenziali di accrescimento delle popolazioni), sia perché è indubbiamente la specie più manipolata e quella che desta maggiori preoccupazioni per l’impatto negativo esercitato nei confronti di importanti attività economiche.

L’evoluzione recente della distribuzione geografica del cinghiale nel nostro Paese è stata caratterizzata da un andamento sorprendente, tanto per l’ampiezza dei nuovi territori conquistati quanto per la rapidità con cui il fenomeno si è verificato. Nel giro di una trentina d’anni infatti, l’areale si è più che quintuplicato, interessando interi settori geografici ove il cinghiale mancava da molti decenni, se non da secoli, creando di conseguenza un crescente interesse venatorio per la specie, con tutte le conseguenze dirette ed indotte che ciò comporta sul piano faunistico e gestionale.

Le cause di questo fenomeno non sono univoche, ma una buona parte di responsabilità è da attribuirsi ad immissioni più o meno abusive a scopo venatorio, cosa che non di rado sfugge al controllo e genera conseguenze di difficile gestione. Questo testo vuole essere il punto di riferimento strategico e operativo per le amministrazioni pubbliche, affinché si possa provvedere in modo univoco ad un controllo sistematico su tutto il territorio nazionale. Oltre ai riferimenti normativi, il volume presenta la dimensione sociale del problema, le tecniche e gli strumenti per il controllo della specie nelle Aree Protette, più una sezione dedicata alle tecniche di cattura e alla formazione degli operatori.

(Acrobat/PDF compresso, 1.062 MB)

 

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Ultimo aggiornamento 30.01.2023