Regione Lazio e Ministero dell'Ambiente firmano accordo per miglioramento qualità dell'aria a Roma, comuni limitrofi e Valle del Sacco

Migliorare la qualità dell’aria e contrastare l’inquinamento atmosferico nella zona della Valle del Sacco, a Roma e nell’agglomerato di Roma: questo il principale obiettivo dell’accordo sottoscritto questa mattina a Roma, presso la sede del Ministero dell’Ambiente, dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa. Partecipa alla firma dell’atto l’assessore regionale all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, Enrica Onorati.

Limitazioni della circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti (già a partire dal 1 gennaio 2019), promozione di nuove infrastrutture per i veicoli elettrici e per la mobilità ciclo-pedonale, obbligo all’installazione di generatori di calore alimentati a biomassa con ridotte emissioni di inquinanti, favorire l’uso di carburanti alternativi, sollecitare l’utilizzo di vernici che assorbono il PM10 in fase di ristrutturazione degli immobili e di costruzioni di nuovi. Queste alcune delle azioni previste dall’accordo che individua un largo ventaglio di interventi da aggiungere a quelli già previsti dalle norme e dal piano della qualità dell’aria vigenti. L’accordo prevede un investimento complessivo da parte del Ministero dell’Ambiente di 4 milioni di euro e il contestuale impegno a reperire ulteriori risorse per l’attuazione del protocollo.

Nello specifico la Regione Lazio si impegna a:

  • prevedere, nel piano di qualità dell’aria o nei relativi provvedimenti attuativi, limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti progressive nel corso degli anni
  • nelle zone individuate, promuovere, mediante la concessione di appositi contributi, la sostituzione di una o più tipologie di veicoli oggetto dei provvedimenti;
  • promuovere a livello regionale, in collaborazione con le amministrazioni comunali, la realizzazione di infrastrutture di carburanti alternativi e disciplinare il traffico veicolare in modo da favorire la circolazione e la sosta nelle aree urbane di veicoli alimentati con carburanti alternativi;
  • promuovere a livello regionale, in collaborazione con le amministrazioni comunali, la realizzazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, all’interno e all’esterno dalle stazioni di rifornimento carburanti;
  • promuovere la realizzazione nelle aree urbane di infrastrutture per la mobilità ciclo-pedonale;
  • concorrere alla definizione di una regolamentazione omogenea dell'accesso alle aree a traffico limitato, delle limitazioni temporanee della circolazione e della sosta per tutti i veicoli alimentati a carburanti alternativi;
  • promuovere l’inserimento, nelle concessioni relative al servizio di car sharing, rilasciate dal 2020, di prescrizioni volte a prevedere l’utilizzo di auto alimentate con carburanti alternativi nella prestazione del servizio;
  • prevedere, nel piano di qualità dell’aria, una serie di divieti, relativi a generatori di calore alimentati a biomassa;
  • prevedere, nel piano di qualità dell’aria, l’obbligo di utilizzare, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, pellet certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2;
  • adottare provvedimenti di divieto della combustione all’aperto del materiale vegetale;
  • prevedere nel piano di qualità dell’aria il ricorso ad impieghi delle fonti rinnovabili diversi dalla combustione delle biomasse, per assicurare il raggiungimento dei valori previsti dalla legge nelle zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 e/o il valore obiettivo del benzo(a)pirene;
  • applicare modalità comuni di contrasto delle situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti atmosferici, come il PM10;
  • realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione;
  • affidare all’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (Arpa Lazio) il compito di realizzare gli strumenti tecnici per l’individuazione delle situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti atmosferici;
  • favorire l’ampliamento delle zone del territorio regionale raggiunte da metanizzazione per il riscaldamento domestico;
  • promuovere l’utilizzo di vernici che assorbono il PM10 in fase di ristrutturazione degli immobili e di costruzioni di nuovi;
  • promuovere l’adozione di forme di incentivazione all’uso del trasporto pubblico locale (biglietti e abbonamenti agevolati, abbonamenti agevolati per l’utilizzo di parcheggi di scambio…);
  • promuovere, in accordo con i Comuni delle Zone Valle del Sacco e Agglomerato di Roma, modalità per l’informazione e la facilitazione dell’accesso dei cittadini ai benefici previsti nel presente accordo o ad altre agevolazioni (benefici fiscali, Conto Termico 2.0 etc.) per la sostituzione di camini e stufe tradizionali a biomassa con sistemi ad alta efficienza, la riqualificazione energetica degli edifici ed iniziative simili.
     

Il Ministero dell’Ambiente si impegna a:

  • contribuire con risorse sino a 4 milioni di euro per l’attuazione del protocollo relativamente alla limitazione della circolazione, all’implementazione della diffusione di carburanti alternativi, mobilità sostenibile, zone Ztl, car sharing, e altri impegni collegati;
  • promuovere le opportune iniziative, anche di carattere legislativo, per accelerare, nel breve periodo, la progressiva diffusione di veicoli a basse e/o nulle emissioni in luogo di veicoli diesel, e nel medio la riduzione del numero di veicoli circolanti nelle aree urbane incentivando sistemi di mobilità alternativa;
  • attivare le opportune procedure di concerto con il Ministero dell’Economia per reperire le risorse necessarie a finanziare la sostituzione dei veicoli oggetto dei divieti da applicare entro il 1° gennaio 2019;
  • promuovere presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una proposta per l’aggiornamento delle tasse automobilistiche, utilizzando il criterio del bonus-malus, e una proposta di modifica del decreto legislativo 285/1992, finalizzata a includere gli aspetti relativi alla tutela dell’ambiente nelle procedure di determinazione dei limiti di velocità;
  • promuovere presso il Ministero dello sviluppo economico una procedura di aggiornamento del decreto 16/2016 in materia di “conto termico”.

 

Ai 4 milioni messi a disposizione dal Ministero, la Regione Lazio aggiunge ulteriore 6 milioni, di cui 2 immediatamente utilizzabili per interventi da parte dei Comuni.

Al fine di monitorare l’attuazione del presente accordo viene istituito presso il Ministero un tavolo di coordinamento composto dai rappresentanti della Regione Lazio del Ministero e dai rappresentanti dei Comuni interessati (per la Valle del Sacco: Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Aquino, Arce, Arnara, Arpino, Ausonia, Boville Ernica, Broccostella, Casalvieri, Cassino, Castelliri, Castelnuovo Parano, Castro dei Volsci, Castrocielo, Ceccano, Ceprano, Cervaro, Colfelice, Coreno Ausonio, Esperia, Falvaterra, Ferentino, Fontana Liri, Frontechiari, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Pastena, Patrica, Pico, Piedimonte San Germano, Piglio, Pignataro Interamna, Pofi, Pontecorvo, Posta Fibreno, Ripi, Rocca D’Arce, Roccasecca, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Apollinare, Santopadre, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Vallemaio, Veroli, Vicalvi, Villa Santa Lucia, Villa Santo Stefano; per Roma e comuni limitrofi: Roma, Albano Laziale, Anguillara Sabazia, Ariccia, Campagnano di Roma, Capena, Carpineto Romano, Castelnuovo di Porto, Castel Gandolfo, Cave, Ciampino, Colleferro, Colonna, Fiano Romano, Fonte Nuova, Formello, Frascati, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Gorga, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Marino, Labico, Mentana, Montelanico, Monterotondo, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Morlupo, Olevano Romano, Palestrina, Riano, Rocca di Papa, Rocca Priora, Sacrofano, San Cesareo, Sant’Angelo Romano, Segni, Tivoli, Valmontone, Zagarolo)

Il Tavolo deve riunirsi almeno una volta ogni 6 mesi o su richiesta delle Parti.

 


Ultimo aggiornamento 27.11.2018