Energia: il ministro Pichetto alla Camera, rigassificatori Piombino e Ravenna necessari in breve tempo

“Per garantire la sicurezza energetica al Paese in questa delicata fase storica, i rigassificatori di Piombino e di Ravenna sono necessari. Ed è importante che siano realizzati nel più breve tempo possibile. Per Piombino, c’è l’impegno mio e del governo per un uso temporaneo, non oltre i tre anni”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive alla Camera nel seguito dell’audizione sulle linee programmatiche del Dicastero, in cui ha risposto ad alcuni quesiti dei parlamentari. “Allo stesso tempo – ha spiegato il Ministro - è giusto che lo Stato si faccia carico delle esigenze delle comunità che garantiscono un servizio così importante alla Nazione. Sono in corso interlocuzioni con i soggetti interessati alla riqualificazione ambientale delle aree. Si tratta di realizzare opere di riqualificazione importanti, che auspico possano essere ultimate in tempi rapidi”.

Nel corso della sua esposizione, il Ministro ha toccato altri temi centrali nell’attività del Dicastero.

RINNOVABILI

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede uno stanziamento di oltre 23 miliardi per contribuire agli obiettivi strategici di decarbonizzazione attraverso il potenziamento delle infrastrutture di rete, la promozione della produzione e dell’utilizzo dell’idrogeno e, non ultimo, l’aumento della quota di produzione di energia da fonti rinnovabili”. Attualmente – ha aggiunto il Ministro – due terzi dell’energia è prodotta con i fossili e un terzo con le rinnovabili, di cui la metà idroelettrico. Al 2030 l’obiettivo è ribaltare la clessidra: con due terzi di rinnovabili e la restante parte con le fonti fossili, che non siano più carbone e petrolio ma il gas”.

COMUNITA’ ENERGETICHE

Sugli incentivi previsti dal PNRR per la diffusione delle comunità energetiche nei comuni con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti sono in corso interlocuzioni con la Commissione Europea in ordine alla modalità di impiego delle risorse: manca ancora il riscontro formale, ma c’è l’assenso a trasformare il prestito in sovvenzione. Questo ci permette di risolvere una serie di nodi che emergevano sulle Comunità energetiche rinnovabili, perché c’era la volontarietà dei soggetti con difficoltà di ordine giuridico e burocratico”. “Nell’implementazione di questa e altre misure del PNRR è emersa l’esigenza rafforzare la capacità attuativa degli enti territoriali, anche tramite un supporto specialistico dedicato, per evitare che l’elevata frammentazione e diversità dei soggetti attuatori possa costituire un ostacolo nella concretizzazione dei progetti”.

“Lo scorso 12 dicembre si è chiusa inoltre la consultazione sullo schema di decreto di incentivazione delle Comunità Energetiche. Sono pervenute osservazioni da 257 portatori di interesse, quali regioni, provincie autonome, comuni, associazioni di imprese, comunità energetiche già operative, aziende energetiche e associazioni ambientaliste, oltre che da singole imprese e cittadini”.

PRICE CAP

Sul “price cap”, su cui il 19 dicembre è stato trovato un accordo in sede comunitaria, il ministro ha ribadito il ruolo dell’Italia, “promotrice di questa misura che ha raccolto progressivamente un consenso sempre più ampio”. Il “cap” è, ha aggiunto Pichetto, una “misura antispeculazione”, che funziona come “con la sospensione in borsa di un titolo per eccesso di rialzo o ribasso”. Il tetto entrerà in azione, ha ricordato il titolare dell’Ambiente, “quando il prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam supererà i 180 euro a Megawattora per tre giorni lavorativi consecutivi e, contemporaneamente, sarà superiore di almeno 35 euro rispetto al prezzo di riferimento sui mercati globali del GNL. Il meccanismo si applicherà dal 15 febbraio 2023 per un anno, non subito perché bisogna dare tempo alla Commissione di formulare la norma e alle imprese di adattarsi”. “Nel quarto d’ora successiva all’accordo il prezzo del gas è crollato del 10-15% e oggi siamo a 99 euro da 138 di parenza. Una reazione anche un po’ forte di alcuni Stati che forniscono gas come la Russia sta a significare che qualche effetto lo produce”.

OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’

“Nel dare implementazione alle riforme necessarie a guidare l’Italia verso la neutralità tecnologica, in linea con gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi, dall’Agenda 2030 e dal ‘Fit for 55’, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dovrà considerare l’importanza della sostenibilità come modello di riferimento nelle politiche industriali ed esempio trainante per tante piccole e medie aziende”. “L’efficientamento dei processi di produzione e il perfezionamento dei sistemi di gestione ambientale possono – ha evidenziato il Ministro - da un lato ridurre l’inquinamento, la produzione di rifiuti e il consumo delle risorse, dall’altro portare benefici per le imprese in termini di taglio dei costi di produzione, riduzione della dipendenza da materie prime e vantaggio competitivo sui mercati, dove la domanda di prodotti ad elevata qualificazione ambientale cresce di giorno in giorno”.

FILIERE NAZIONALI

Nel settore dell’automotive non possiamo puntare solo sullo sviluppo e l’implementazione dell’elettrico, ma anche sulla filiera produttiva dell’idrogeno e sulla sostituzione dei vecchi combustibili con i biocarburanti. E lo stesso discorso vale anche nel negoziato europeo sugli imballaggi: non possiamo accettare una preferenza assoluta verso i prodotti riutilizzabili, attraverso obiettivi molto elevati di riutilizzo. Queste disposizioni possono avere l'effetto svantaggioso di minare i sistemi di gestione dei rifiuti di imballaggio esistenti, di vanificare gli investimenti già effettuati o di bloccare quelli previsti, anche con i finanziamenti dell'UE, di ostacolare l'innovazione, di imporre un notevole costo di adattamento o di provocare la chiusura di aziende e innalzare di conseguenza la disoccupazione”.

Anche sulla proposta di regolamento che modifica la Direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori al fine di garantire la sostenibilità delle batterie in tutto il loro ciclo di vita, “bisogna stabilire target realistici, ancorandoli ad una revisione obbligatoria programmata che possa valutare l’attuazione in itinere delle riforme. I target devono consentire realisticamente lo sviluppo dei sistemi di recupero materiale, come quelli ad esempio del litio”.

NUCLEARE

Il ministro ha ribadito di non avere “alcuna preclusione sul nucleare che, invece, sembra possa rispondere in maniera efficace al raggiungimento degli obiettivi di neutralità tecnologica”. “Si auspica – ha aggiunto - che nell’arco di 10-15 anni possa essere implementata la tecnologia di quarta generazione, che sarà un vettore tecnologico di transizione propedeutico all’approccio finale alla fusione nucleare”.

 

           

          

 


Ultimo aggiornamento 21.12.2022