La Direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio del 19 luglio 2011, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, obbliga gli Stati membri dell'Unione europea a predisporre un Programma nazionale per l’attuazione della politica di gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, dalla generazione fino allo smaltimento, quando questi derivano da attività civili. Tale direttiva è stata recepita in Italia con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45.

Il principio fondamentale alla base della politica nazionale in tema di gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito è quello di proteggere la popolazione, i lavoratori e l’ambiente dal rischio di esposizione alle radiazioni ionizzanti e, in particolare, di evitare l’indebito trasferimento alle future generazioni dell’onere di gestione dei rifiuti radioattivi oggi presenti, assicurando l’adozione, senza ritardi, delle necessarie soluzioni.

Il Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, redatto ai sensi degli articoli 7 e 8 del suddetto decreto legislativo, è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2019, recependo le osservazioni, le condizioni, le raccomandazioni e i suggerimenti contenuti nel decreto di parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica n. 340 del 10 dicembre 2018, emanato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali.

Il suddetto articolo 7 dispone inoltre che il Programma nazionale sia sottoposto alla valutazione per l’eventuale aggiornamento ogni 3 anni, tenendo conto dei progressi scientifici e tecnici, nonché raccomandazioni, buone prassi e insegnamenti tratti dalle verifiche inter pares internazionali.

Programma nazionale (approvato con DPCM 30 ottobre 2019)

Decreto di parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica n. 340 del 10 dicembre 2018