Oggi, dinanzi alle vittime dell’ennesima tragedia dal maltempo e dal dissesto del territorio, appare davvero sgradevole il tentativo di innescare polemiche politiche, peraltro già viste. Il rispetto per il dolore delle persone che hanno perso i propri cari, la preoccupazione per la devastazione nello Spezzino e nella Lunigiana ci impongono in primo luogo di pensare ai soccorsi alle popolazioni ed al ripristino dei collegamenti e dell’erogazione di servizi essenziali come acqua potabile, luce, gas. Ciò che è accaduto è l’ennesima, e temiamo non ultima, conseguenza di una condizione di dissesto del territorio che da decenni causa sciagure e lutti nel nostro paese e che per tanti anni non è stata affrontata come la sua evidente gravità richiedeva. In queste vicende c’è sempre un margine di imponderabile e l’intensità delle precipitazioni nelle zone colpite rappresenta un evento eccezionale. Esistono comunque situazioni note di pericolo, mappe del rischio chiare, priorità individuate. Su queste realtà si deve intervenire come previsto dal piano straordinario per il dissesto idrogeologico, finalmente varato, ormai quasi 2 anni fa, definito attraverso accordi di programma con tutte le regioni, e che va realizzato attraverso risorse immediatamente spendibili. E’ una esigenza ed una emergenza per il paese. L’abbiamo resa una priorità operativa che deve essere attuata con la massima celerità possibile e con i fondi programmati, che peraltro realizzeranno solo un primo step di interventi. Saranno necessari altre ingenti risorse ed altri massicci interventi. Ma questo non dovrebbe essere oggetto di accuse politiche, bensì di comune impegno civile.
Prestigiacomo: “No a sgradevoli polemiche sulla tragedia. Attuare subito il piano anti-dissesto idrogeologico”
Ultimo aggiornamento 02.08.2013