Zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar

Indice



 

La Convenzione di Ramsar


La Convenzione relativa alle zone umide di importanza internazionale, in particolare quali habitat degli uccelli acquatici, è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971.

L'atto viene sottoscritto nel corso della "Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici", promossa dall'Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB- International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP - International Council for bird Preservation).

Oggetto della Convenzione di Ramsar sono la gran varietà di zone umide: le paludi e gli acquitrini, le torbiere, i bacini d'acqua naturali o artificiali, permanenti o transitori, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina, la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri.

Sono inoltre comprese le zone rivierasche, fluviali o marine, adiacenti alle zone umide, le isole o le distese di acqua marina con profondità superiore ai sei metri, durante la bassa marea, situate entro i confini delle zone umide, in particolare quando tali zone, isole o distese d'acqua, hanno importanza come habitat degli uccelli acquatici, ecologicamente dipendenti dalle zone umide.

 

Scopo e obiettivi della Convenzione


La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell'avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna.

Ad oggi sono 172 i paesi che hanno sottoscritto la Convenzione e sono stati designati più di 2.400 siti Ramsar per una superficie totale di più di 250 milioni di ettari.

In base agli obiettivi specifici dell'accordo, le Parti si impegnano a:

  • designare le zone umide del proprio territorio, da includere in un elenco di zone umide di importanza internazionale;
  • elaborare e mettere in pratica programmi che favoriscano l'utilizzo razionale delle zone umide del loro territorio creare delle riserve naturali nelle zone umide, indipendentemente dal fatto che queste siano o meno inserite nell'elenco;
  • incoraggiare le ricerche, gli scambi di dati e di pubblicazioni relativi alle zone umide, alla loro flora e alla loro fauna;
  • aumentare, con una gestione idonea le popolazioni di uccelli acquatici;
  • promuovere le Conferenze delle Parti;
  • promuovere la formazione di personale nei campi della ricerca sulle zone umide, sulla loro gestione e sulla loro sorveglianza.

 

Organi della Convenzione:


Conferenza delle Parti;
Comitato Permanente;
Gruppo di Esperti Tecnici e Scientifici;
Segretariato Generale (RAMSAR BUREAU), con sede a Gland (CH);
Segretario Generale.

Le Conferenze delle Parti della Convenzione (COP), durante le quali sono adottate delle decisioni per amministrare la Convenzione e guidarne l’attuazione, sono previste ogni tre anni: l’ultima (COP14) si è tenuta nel 2022 mentre la prossima (COP15) è prevista per il 2025.  Tutti i documenti delle COP sono disponibili sul sito https://www.ramsar.org/documents 

Le Parti sono rappresentate dal Comitato permanente che si riunisce ogni anno e, insieme alla COP, è coadiuvato, al fine di formulare politiche inerenti la Convenzione, da due organi consultivi: il gruppo di revisione scientifica e tecnica (STRP) e il gruppo di supervisione sulla comunicazione, l’istruzione, la partecipazione e la consapevolezza (CEPA).

Tutti gli organi della Convenzione sono supportati dal Segretariato e dai partner dell’Organizzazione internazionale (IOP) che le parti hanno formalmente riconosciuto come partner ufficiali della Convenzione.

 

La designazione dei siti


Quando un Paese aderisce alla Convenzione, deve designare almeno una zona umida come Zona Umida di Importanza Internazionale le cui informazioni vengono inviate con i documenti di adesione all'UNESCO, depositario della Convenzione.

Le Conferenze delle Parti hanno definito nove Criteri per la designazione dei Siti Ramsar che, affermando una visione ed obiettivi unitari attraverso un approccio sistematico, individuino le priorità generali e le modalità per la designazione dei Siti.

Tali criteri forniscono l’importante funzione di guida e di supporto alle Parti per la creazione di una rete di zone umide coerente su scala mondiale (cfr. Designating Ramsar Sites - Strategic Framework and guidelines for the future development of the List of Wetlands of International Importance).

 

Applicazione in Italia


La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall'Italia con il DPR 13 marzo 1976, n. 448  e con il successivo DPR 11 febbraio 1987, n. 184 che riporta la traduzione non ufficiale in italiano, del testo della Convenzione internazionale di Ramsar.

Gli strumenti attuativi prevedono, in aggiunta alla partecipazione alle attività comuni internazionali della Convenzione, una serie di impegni nazionali, quali:

  • identificazione e designazione di nuove zone umide, ai sensi del DPR 13.3.1976, n. 448;
  • attività di monitoraggio e sperimentazione nelle zone umide designate ai sensi del DPR 13 marzo 1976, n.448;
  • preparazione del "Rapporto Nazionale" per ogni Conferenza delle Parti;
  • attivazione di modelli per la gestione delle zone umide.

 

Contatti 


Segretariato della Convenzione di Ramsar
Rue Mauverney 28
CH-1196 Gland (Svizzera)
Tel. +41 22 999 00 00 - Fax. +41 22 999 00 02
Email: ramsar@ramsar.org

 

Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare
Via Cristoforo Colombo, 44- 00147 Roma (Italia) 

 

Focal Point Nazionale
Jon Marco Church 
Tel. +39 06572238299
Email: church.jonmarco@mase.gov.it 

 

Focal Point CEPA Nazionale
Lorenzo Senni 
Tel. +39 0657225344
Email: senni.lorenzo@mase.gov.it

 

Focal Point Tecnico-Scientifico
Susanna D’Antoni
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Via Vitaliano Brancati, 60 - 00144 Roma
Tel. +39 0650071
Email: susanna.dantoni@isprambiente.it

 

 

 


Ultimo aggiornamento 07.09.2023