Al fine di ridurre le emissioni di CO2 derivanti dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri sono stati adottati i Regolamenti (CE) n. 443/2009 (CO2 auto) e (CE) n. 510/2011(CO2 van) che fissano per tali veicoli un obiettivo, calcolato come il valore medio delle emissioni di CO2 dei veicoli nuovi venduti annualmente in Europa, da conseguirsi tramite miglioramenti tecnologici apportati ai motori.
In particolare, il ‘Regolamento CO2 auto’ fissa un target a livello EU pari a 95 gCO2/km a partire dal 2021, e il ‘Regolamento CO2 van’ prevede un obiettivo EU pari a 147 gCO2/km dal 2020.
L’8 novembre 2017 è stata presentata una proposta di Regolamento, che riunisce in un unico atto legislativo i Regolamenti CO2 auto e van, mantenendo inalterati gli obiettivi esistenti e definendo nuovi standard emissivi.
Principali elementi della proposta
La proposta di Regolamento mantiene lo stesso approccio dei Regolamenti originari, fissando nuovi target a livello europeo dal 2025 e dal 2030 per le auto e i van in funzione della loro massa. A differenza dei precedenti obiettivi, basati sul “vecchio” ciclo di omologazione (NEDC), i nuovi saranno basati sul ciclo prova WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure), che entrerà a pieno regime dal 2021: la proposta non definisce un valore puntuale per i target,bensì una riduzione percentuale rispetto ai target specifici di emissione dal 2021.
In particolare la proposta prevede, sia per le autovetture che per i veicoli commerciali leggeri, un obiettivo di riduzione pari al 15% dal 2025 e del 30% dal 2030.
In aggiunta a quanto previsto dai Regolamenti originari, la proposta prevede obiettivi di penetrazione sul mercato per i veicoli a zero (ZEV) e basse (LEV) emissioni (veicoli con emissioni al di sotto dei 50 gCO2/km).
Il meccanismo scelto è basato sulla definizione di un “benchmark” e prevede che un costruttore, qualora superi una determinata percentuale sul totale dei veicoli venduti di ZEV o LEV, benefici di una premialità sul proprio obiettivo specifico.
Sia per le auto che per i van, il benchmark è fissato ad un valore pari al 15% al 2025 e al 30% al 2030.
Inoltre la proposta mantiene alcune delle flessibilità per i costruttori già previste nella legislazione vigente, quali:
• La possibilità i di raggrupparsi (pooling) per conseguire il proprio target specifico;
• la previsione di deroghe per i costruttori che omologano nell’UE un numero di autovetture inferiore alle 10.000 unità nel caso delle auto e 22.000 unità nel caso dei van purché non siano collegati ad altri costruttori oppure, se collegati, abbiano dei propri stabilimenti di sviluppo e produzione.
• un credito fino a 7gr CO2/km sulla media dell’intera flotta a seguito dell’impiego di “eco innovazioni” non rilevabili dal ciclo di prova. Nella proposta di Regolamento è prevista l’inclusione, dal 2025, anche delle innovazioni sull’impianto di condizionamento dell’aria).
Qualora l’obiettivo annuale non venga raggiunto, i costruttori dovranno pagare alla Commissione europea una sanzione. Tale sanzione, basata sul vigente meccanismo, sarà calcolata moltiplicando il numero di gCO2/km che il costruttore ha emesso in eccesso rispetto al proprio obiettivo, per il numero di veicoli di nuova immatricolazione e per un’indennità pari a 95 euro/grammo CO2.