L’accordo sulla riqualificazione ambientale e reindustrializzazione del cosiddetto “Sin” (Sito di interesse nazionale) di Trieste, l’accordo volontario con Autovie venete sul calcolo dell’impronta ambientale per la mitigazione dell’impatto sul clima delle infrastrutture autostradali, la prima conferenza sulla salute della città di Trieste sono al centro della visita del ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel capoluogo friulano.
Venerdì 25 maggio alle ore 19 in Prefettura, il ministro ha firmato l’accordo di programma per gli “interventi di riqualificazione ambientale funzionali alla reindustrializzazione e infrastrutturazione delle aree comprese nel Sito di interesse nazionale di Trieste”. A sottoscriverlo la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia e il Comune di Trieste, il Comune di Muggia, l’Autorità portuale di Trieste e l’Ente per la zona industriale di Trieste. Obiettivo dell’accordo lo sviluppo sostenibile del tessuto produttivo della zona interessata e l’infrastrutturazione dell’area portuale di Trieste.
Tra gli interventi previsti:
· il completamento della caratterizzazione delle aree a terra e dell’area a mare;
· la messa in sicurezza e bonifica delle acque sotterranee, sulla base degli obiettivi di bonifica stabiliti dal Piano regionale di tutela delle acque;
· la messa in sicurezza e bonifica dei suoli, sulla base degli obiettivi di bonifica “individuati con l’analisi di rischio”, come si legge nel testo dell’accordo;
· la messa in sicurezza e bonifica dei sedimenti delle aree marino-costiere e delle acque superficiali.
Alla firma dell’accordo seguirà una conferenza stampa.
Sabato 26 alle ore 12.30 al Savoia Excelsior Palace Hotel il ministro Clini ha firmato con il presidente di Autovie venete Emilio Terpin l’accordo volontario per la promozione di progetti comuni finalizzati all’analisi e mitigazione dell’impatto sul clima delle infrastrutture autostradali gestite dalla società. E' intervenuto anche il direttore generale di Autovie venete Enrico Razzini.
L’accordo si inserisce nell’ampio progetto del ministero dell’Ambiente di diffusione nei processi produttivi di tecnologie e buone pratiche a basse emissioni di carbonio attraverso una serie di accordi volontari con il mondo imprenditoriale sul carbon footprint, ovvero il calcolo dell’impronta ambientale, che molte imprese hanno adottato come label di identificazione del proprio impegno per la protezione dell’ambiente, e del clima in particolare. Un progetto cui hanno aderito molte grandi aziende italiane, da Autostrade a Coop a San Benedetto, da Illy a Pirelli a Benetton, da Tasca d’Almerita a Gancia a Mastroberardino, per ricordarne soltanto alcune.
Sempre sabato il ministro Clini ha prtecipato alla conferenza “Come sta Trieste? – Ambiente, abitudini di vita, prevenzione. Realtà e prospettive”, che si è svolta al teatro Verdi. Sonointervenuti anche il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il presidente della Regione Renzo Tondo.
In seguito si è svolta una sessione dedicata a “Salute e ambiente” e un’altra, nel primo pomeriggio, incentrata su “Salute e abitudini di vita”.