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End of waste

L’End of Waste, in italiano cessazione della qualifica di rifiuto, è il processo attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale, per mezzo di procedure di recupero, ed acquisisce invece lo status di prodotto.

La nozione di end of waste nasce a livello comunitario con la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE). In particolare, l’art. 6 afferma che “un rifiuto cessa di essere tale quando è sottoposto ad un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio, e soddisfino criteri specifici da elaborare conformemente alle seguenti condizioni:

a) la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzata/o per scopi specifici;

b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;

c) la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; 

d) l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.”

Tale definizione è ripresa nell’ordinamento italiano nell’articolo 184-ter, comma 1, D.lgs. n. 152/2006.

Ai sensi del comma 2 dell’articolo 184-ter, i criteri specifici sono adottati in conformità a quanto stabilito dalla disciplina comunitaria ovvero, in mancanza di criteri comunitari, caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto attraverso decreti del Ministro della Transizione Ecologica.
 

Normativa comunitaria:

Normativa nazionale:

 

Ultimo aggiornamento 29.11.2022