Seconda riunione del Comitato Congiunto, presentati progetti di riqualificazione energetica e allerta meteo
Bonn, 15 novembre 2017 – A margine della 23esima Conferenza delle Parti della Convezione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) di Bonn, si è svolta la seconda riunione del Comitato congiunto nell’ambito del Protocollo di Intesa sulla “Cooperazione nel campo dei cambiamenti climatici e dell’energia sostenibile” tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano e il Ministero del Turismo e degli Affari Ambientali dello Swaziland.
La delegazione italiana era guidata dal direttore generale Francesco La Camera, mentre la delegazione dello Swaziland dal Segretario Emmanuel Dlamini.
Nel corso dell’incontro sono state approvate le concept notes relative a due proposte progettuali elaborate in seguito alla missione tecnica della delegazione italiana che si era tenuta in Swaziland lo scorso ottobre.
Il progetto “Fossil fuel free and green building of the Raleigh Fitkin Memorial Hospital”, che prevede la riqualificazione energetica dell’ospedale di Manzini. Gli interventi assicureranno l’autosufficienza energetica dell’ospedale, la riduzione delle emissioni climalteranti e il miglioramento di alcuni servizi essenziali al funzionamento della struttura quali, tra gli altri, il riscaldamento dell’acqua, il rinfrescamento dei locali, la sterilizzazione degli strumenti.
Il progetto “Strengthen Swaziland early warning system and climate services” prevede il potenziamento del sistema nazionale di previsione e allerta meteo. I principali ambiti di intervento sono: l’estensione della rete di osservazione con l’istallazione di stazioni meteo e idrometriche, la dotazione e l’utilizzo di modelli per le previsioni a breve, medio e lungo termine e la creazione di un sistema di allerta.
Il Comitato congiunto ha, inoltre, deciso di approvare un emendamento al Protocollo di Intesa, volto alla semplificazione delle procedure e si è confrontato su diverse altre proposte progettuali. In particolare è stata valutata la possibilità di realizzare azioni nell’ambito del settore agroforestale, al fine di assicurare sostegno al settore dell’allevamento, particolarmente danneggiato dall’inasprirsi delle siccità che colpiscono il Paese.