Clima: Pichetto, aziende esposte a rischi, settore assicurativo può avere ruolo importante

Clima: Pichetto, aziende esposte a rischi, settore assicurativo può avere ruolo importante

Il Ministro al convegno di Utilitalia sulle prospettive gestionali di investimento nel cambiamento climatico: “Serve transizione ecologica a misura Italia, guardare a sistema sociale e produttivo”

Roma, 17 luglio - “I mutamenti climatici portano anche gravi rischi per le aziende: le imprese che non  adotteranno rapidamente provvedimenti per gestire la transizione climatica avranno un maggiore rischio di default”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo all’Assemblea di Utilitalia, nel corso del panel “Prospettive gestionali di investimento nel cambiamento climatico”. “Un ruolo importante di sostegno può essere offerto dal settore assicurativo”, anche se “c’è ancora molto da fare”, visto che “manca una cultura assicurativa in un Paese particolarmente esposto alle calamità”, ha ricordato il Ministro, spiegando che il governo “è impegnato ad elaborare misure per incentivare imprese e famiglie ad assicurarsi contro le calamità”.

Rivolgendosi ai rappresentanti della Federazione delle utilities, che riunisce aziende dei servizi pubblici dell’acqua, ambiente, energia elettrica e gas, Pichetto ha spiegato che “serve una transizione ecologica su misura, adeguata all’Italia, che salga dal nostro tessuto sociale e produttivo”. “Gli Accordi di Parigi – ha aggiunto - sono la bussola dell’Italia:  gli obiettivi vanno declinati nella maniera più adatta alle caratteristiche del nostro Paese, nel quadro del nostro sistema produttivo, dell’approvvigionamento energetico, delle caratteristiche del sistema industriale”.

L’Italia, ha proseguito Pichetto, “non mette in discussione i target al 2050 su clima, ma non bastano un decreto o un provvedimento per la transizione ecologica”. Servono, ha chiarito il titolare dell’Ambiente, “azioni di mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, rapportate al sistema Paese, con cospicui investimenti che richiederanno collaborazioni pubblico-privato”. “Vogliamo essere – ha concluso – realisti e pragmatici, non velleitari e dogmatici, senza applicare libri dei sogni scritti magari da qualcun altro”.


Ultimo aggiornamento 17.07.2023