Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "A. Ghigi".
Nelle acque interne italiane sono indigeni 63 taxa di pesci, classificabili a livello di specie, semispecie o sottospecie, di cui 4 appartenenti alla classe dei Ciclostomi (Cyclostomata) e 59 alla classe degli Osteitti (Osteichthyes) o Pesci Ossei. 48 taxa vengono considerati d’acqua dolce, in quanto i loro caratteri biologici ed ecologici permettono di definirli stenoalini dulcicoli, eurialini migratori obbligati o eurialini migratori facoltativi (vedi Gandolfi e Zerunian, 1987); 15 taxa frequentano invece le acque interne costiere prevalentemente per motivi trofici, e possono essere definiti migratori colonizzatori temporanei.
Nelle acque interne italiane sono inoltre presenti 30 specie intenzionalmente o accidentalmente immesse dall’uomo soprattutto a partire dalla fine dell’Ottocento; esse non vengono trattate in questo lavoro, che ha la finalità di illustrare e descrivere la ricchezza biologica della nostra ittiofauna, perché pensiamo che le specie aliene non sono parte della biodiversità di una determinata regione geografica, ma rappresentano solo elementi negativi nei confronti di essa. I Pesci delle acque interne d’Italia sono elencati nella tabella 1, seguendo una classificazione che è in ampio accordo con quanto riportato nel volume “I Pesci delle acque interne italiane” (Gandolfi et al., 1991) e nella “Checklist delle specie della fauna italiana-Vertebrata” (Amori et al., 1993).