
a cura di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica
La transizione ecologica deve essere giusta e sostenibile: bisogna transire sia dal punto di vista climatico che sociale , mantenendo il giusto ritmo per evitare di dover scegliere una delle due opzioni. Il nostro impegno per il futuro si fonda su tre pilastri. Il primo è costituito dalla decarbonizzazione dell'energia primaria, spingendo tantissimo sulle rinnovabili, sull'elettrificazione dei trasporti e dei settori industriali hard to abate. Dovremo anche investire in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per attuare una strategia energetica di lungo periodo su batterie, accumulatori, fusione nucleare, nuove tecnologie rinnovabili. Il secondo pilastro riguarda la circolarità, il riutilizzo e la trasformazione dei rifiuti, il recupero delle materie prime, l'efficientamento energetico e il risparmio energetico. Il terzo pilastro, riguarda il recupero dello stato di salute ottimale del nostro ecosistema: disinquinamento dei mari e dei bacini d'acqua, riforestazione, qualità dell'aria, cura dei fiumi.
Questo comprende una strategia mirata alla riduzione delle perdite di acqua e all'ottimizzazione del suo consumo (per esempio in agricoltura), Si dovrà continuare a investire sull'innovazione, dalla chimica di trasformazione alle nuove metodologie di carbon capture che ci consentiranno di arrivare a zero emissioni nette nel 2050. Questi obiettivi dovranno essere accompagnati da uno sforzo educativo e culturale globale, per creare cultura e consapevolezza sulle nostre azioni e le loro conseguenze. Buon lavoro.
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