Clima: Pichetto, Italia si attiene a impegni, no a direttive inapplicabili

ministro Pichetto in audizione

Il Ministro in Commissione Ambiente alla Camera sugli esiti del Consiglio del 20 giugno scorso: “Su Nature Restoration Law voto contrario perché mancano garanzie su sostenibilità per settori produttivi e risorse” 

 

Roma, 2 agosto – Il governo “si sta attenendo a tutti gli impegni sul clima assunti a livello internazionale”, ma non è disposto “a subire direttive e regolamenti che penalizzano l’Italia senza giovare all’ambiente, anzi in alcuni casi danneggiandolo”. E’ la posizione espressa dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici di Montecitorio. 

“Abbiamo rimesso in moto – ha ricordato Pichetto - il settore delle rinnovabili che era praticamente paralizzato ed elaborando una proposta di revisione del PNIEC ambiziosa e realistica”, lavorando "alla Strategia di Adattamento ai cambiamenti climatici”. Per questo, ha proseguito il Ministro, “la narrazione di un governo negazionista dei cambiamenti climatici è priva di alcun aggancio con i fatti, con le azioni concrete, con i comportamenti messi in atto fin dall’insediamento”.  

Chiamato a riferire sugli esiti del Consiglio Ambiente del 20 giugno scorso, il cui argomento principale è stato la discussione della proposta di regolamento sul “Ripristino della Natura”, il Ministro ha sottolineato quanto l’atto sia uno “strumento fondamentale per arrestare la perdita di biodiversità e contribuire ad affrontare il cambiamento climatico” e che garantire “il non deterioramento degli habitat rappresenterà una sfida ambiziosa per l’Italia, Paese straordinariamente ricco di specie, habitat ed ecosistemi”.  

“L’Italia – ha spiegato Pichetto - ha ritenuto che nonostante i miglioramenti apportati dalla Presidenza, il testo presentato al Consiglio non dia ancora sufficienti garanzie di un concreta ed efficace implementazione”. Il Ministro ha ricordato che tra le perplessità principali che hanno portato l’Italia al voto contrario c’è stata “la sostenibilità per tutti i settori coinvolti, specie per agricoltura e pesca”, così come “l’attuabilità degli obiettivi quantitativi proposti per il ripopolamento dell’avifauna e delle disposizioni sulle deroghe per gli impianti rinnovabili”. 

“Infine – ha ricordato Pichetto – è stata sottolineata la mancanza di certezza sulla disponibilità effettiva delle risorse finanziarie necessarie”. “L’Italia – ha concluso il Ministro – ha tenuto una posizione chiara: siamo per le norme che si applicano per migliorare l’ambiente, non per norme manifesto in questo caso inapplicabili”. 

Pichetto ha riferito anche sugli esiti degli altri argomenti affrontati nel Consiglio del giugno scorso: in merito al regolamento sulle emissioni di Co2 per i veicoli pesanti “abbiamo messo in evidenza – ha proseguito - la necessità di una sostenibilità economica e il ruolo dei carburanti a basse emissioni di carbonio quale tecnologia complementare a quella dell’elettrificazione e a celle a combustione”. Sulla nuova direttiva sulla qualità dell’aria, il Ministro ha ricordato che l’Italia ha chiesto di “tenere in debita considerazione le raccomandazioni dell’OMS”, ritenendo “inadeguata la tempistica proposta, che richiederebbe il raggiungimento in pochi anni degli obiettivi” specie in aree come il Bacino Padano, in cui "le condizioni meteo-orografiche rendono permanenti le concentrazioni di inquinanti, anche a fronte di una riduzione delle emissioni".

L’Italia ha infine promosso, come ha ricordato Pichetto, la candidatura di Roma a Expo 2030, “evidenziando che l’esposizione universale possa costituire una vetrina per l’impegno dell’Unione per la transizione ecologica”, con una candidatura “fortemente orientata agli obiettivi di neutralità climatica” e in particolare con un progetto di impianto energetico autosufficiente “che dovrebbe costituire la prima ‘Net-Zero carbon community’ italiana". Rispondendo alle domande dei parlamentari, il Ministro ha affrontato anche i temi economia circolare e attuazione del PNRR.  


Ultimo aggiornamento 02.08.2023