Progetto CAMP Italy

Cos’è il CAMP

Il Programma di Gestione delle Aree Costiere (CAMP - Coastal Area Management Programme), istituito nel 1989, si inserisce nelle attività intraprese dalle Parti Contraenti la "Convenzione relativa alla tutela dell’ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo", o Convenzione di Barcellona.

Quale componente del Piano di Azione del Mediterraneo (MAP), il CAMP è orientato all’implementazione di progetti di gestione costiera sviluppati in aree pilota situate nel Mediterraneo, in cui la Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) è lo strumento principale per conseguire uno sviluppo sostenibile. Il Programma è coordinato dal Centro di Attività Regionale per il Programma di Azioni Prioritarie (PAP/RAC).

I progetti CAMP di gestione costiera hanno, dunque, quale obiettivo principale quello di elaborare e realizzare strategie e procedure per uno sviluppo sostenibile delle aree costiere e, a tal fine, di individuare e applicare metodologie e strumenti ad hoc per la gestione delle suddette zone su aree campione particolarmente significative.

Il CAMP è realizzato attraverso progetti nazionali che ogni Stato Membro della Convenzione di Barcellona può presentare. I progetti nazionali sono selezionati e approvati dal PAP/RAC, in cooperazione con lo Stato Membro, e cofinanziati dall’UNEP/MAP.

Nell’ottica della condivisione delle conoscenze e di sviluppo delle competenze, il programma CAMP, prevede al suo interno una piattaforma online definita e-CAMP quale strumento di memoria e di scambio delle migliori pratiche (best practice) nell’ambito del sistema UNEP-MAP.

La piattaforma e-CAMP ha lo scopo di promuovere lo scambio di informazioni tra gli attori coinvolti direttamente e indirettamente nei Progetti, attraverso la condivisione di documenti tecnici, banche dati e piattaforme di e-learning.

 

Il Progetto CAMP Italy

Le Parti contraenti la Convenzione di Barcellona, in occasione della quindicesima conferenza delle Parti (COP 15) hanno formalmente approvato la proposta avanzata dall’Italia per la realizzazione di un progetto CAMP. Ai fini della predisposizione della proposta, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), sulla base dei criteri prestabiliti dal PAP/RAC, e quindi previa valutazione degli aspetti naturalistici, delle pressioni di origine antropica e naturale e degli strumenti di governance, ha individuato le aree potenzialmente eleggibili ai fini del proprio CAMP nazionale. Questo processo ha previsto lo studio delle caratteristiche del territorio al fine di definire un gruppo rappresentativo di Regioni costiere che hanno individuato delle aree specifiche.

Al termine del processo di selezione, sono state individuate cinque aree potenzialmente idonee per il progetto, localizzate nelle Regioni Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna e Toscana, in cui è stato realizzato uno Studio di Fattibilità, sulla base del Protocollo di Intesa tra il Ministero e le Regioni.

La proposta italiana, pertanto, si è distinta dalle altre esperienze CAMP internazionali per essere il primo Progetto CAMP multi-area, che ha riguardato le seguenti cinque aree (evidenziate in rosso nella figura sottostante):

  • Area 1 (Toscana): la zona costiera compresa tra il confine settentrionale con la Liguria, a nord, e Livorno a sud, incluso l’Arcipelago Toscano, eccetto l’Isola del Giglio, Giannutri e le altre isole minori meridionali;
  • Area 2 (Emilia-Romagna): la zona costiera compresa tra la foce del fiume Po di Goro, a nord, e la foce del fiume Rubicone a sud;
  • Area 3 (Sardegna): la zona costiera compresa tra Capo Li Canneddi, a nord, e Capo Galera a sud, incluse l’Isola Piana e l’Isola dell’Asinara;
  • Area 4 (Sardegna): la zona costiera compresa tra Torre Pittinuri e la Grotta Azzurra e le prospicienti isole;
  • Area 5 (Toscana): la zona costiera compresa tra Principina a mare (in provincia di Grosseto), quale limite settentrionale del Parco naturale regionale della Maremma, e il confine meridionale con la Regione Lazio, incluse le Formiche di Grosseto, l’Isola del Giglio e Giannutri.

Uno dei principali obiettivi del Progetto è la sperimentazione della gestione integrata delle zone costiere, attraverso azioni volte a ridurre le criticità (quali l’erosione costiera, la perdita in biodiversità e l’inquinamento) attraverso una gestione sostenibile delle risorse naturali e la conservazione degli habitat naturali. Al fine di raggiungere tale obiettivo, sono state intraprese sia Azioni orizzontali, a livello di progetto, sia Azioni specifiche, a livello di aree pilota da parte delle Regioni, entrambe volte a una gestione responsabile degli spazi marini e alla tutela del patrimonio socio-culturale, economico e paesaggistico-ambientale.

 

 


Ultimo aggiornamento 23.05.2023