Accordo per la riqualificazione siglato alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini
Alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini e dell’amministratore delegato Eni Paolo Scaroni, è stato firmato oggi pomeriggio nella prefettura di Venezia l’accordo per la cessione delle aree di Eni/Syndial alla Regione Veneto e al Comune di Venezia per lo sviluppo di nuovi progetti di reindustrializzazione.
L’accordo contribuirà al Piano di reindustrializzazione di Porto Marghera-Venezia, anche in relazione a quanto previsto dall’“Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera e aree limitrofe”, firmato il 16 aprile dai ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, dal magistrato alle acque di Venezia, Regione Veneto, Provincia, Comune e Autorità portuale di Venezia.
Attualmente, in Italia sono presenti 57 aree da disinquinare. Il polo industriale di Marghera è uno dei cosiddetti Sin (sito di interesse nazionale) da risanare. Nel nostro Paese i Sin sono 57.
Complessivamente, ammonta a 2,2 miliardi di euro l’importo stanziato dal ministero dell’Ambiente dal 2001 a oggi e tra i progetti più significativi per la reindustrializzazione, interessanti soprattutto per il taglio ambientale, figurano:
- Ecodistretto del riciclo-Veritas: una serie di impianti di selezione e riciclo dei materiali. Progetto finanziato con un contributo del ministero dell'Ambiente, come previsto nell'accordo del 16 aprile
- Oleificio medio Piave: biocombustibili
- Mossi & Ghisolfi: polo di produzione di biocarburanti di seconda generazione, con possibilità di estenderlo alla raffinazione di materie prime per la produzione di bioplastiche
- Grandi molini italiani: progetto Triera power per una centrale a biomasse d'appoggio allo stabilimento di lavorazione dei cereali presente a Marghera da 86 anni
- Syndial Eni: progetti di bonifica
(Fotografia di Daniele Resini per gentile concessione dell'Ente della Zona Industriale di Porto Marghera)