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L’ Accordo |
Il Green Climate Fund (GCF) è stato istituito nel 2010, durante la 16° sessione della Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC), come entità del meccanismo finanziario della Convenzione.
In questo contesto, il GCF rappresenta il principale fondo multilaterale di “finanza per il clima” per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico.
L’obiettivo che si pone è sostenere gli sforzi dei Paesi in Via di Sviluppo nel rispondere alla sfida del surriscaldamento globale, limitando le emissioni di gas serra o favorendo politiche di adattamento.
In particolare, nel quadro del meccanismo finanziario UNFCCC, il GCF svolge un innovativo ruolo chiave per l’utilizzo degli investimenti pubblici e per stimolare la mobilizzazione di risorse, anche del settore privato, verso investimenti in uno sviluppo a basse emissioni di carbonio e resiliente al cambiamento climatico.
Dal 2015, il GCF è stato rifinanziato su base periodica dai Paesi donatori, tra cui l’Italia, in particolare:
- Periodo di finanziamento iniziale 2015-2019 (Initial Resource Mobilization): 9,3 miliardi di Dollari USA da 49 donatori tra Paesi e enti sub-nazionali. L’Italia ha contribuito con 250 milioni di Euro.
- Primo periodo di rifinanziamento 2020-2023 (GCF-1): 9,9 miliardi di Dollari USA da 31 donatori. L’Italia contribuisce con 300 milioni di Euro
- Secondo periodo di rifinanziamento 2024-2027 (GCF-2): 12,8 miliardi di Dollari USA da 31 donatori. L’Italia, attraverso l’intervento del Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni durante la COP28 di Dubai a dicembre 2023, ha annunciato l’intenzione di continuare a contribuire al GCF-2 per un ammontare di 300 milioni di Euro.
Obiettivi e risultati |
Il GCF ha l’obiettivo di supportare i Paesi in Via di Sviluppo nel realizzare progetti o programmi strategici per l’attuazione dei loro piani e strategie climatiche nazionali previsti dall’Accordo di Parigi, ed in particolare identificati nei rispettivi Nationally Determined Contributions (NDCs), nei National Adaptation Plans (NAPs), nei Nationally Appropriate Mitigation Actions (NAMAs) e National Adaptation Plans of Action (NAPAs). A tal fine, il GCF può finanziare i costi totali o incrementali concordati per tali attività di mitigazione e adattamento, e per favorire il trasferimento tecnologico, il rafforzamento delle capacità e la preparazione dei report nazionali da parte dei Paesi in Via di Sviluppo.
Il GCF finanzia progetti in due finestre finanziarie (funding windows) rispettivamente per attività di a) mitigazione e b) adattamento, incoraggiando progetti c.d. “cross-cutting”. Per ognuna delle finestre tematiche, sono presenti le seguenti quattro specifiche aree di risultato (results areas) tematiche.
- Mitigazione: a) generazione e accesso all’energia; b) trasporti; c) foreste e uso del suolo; d) edifici, città, industrie e strumentazioni.
- Adattamento: a) salute, sicurezza idrica e alimentare; b) condizioni di vita della popolazione e delle comunità; c) infrastrutture e ambiente costruito; d) ecosistemi e servizi ecosistemici.
Le risorse del GCF sono erogate attraverso diversi strumenti finanziari, a dono (grants) o tramite strumenti concessionali anche misti (ad es., prestiti agevolati, private equities, garanzie). Inoltre, il GCF promuove co-finanziamenti pubblici e privati aggiuntivi nell’ambito delle attività da esso promosse.
Le attività progettuali e le politiche operative sono gestite dal Board del GCF, composto di 24 membri: 12 membri provenienti dai Paesi sviluppati (tra cui l’Italia), 12 membri provenienti dai vari gruppi regionali dei Paesi in via di Sviluppo.
Il Segretariato del GCF, la cui sede è a Songdo (Corea del Sud), soprassiede alle attività di gestione tecnica e al monitoraggio operativo delle policy, dei programmi, dei progetti, nonché del rispetto delle regole di salvaguardia ambientale, sociale e finanziaria e dei rischi gestionali.
Scrivendo a info@gcfund.org possono essere richieste maggiori informazioni generali allo staff del Segretariato del GCF.
Ad oggi, il valore totale del portafoglio progettuale del GCF ammonta a livello complessivo a 297 progetti approvati in 133 Paesi in via di Sviluppo, per un totale di 16,6 miliardi di dollari USA di risorse del GCF e un totale di 62,7 miliardi di dollari USA, considerate anche le risorse mobilizzate in termini di co-finanziamento. L’impatto atteso del portafoglio progettuale del GCF è stimato in 3,1 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 equivalente ridotte e/o evitate in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici e in circa 1,3 miliardi di persone tra beneficiari diretti ed indiretti delle misure di miglioramento della resilienza ai cambiamenti climatici come conseguenza degli interventi di adattamento finanziati.
Qui maggiori informazioni sui progetti GCF e l’evoluzione del suo portafoglio progettuale.
Il Governing Instrument del Green Climate Fund (GCF) stabilisce che l’accesso alle risorse del Fondo debba avvenire attraverso enti nazionali, regionali ed internazionali (Accredited Entities – AEs) accreditati dal Board. Le Accredited Entities, di natura sia pubblica che privata, possono quindi essere considerate come un’entità legale accreditata presso il Fondo con decisione del Board, dopo una verifica da parte del Segretariato delle sue capacità istituzionali rispetto alle salvaguardie ambientali, sociali e finanziarie previste dalle policy del GCF, che assicurano la sua capacità di inoltrare proposte di finanziamento in relazione a specifici progetti da finanziare attraverso il Fondo.
Le Accredited Entities hanno quindi il ruolo di gestire il ciclo progettuale dalla preparazione alla conclusione, e possono svolgere queste attività anche attraverso ulteriori specifici Enti esecutori (Executing Entities - EEs) definiti a livello delle singole proposte progettuali.
Ad oggi, il partenariato globale del GCF è composto da circa 140 Accredited Entities (lista di tutte le AE).
Per l’Italia, Cassa Depositi e Prestiti S.p.A è accreditata al GCF.
Opportunità per le imprese |
Esistono due modalità di accesso ai finanziamenti, a seconda delle due seguenti categorie di Accredited Entities:
• accesso diretto: i Paesi destinatari dei fondi possono nominare enti attuatori nazionali, regionali e subnazionali per l’accreditamento, al fine di ricevere finanziamenti. Gli enti devono essere nominati dall’Autorità nazionale designata dal Paese (NDA) o dal Focal Point.
• accesso internazionale: i Paesi destinatari possono accedere al Fondo anche attraverso enti internazionali accreditati, ivi incluso le agenzie delle Nazioni Unite, le Banche di sviluppo multilaterale, le istituzioni finanziarie internazionali e le istituzioni regionali.
Inoltre, il Segretariato GCF mantiene uno specifico portale con un aggiornamento degli appalti e delle procedure di acquisto di tutti i beni e servizi necessari alle sue operazioni, che prevedono specifiche procedure a seconda delle specifiche caratteristiche del valore e della tipologia dei beni e servizi richiesti. Da agosto 2024 è possibile registrarsi al portale dei fornitori del GCF.
Aggiornamenti 20/02/2025 GCF approva 686 milioni di dollari per l’azione sul clima |