Il clima sta cambiando: non lasciamo indietro i più vulnerabili
Il cambiamento climatico non colpirà tutte le persone allo stesso modo e alcuni gruppi rischiano di pagare un prezzo più alto. Se ne è parlato venerdì 23 ottobre 2020, alle ore 14.30 (ora italiana), quinta tappa di avvicinamento agli incontri che a Milano, tra un anno, serviranno a preparare la COP 26, la conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Le donne, ad esempio, rappresentano circa i due terzi dei poveri nel mondo e circa il settanta per cento degli agricoltori del mondo, il che significa che dovranno farsi carico della maggior parte di questa immensa sfida (IPCC 2015, "Rapporto speciale sui cambiamenti climatici e sulla terra"). Nonostante siano spesso le prime ad adottare molte nuove tecniche agricole, ad intervenire nelle fasi di crisi, ad essere imprenditrici nell’energia verde e responsabili delle decisioni domestiche, le donne e le ragazze sopportano già il peso degli shock ambientali, economici e sociali. Però il loro contributo viene troppo spesso trascurato e le loro esigenze dimenticate. Costruire un futuro sostenibile comporterà l'emancipazione delle donne e delle ragazze, come sancito dall’Obiettivo 5 per lo sviluppo sostenibile (“Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”).
Anche i lavoratori agricoli, compresi i giovani e le donne, sono estremamente vulnerabili ai cambiamenti climatici. L'aumento delle temperature sta provocando gravi siccità e ondate di calore, scarsità d'acqua e gravi danni al suolo, con maggiori rischi di desertificazione in molte aree del mondo. La pandemia COVID-19, insieme ai cambiamenti climatici e ai modelli di sviluppo "business as usual", ha esacerbato la pressione cui devono far fronte i più vulnerabili, con particolare riguardo all'accesso e alla sicurezza alimentare. Secondo la FAO, in Etiopia, Kenya e Somalia quasi 12 milioni di persone si trovavano già in circostanze terribili a causa di estese siccità gravi e raccolti falliti consecutivi quando orde di locuste del deserto discendevano sui loro raccolti e pascoli tra la fine di dicembre 2019 e l'inizio di gennaio 2020. Nessun continente è immune.
Assicurare anche l'accesso al cibo e la sicurezza alimentare significa contribuire a una trasformazione generale. Tuttavia, le condizioni per raggiungere questi obiettivi dipendono dalla capacità dei governi di mettere in campo programmi educativi inclusivi, equi e di alta qualità che promuovano opportunità di apprendimento permanente per tutti, come stabilito dall’Obiettivo 4 per lo sviluppo sostenibile (“Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”).
Il webinar ha visto la partecipazione del vice segretario generale delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed. Tre i giovani speaker intervenuti: Fatou Jeng (Gambia), fondatrice di Clean Earth Gambia, una ONG che cerca di creare consapevolezza sull'ambiente e sostiene le donne agricoltrici; Sophia Kianni (Stati Uniti), membro del Comitato dei giovani sul cambiamento climatico, costituito dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, e fondatrice di una ONG con oltre 5.000 volontari che traduce informazioni sul clima in più di 100 lingue e Louise Mabulo (Filippine), fondatrice del Progetto Cacao, un'impresa sociale che ha aiutato più di 200 agricoltori a piantare 80.000 alberi.
Tramite un messaggio video, Emanuela C. Del Re, viceministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, ha messo al corrente sulle più recenti iniziative della cooperazione italiana sui temi della vulnerabilità.
La discussione è stata moderata da Salina Abraham, presidente uscente dell’International Forestry Students' Association, e Ahmed Badr, scrittore, artista multimediale, imprenditore sociale, Fondatore di Narratio ed ex rifugiato iracheno.
Per chi ha tra i 15 e i 29 anni è possibile partecipare al concorso “Disegna il clima” presentando la propria sintesi dei messaggi principali di uno degli episodi. Tutte le informazioni sono disponibili qui: https://www.reachnotpreach.com/sumitup e qui: /notizie/disegna-il-clima-con-la- tua-creativita-partecipi-all-incontro-mondiale-dei-giovani-milano
23 ottobre 2020 |
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Orario: 14:30 CEST - 8:30 am EDT |
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Tipologia: aperto a tutti |
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Format: dibattito, disponibile la traduzione in italiano |
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Descrizione Il webinar è stato incentrato sul ruolo dei più vulnerabili nella lotta al cambiamento climatico, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e alle giovani ragazze che vivono in ambienti fragili, così come alle persone che lavorano nel settore agricolo e a come i governi potrebbero migliorare ulteriormente la loro partecipazione ai processi decisionali a livello nazionale e internazionale, comprese le misure per facilitare l'accesso all'istruzione, migliorandone al tempo stesso la qualità. All’evento hanno partecipato il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed, ed è stato trasmesso il video messaggio della Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Emanuela C. Del Re. La sessione ha trattato i modi in cui i governi, l'ONU e la comunità internazionale potrebbero: • migliorare l'inclusione dei più vulnerabili nei processi politici e decisionali dei loro paesi, con particolare attenzione ai giovani • migliorare il coinvolgimento delle comunità vulnerabili e promuovere proposte concrete da prendere in considerazione nei negoziati sul clima • rafforzare l'educazione, la formazione e la consapevolezza sul clima per costruire comunità più sostenibili e resistenti. Ai giovani speaker è stato chiesto di fornire i loro contributi sui temi sopra indicati e: • condividere la propria esperienza nel guidare l'azione e la consapevolezza dei giovani sulla sicurezza alimentare e sul cambiamento climatico • fornire le loro opinioni su come raggiungere l'uguaglianza di genere attraverso l'azione per il clima e l'educazione di qualità, condividendo • fornire testimonianze reali di come il cambiamento climatico aggravi ulteriormente la situazione dei più vulnerabili che vivono in ambienti fragili; • affrontare il tema di come promuovere l'educazione al cambiamento climatico e l'empowerment dei giovani.
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Documenti: Concept note |
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SPEAKERS |
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Moderatori |
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Salina Abraham |
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Speaker di Alto Livello |
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Messaggi video |
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![]() Ha descritto come la sicurezza alimentare, la tutela di genere e l'educazione, possano essere considerati i principali motori del processo di emancipazione delle categorie più vulnerabili. |
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Giovani speaker |
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![]() Fondatrice di Clean Earth Gambia, ONG che cerca di creare consapevolezza sull'ambiente e sostiene le donne agricoltrici. Ha formato oltre 500 bambini in età scolare sul cambiamento climatico perché l'educazione ambientale non è inclusa nel programma educativo del Gambia. |
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![]() Diciottenne attivista per il clima e l'ambiente, membro del Comitato dei giovani sul cambiamento climatico del Segretario Generale delle Nazioni Unite, è la fondatrice e direttrice esecutiva di Climate Cardinals, ONG con oltre 5.000 volontari che traduce informazioni sul clima in più di 100 lingue. |
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![]() Imprenditrice, premiata chef e agricoltrice, è la fondatrice di The Cacao Project, un'impresa sociale che ha aiutato più di 200 agricoltori a piantare 80.000 alberi, e Giovane Campionessa della Terra nell'ambito del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente. |