In questa sezione cercheremo in futuro di evidenziare possibili relazioni tra progetti LIFE che hanno più di un punto in comune, avendo affrontato la stessa problematica ambientale o climatica, ed altri soggetti che agiscono nella stessa sfera di attività. L’obiettivo è provare a favorire sia la creazione di nuovi network, sia pubblicizzare l’esistenza di reti già esistenti. Evidenziando tali relazioni, si vorrebbe non solo riuscire a favorire uno scambio di informazioni e di esperienze che si sono maturate nell’ambito dei progetti, ma anche stimolare l'organizzazione di iniziative comuni, di più ampio respiro, rispetto a quanto un singolo progetto riesce a fare.
La problematica dei rifiuti marini e il miglioramento dell'ambiente marino
I progetti LIFE che aspirano ad implementare una o più direttive europee, per esempio i progetti che hanno scelto l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque, tendono spesso a fare ricorso alla Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) che fissa l’obbligo di proteggere, potenziare e ripristinare tutti i corpi idrici di superficie e sotterranei, concependo tale Direttiva come se fosse omnicomprensiva, fallendo nel momento in cui devono elaborare specifici collegamenti tra il progetto e la politica ambientale per la salvaguardia delle risorse idriche europee (Marine Thematic Report, Astrale, 2014). Similmente, i progetti che intendono affrontare il tema dell’ambiente marino spesso menzionano la Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (MSFD) fallendo nel momento in cui, ad una verifica più approfondita, devono dimostrare in che termini il progetto abbia contribuito all’implementazione della Direttiva stessa (Marine Thematic Report, Astrale, 2014). Le acque costiere, compresi il fondale e il sottosuolo, costituiscono parte integrante dell’ambiente marino e, in quanto tali, dovrebbero a loro volta rientrare nell’ambito di applicazione della Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, nella misura in cui aspetti specifici dello stato ecologico dell’ambiente marino non siano già trattati nella Direttiva 2000/60/CE.
Nel momento in cui un progetto intende contrastare i fattori inquinanti conseguenti alle attività umane, di sostanze o energia, tra cui anche l’inquinamento acustico sottomarino e la presenza di rifiuti marini nell’ambiente marino o realizzare azioni di conservazione e gestione sostenibile degli ecosistemi marini e costieri, applicando un approccio ecosistemico alla gestione delle attività umane, il contesto legislativo di riferimento dell’Unione si amplia notevolmente, comprendendo anche gli obblighi internazionali (Marpol). Nel caso dell’ambiente marino, “il settore offre opportunità economiche nella pesca, nei trasporti marittimi e nell’acquacoltura, così come nelle materie prime, nell’energia offshore e nelle biotecnologie marine, ma bisogna fare in modo che tale sfruttamento sia compatibile con la conservazione e la gestione sostenibile degli ecosistemi marini e costieri” (Decisione n. 1386/2013/UE sul programma generale di azione dell’Unione in materia di ambiente fino al 2020 “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”).
In questo complesso contesto si inseriscono alcuni progetti LIFE che intendono ridurre la presenza di rifiuti in zone costiere e marine o ripristinare e consolidare gli habitat acquatici.
- LIFE+ GHOST “Techniques to reduce the impact of ghost fishing gears and to improve biodiversity in north Adriatic coastal areas”.
Il progetto intende promuovere misure concrete per preservare e migliorare lo stato ecologico degli habitat rocciosi (Tegnùe) nel mare Adriatico settentrionale. Uno dei principali obiettivi è la valutazione degli impatti che gli attrezzi da pesca abbandonati o persi sui fondali marini (noti come reti fantasma o ALDFG-abandoned, lost or discarded fishing gears), possono determinare sulla biodiversità marina. A questo fine, il progetto provvederà al loro recupero in aree campione ed individuerà le procedure più idonee per il loro riciclaggio e/o smaltimento, inoltre quantificherà il valore economico dei benefici ecosistemici associati alla loro rimozione. Per facilitare l’adozione di pratiche di gestione consapevole da parte dei pescatori, verrà negoziato un codice di condotta con questa categoria di stakeholders e sarà infine proposto un regolamento che, affrontando le varie problematiche associate alla gestione ecosostenibile degli ALDFG, possa costituire uno strumento di riferimento adottabile da parte delle autorità amministrative locali per la mitigazione/prevenzione dei danni ambientali ed economici segnalati dall’indagine in corso.
Sito web: http://www.life-ghost.eu/index.php/it/
- LIFE+ SMILE “Strategies for Marine Litter and Environmental prevention of sea pollution in coastal areas” mira alla riduzione dei rifiuti marini nelle aree costiere.
L’azione di SMILE si sviluppa su più livelli:
- individuazione di azioni efficaci di recupero e riciclo attraverso la sperimentazione di un innovativo sistema di cattura dei rifiuti trasportati dal Torrente Maremola che prevede il posizionamento di reti alla foce del torrente. Grazie alla collaborazione con OLPA - Osservatorio Ligure pesca e Ambiente - verrà testato un nuovo sistema che blocca i rifiuti trasportati dai corsi d’acqua (soprattutto in corrispondenza degli eventi alluvionali);
- definizione di strategie di gestione dei rifiuti condivise a livello locale;
- sensibilizzazione dei cittadini e dei turisti per incentivare comportamenti corretti anche attraverso Trashpic, la APP che con una semplice foto permette ai cittadini di contribuire attivamente alla riduzione dei rifiuti presenti nell’area del torrente Maremola.
Sito web: http://life-smile.eu/
- LIFE+ POSEIDONE "Misure urgenti di conservazione delle *Praterie di Poseidonia del Lazio settentrionale".
Il progetto LIFE+ POSEIDONE ha l’obiettivo di ripristinare e valorizzare gli habitat marini prioritari e d'interesse comunitario del litorale laziale (Praterie di Posidonia 1120*) parzialmente compromessi o degradati per azione diretta o indiretta dell'uomo, nel caso specifico per la pesca a strascico illegale. Il progetto prevede inoltre l'attuazione di una strategia gestionale condivisa con le associazioni della pesca, che dovrebbe avere una risonanza sui restanti siti Natura 2000 lungo la linea costiera regionale. I due siti d’importanza comunitaria (SIC) individuati si trovano lungo la costa settentrionale della Regione Lazio: SIC "Fondali tra il Chiarone e il Fiora" IT6000001 (1.761,9 ha), SIC "Fondali antistanti Punta Murelle" IT6000002 (1.111,99 ha).
Sito web del progetto: http://www.lifeposeidone.eu
- LIFE+ TARTALIFE "Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale".
Negli ultimi anni la conservazione di Caretta caretta, specie prioritaria inserita nella Direttiva Habitat e protetta da numerose Convenzioni internazionali, ha assunto un aspetto strategico per il bacino Mediterraneo, dove la pesca professionale sembra rappresentare la principale minaccia per la sopravvivenza della specie. Il progetto TartaLife, condotto in collaborazione con i pescatori e promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare, si prefigge di ridurre la mortalità della tartaruga marina Caretta caretta indotta dalle attività di pesca attraverso la diffusione di soluzioni tecniche innovative, la formazione dei pescatori e il rafforzamento dei Presidi di recupero/primo soccorso.
Sito web del progetto: http://www.tartalife.eu/it
- LIFE+ SHARKLIFE "Azione urgenti di conservazione dei pesci cartilaginei nei mari italiani".
L’obiettivo principale di Sharklife è quello di contribuire alla conservazione dei pesci cartilaginei, con una particolare attenzione per lo squalo elefante e i trigoni viola. In particolare, attraverso l’attuazione di tutte le azioni previste dal progetto, si intendono raggiungere i seguenti risultati:
- riduzione della cattura del trigone viola (Pteroplatytrygon violacea), dell’80%, attraverso l’uso degli “ami circolari” nella pesca al pesce spada. Il trigone viola è una specie pelagica che vive a grande distanza dalle coste. Anche se non ha un grande valore commerciale la specie viene spesso pescata accidentalmente soprattutto con i palangari. Usando però gli ami circolari, e cioè ami caratterizzati da una curva molto chiusa, difficilmente il trigone rimane allamato, a causa alla posizione ventrale della bocca.
- riduzione del 100% della pesca agli elasmobranchi durante le competizioni nazionali di pesca sportiva, attraverso l’adozione del sistema Tag&Release.
Sito web del progetto: http://www.sharklife.it/
- LIFE+ CARETTA CALABRIA "Azioni di conservazione e ripristino delgi habitat costieri per la tutela della più importante area di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta in Calabria".
Il progetto si propone di attuare una serie di azioni, tra loro integrate, per la conservazione della più importante popolazione di tartaruga marina Caretta caretta nidificante in Italia, quella della costa ionica calabrese affrontando i principali fattori di minaccia presenti tanto nella fase di vita terrestre, quanto in quella marina come le catture accidentali nelle attività di pesca. Per raggiungere quest’ultimo obiettivo, il progetto coinvolgerà la popolazione, avviando una diffusione capillare di buone pratiche finalizzate al rispetto e alla conservazione delle preziose aree di nidificazione di questa emblematica specie della fauna marina.
Sito web del progetto: http://www.tartarugacaretta.it/it
- LIFE+ SERESTO “SEagrass RESTOration “Habitat 1150* (Coastal lagoon) recovery by SEagrass RESTOration. A new strategic approach to meet HD & WFD objectives”.
Il progetto si propone di innescare un processo di ricolonizzazione delle praterie di fanerogame acquatiche nel SIC IT3250031 “Laguna Superiore di Venezia”, soprattutto tramite il trapianto di Zostera marina e Nanozostera noltii in siti di piccole dimensioni diffusi in tutta l’area. Le praterie di fanerogame acquatiche (piante o angiosperme acquatiche) svolgono un ruolo fondamentale per la conservazione degli habitat costieri poiché supportano molteplici comunità biologiche, compresa la fauna aviaria, aumentano la stabilità dei basso fondali.
Sito web: http://www.lifeseresto.eu/lifeseresto/
- LIFE+ VIMINE “Un approccio integrato alla conservazione sostenibile delle barene della Laguna di Venezia”.
Il progetto si propone di definire ed applicare un nuovo tipo di approccio integrato alla gestione del territorio, basato sulla protezione dall’erosione delle barene e paludi più interne della Laguna di Venezia. Questi habitat unici stanno sparendo velocemente a causa di processi naturali ed impatti umani di varia natura (per es. onde generate dai natanti a motore, alterazione dell’idrodinamica lagunare causata dallo scavo di canali, ridotti flussi di sedimenti entranti in laguna). Saranno realizzati piccoli interventi di ingegneria naturalistica, a basso impatto ambientale, un ruolo chiave avranno le fasi di pianificazione, monitoraggio, e manutenzione.
Sito web: http://www.lifevimine.eu/index.php
L’obiettivo del progetto è assistere gli Stati Membri nel conseguire o nel mantenere il Buono Stato Ambientale (“Good Environmental Status”, GES) dell’ambiente marino. Il progetto, finanziato dalla Commissione europea non nell’ambito del Programma LIFE, ha identificato un numero importante di buone pratiche per la rimozione dei rifiuti marini.
Sito web: www.marelitt.eu
Il progetto mira a sensibilizzare la società sui rifiuti che minacciano gli habitat marini. Interessante il data base dove sono presenti 73 buone pratiche. Il progetto è stato cofinanziamento dalla Commissione europea nell’ambito del FP7.
Sito web: www.marlisco.eu
Sabato 23 maggio, rappresentanti dei progetti LIFE GHOST, SERESTO e VIMINE saranno ospiti del Museo di Scienze Naturali di Venezia in occasione della giornata dedicata ai siti di particolare pregio naturalistico della Rete Natura 2000. Presso la galleria dei cetacei sarà attivo un info point dove verranno fornite informazioni e materiali sulle tematiche affrontate dai tre progetti, il cui obiettivo principale è il miglioramento dello stato ecologico degli habitat lagunari e marini.
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