Il finanziamento di Natura 2000

I QUADRI DI AZIONI PRIORITARIE (Prioritised Action Frameworks, PAF)

I quadri di azioni prioritarie (Prioritised Action Frameworks, PAF) trovano la loro base giuridica nell’art.8, par. 1, della Direttiva Habitat che recita testualmente “Gli Stati Membri […] trasmettono alla Commissione le stime del cofinanziamento comunitario che essi ritengono necessario al fine di adempiere gli obblighi di cui all'articolo 6, paragrafo 1”.

Si tratta di documenti strategici per la pianificazione pluriennale dell’attuazione delle Direttive Habitat e Uccelli e della gestione della Rete Natura 2000 in cui vengono individuate le misure prioritarie necessarie per il mantenimento o ripristino dello stato di conservazione favorevole di habitat e specie di interesse comunitario, fornendo una stima del relativo fabbisogno finanziario collegata ai programmi di finanziamento comunitari più adeguati.

L’individuazione delle misure prioritarie, e delle relative esigenze di finanziamento, deve essere coerente con le misure di conservazione sito-specifiche individuate in funzione degli obiettivi di conservazione per la tutela degli habitat e delle specie nei siti della Rete.

Inoltre, nel PAF è previsto che vengano individuate misure supplementari, e il relativo fabbisogno finanziario, con riferimento all’infrastruttura verde, laddove queste misure contribuiscano alla coerenza ecologica della Rete Natura 2000 e all’obiettivo di mantenere o ripristinare lo stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat interessati.

Nell’ambito del processo di definizione della prossima programmazione a livello europeo, con l’obiettivo generale di migliorare la pianificazione finanziaria a favore della natura, si è assistito a un crescente riconoscimento del valore e del ruolo dei PAF che da un lato sono stati oggetto di confronto tra la DG AGRI e la DG ENV nella definizione della nuova Politica Agricola Comune (PAC), dall’altro sono divenuti condizione abilitante per accedere ai fondi della Politica di Coesione.

IL PROCESSO DI PREDISPOSIZIONE E IL SODDISFACIMENTO DEL CRITERIO UNICO DI CONDIZIONALITÀ

In merito al ruolo dei PAF per l’accesso ai fondi della Politica di Coesione, poiché il processo di definizione e approvazione dei PAF non è mai stato formalizzato dalla Commissione europea, il Ministero ha avviato una interlocuzione con la Commissione per ottenere indicazioni univoche, tali da poter considerare soddisfatto il criterio unico e rispondere in modo adeguato, a livello nazionale, alla condizione abilitante.

L’iter concordato si può schematizzare nei seguenti passaggi:

  • predisposizione del documento, secondo il format europeo, da parte delle Regioni/Province Autonome;
  • invio del PAF in bozza alla Commissione, che formula osservazioni. L’istruttoria da parte della Commissione Europea viene effettuata utilizzando una check-list di valutazione che prevede due distinte fasi di verifica: la prima che valuta la rispondenza formale del documento rispetto a quanto previsto dal format; la seconda che valuta la coerenza e l’adeguatezza dei fabbisogni espressi nel PAF in relazione alla descrizione fornita sulla Rete Natura 2000 e sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie
  • revisione da parte delle Regioni/PA del documento in bozza per il recepimento delle osservazioni della Commissione;
  • approvazione in Giunta regionale/provinciale del PAF finale.

È evidente che il processo di formulazione dei PAF, così come è stato definito, dà forza a questo documento, in quanto la solidità dei contenuti è verificata dalla Commissione Europea e l’impegno per l’attuazione e il reperimento di risorse è sostenuto dall’approvazione in Giunta regionale/provinciale.

Il soddisfacimento della condizione abilitante deve essere perseguito a livello nazionale; pertanto, l’iter sopradescritto è stato completato da tutte le Regioni/Province Autonome.

Per favorire il raggiungimento di questo importante obiettivo, la Linea di Intervento 1 del Progetto Mettiamoci in RIGA, finanziato a valere sul PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, in coordinamento con la DG PNM, ha fornito supporto alle Regioni e Province Autonome in tutte le fasi di predisposizione e revisione dei PAF.

In questo contesto la DG PNM, riconoscendo il valore aggiunto che l'attività della Linea L1 stava svolgendo, ha promosso la redazione di un Documento Tecnico (rilasciato ad aprile 2021), per fornire indicazioni operative alla corretta compilazione dei PAF a beneficio delle numerose Regioni/PA al tempo ancora impegnate in questa attività.

 

   Regione/Provincia autonoma

Data approvazione  PAF

Atto di approvazione PAF

   Abruzzo

09/07/2021

DGR n. 437 del 9/07/2021

   Basilicata

02/02/2022

DGR n. 202200057 del 2/02/2022

   PA Bolzano

21/01/2020

DGP n. 40 del 21/01/2020

   Calabria

15/05/2020

DGR n. 72 del 15/05/2020

   Campania

28/12/2021

DGR n. 615 del 28/12/2021

   Emilia Romagna

29/11/2021

DGR n. 2021 del 29/11/2021

   Friuli Venezia Giulia

26/11/2021

DGR n. 1836 del 26/11/2021

   Lazio

23/11/2021

DGR n. 795 del 23/11/2021

   Liguria

15/12/2021

DGR n. 569 del 10/07/2020

        Decr. Dir. 7712.2021 del 15/12/2021

   Lombardia

12/07/2021

DGR n. 5028 del 12/07/2021

   Marche

15/11/2021

DGR n. 1361 del 15/11/2021

   Molise

23/09/2021

DGR n. 318 del 23/09/2021
(pg1420)

   Piemonte

18/12/2020

DGR n. 4-2559 del 18/12/2020

   Puglia

22/11/2021

DGR n. 1887 del 22/11/2021

   Sardegna

28/12/2021

DGR n. 50/21 del 28/12/2021
 PAF

   Sicilia

11/12/2021

DGR n. 533 del 11/12/2021

   PA Trento

02/08/2021

DGP n. 2137 del 10/12/2021

   Toscana

10/12/2021

DGR n. 826 del 2/08/2021

   Umbria

16/03/2022

DGR n. 1211 del 1/12/2021
    Det. Dir. 2701 del 16/03/2022

   Valle d'Aosta

30/12/2021

DGR n. 1717 del 30/12/2021

   Veneto

26/01/2021

DGR n. 82 del 26/01/2021

 

Regione

Costi di esercizio annualizzati

Costi una tantum annualizzati

Tot annualizzato

TOTALE

Abruzzo

6.450.000,00

3.070.500,00

9.520.500,00

66.643.500,00

Basilicata

9.434.286,00

17.314.859,00

26.749.145,00

187.244.015,00

Bolzano

7.619.514,00

1.870.350,00

9.489.864,00

66.429.048,00

Calabria

5.235.714,00

8.003.517,40

13.239.231,40

92.674.619,80

Campania

43.846.071,43

93.427.224,57

137.273.296,00

960.913.072,00

Emilia Romagna

8.270.876,00

14.429.178,00

22.700.054,00

158.900.378,00

Friuli-Venezia Giulia

3.710.000,00

583.578,00

4.293.578,00

30.055.046,00

Lazio

6.515.471,00

5.699.122,00

12.214.593,00

85.502.151,00

Liguria

4.176.781,56

5.849.254,04

10.026.035,60

70.182.249,20

Lombardia

12.275.500,00

13.647.400,00

25.922.900,00

181.460.300,00

Marche

5.762.500,00

7.467.799,00

13.230.299,00

92.612.093,00

Molise

3.773.571,43

2.225.857,14

5.999.428,57

41.995.999,99

Piemonte

6.059.637,00

3.778.936,00

9.838.573,00

68.870.011,00

Puglia

14.231.950,00

12.291.674,00

26.523.624,00

185.665.368,00

Sardegna

38.134.914,00

12.295.277,00

50.430.191,00

353.011.337,00

Sicilia

15.793.251,00

20.071.237,00

35.864.488,00

251.051.416,00

Toscana

29.541.410,00

16.066.361,00

45.607.771,00

319.254.397,00

Trento

3.218.444,00

2.073.319,00

5.291.763,00

37.042.341,00

Umbria

894.000,00

2.602.550,00

3.496.550,00

24.475.850,00

Valle d'Aosta

996.508,00

488.142,00

1.484.650,00

10.392.550,00

Veneto

10.499.930,00

12.077.592,00

22.577.522,00

158.042.654,00

TOTALE

236.440.329,42

255.333.727,15

491.774.056,57

3.442.418.395,99

 

 

 

 


Ultimo aggiornamento 04.05.2023