Le zone umide
Ad oggi 50 siti del nostro Paese sono stati riconosciuti e inseriti nell'elenco d'importanza internazionale stilato ai sensi della Convenzione di Ramsar. Si tratta di aree acquitrinose, paludi, torbiere oppure zone naturali o artificiali d'acqua, permanenti o transitorie comprese zone di acqua marina la cui profondità, quando c'è bassa marea, non superi i sei metri.
Viene cosÌ garantita la conservazione dei più importanti ecosistemi "umidi" nazionali, le cui funzioni ecologiche sono fondamentali, sia come regolatori del regime delle acque, sia come habitat di una particolare flora e fauna.
La Convenzione di Ramsar
La Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici, è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971.
L'atto viene siglato nel corso della "Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici", promossa dall'Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB- International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP - International Council for bird Preservation).
L'evento internazionale determina un'autorevole svolta nella cooperazione internazionale per la protezione degli habitat, riconoscendo l'importanza ed il valore delle zone denominate "umide", ecosistemi con altissimo grado di biodiversità, habitat vitale per gli uccelli acquatici.
Scopo e obiettivi della Convenzione
La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale, delle zone definite "umide" mediante l'individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare l'avifauna e di mettere in atto programmi che ne consentano la conservazione e la valorizzazione.
Quali obiettivi specifici dell'accordo, le Parti si impegnano a:
- designare le zone umide di importanza internazionale del proprio territorio da inserire in un elenco che potrà essere ampliato o ridotto a secondo dei casi;
- elaborare e mettere in pratica programmi che favoriscano l'utilizzo razionale delle zone umide in ciascun territorio delle Parti;
- creare delle riserve naturali nelle zone umide, indipendentemente, dal fatto che queste siano o meno inserite nell'elenco;
- incoraggiare le ricerche, gli scambi di dati e pubblicazioni relativi alle zone umide, alla loro flora e fauna;
- aumentare, con una gestione idonea ed appropriata il numero degli uccelli acquatici, invertebrati, pesci ed altre specie nonché della flora;
- promuovere delle conferenze;
- valutare l'influenza delle attività antropiche nelle zone attigue alla zona umida, consentendo le attività eco-compatibili.
Organi della Convenzione sono:
- il Segretariato Generale (RAMSAR BUREAU), con sede a Gland (CH);
- la Conferenza delle Parti;
- il Comitato Permanente.
Applicazione in Italia
La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall'Italia con il DPR 13 marzo 1976, n. 448, e con il successivo DPR 11 febbraio 1987, n. 184.
Gli strumenti attuativi prevedono, in aggiunta alla partecipazione alle attività comuni internazionali della Convenzione, una serie di impegni nazionali, quali:
- attività di monitoraggio e sperimentazione nelle "zone umide" designate ai sensi del DPR 13 marzo 1976, n.448;;
- attivazione di modelli per la gestione di "Zone Umide";
- attuazione del "Piano strategico 1997-2002" sulla base del documento "Linee guida per un Piano Nazionale per le Zone Umide";
- designazione di nuove zone umide, ai sensi del DPR 13.3.1976, n. 448;
- preparazione del "Rapporto Nazionale" per ogni Conferenza delle Parti.
Il nostro Paese ha, inoltre, collaborato alla redazione e al finanziamento del I programma triennale di azione MEDWET, con il cofinanziamento dell'U.E., conclusosi con la Conferenza di Venezia del giugno 1996.
L'Italia è attualmente membro del Comitato MEDWET
Elenco delle zone umide
Numero | DENOMINAZIONE | REGIONE |
---|---|---|
1 | Isola Boscone | Lombardia |
2 | Lago di Mezzola - Pian di Spagna | Lombardia |
3 | Palude Brabbia | Lombardia |
4 | Paludi di Ostiglia | Lombardia |
5 | Torbiere d'Iseo | Lombardia |
6 | Valli del Mincio | Lombardia |
7 | Valle Averto | Veneto |
8 | Vincheto di Cellarda | Veneto |
9 | Palude del Busatello | Veneto |
10 | Palude del Brusà – Le Vallette | Veneto |
11 | Lago di Tovel | Trentino Alto Adige |
12 | Marano Lagunare - Foci dello Stella | Friuli Venezia Giulia |
13 | Valle Cavanata | Friuli Venezia Giulia |
14 | Ortazzo e Ortazzino | Emilia Romagna |
15 | Piallassa della Baiona | Emilia Romagna |
16 | Sacca di Bellocchio | Emilia Romagna |
17 | Salina di Cervia | Emilia Romagna |
18 | Valli Bertuzzi | Emilia Romagna |
19 | Valle di Gorino | Emilia Romagna |
20 | Valli residue del Comprensorio di Comacchio | Emilia Romagna |
21 | Valle Santa | Emilia Romagna |
22 | Punte Alberete | Emilia Romagna |
23 | Valle Campotto e Bassarone | Emilia Romagna |
24 | Padule Daccia Botrona | Toscana |
25 | Lago di Burano | Toscana |
26 | Laguna di Orbetello | Toscana |
27 | Padule di Bolgheri | Toscana |
28 | Palude di Col Fiorito | Umbria |
29 | Lago di Fogliano | Lazio |
30 | Lago di Nazzano | Lazio |
31 | Lago di Sabaudia | Lazio |
32 | Lago dei Monaci | Lazio |
33 | Lago di Caprolace | Lazio |
34 | Lagustelli di Percile | Lazio |
35 | Lago di Barrea | Abruzzo |
36 | Le Cesine | Puglia |
37 | Saline di Margherita di Savoia | Puglia |
38 | Torre Guaceto | Puglia |
39 | Bacino dell'Angitola | Calabria |
40 | Il Biviere di Gela | Sicilia |
41 | Vendicari | Sicilia |
42 | Stagno di S'Ena Arrubia | Sardegna |
43 | Peschiera di Corru S'Ittiri - Stagno di S. Giovanni e MarceddÌ | Sardegna |
44 | Stagno di Cabras | Sardegna |
45 | Stagno di Mistras | Sardegna |
46 | Stagno di Molentargius | Sardegna |
47 | Stagno di Pauli Maiori | Sardegna |
48 | Stagno di Sale È Porcus | Sardegna |
49 | Stagno di Cagliari | Sardegna |
50 | Lago di San Giuliano | Basilicata |
51 | Pantano di Pignola | Basilicata |
52 | Medio Corso del fiume Sele - Serre Persano | Campania |
53 | Paludi Costiere di Variconi - Oasi di Castel Volturno | Campania |
Distribuzione regionale delle zone umide
Regione | Siti |
---|---|
Il totale dei siti è 50 | |
Lombardia | 6 |
Veneto | 2 |
Trentino Alto Adige | 1 |
Friuli Venezia Giulia | 2 |
Emilia Romagna | 10 |
Toscana | 4 |
Umbria | 1 |
Lazio | 5 |
Abruzzo | 1 |
Puglia | 3 |
Calabria | 1 |
Sicilia | 2 |
Sardegna | 8 |
Basilicata | 2 |
Campania | 2 |