Consultazione sulla revisione degli obiettivi europei di gestione dei rifiuti

Consultazione sulla revisione degli obiettivi europei di gestione dei rifiuti

 

A livello europeo è in corso la revisione degli obiettivi di tre importanti direttive relative ai rifiuti: la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE), la direttiva sulle discariche (1999/31/CE) e la direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (1996/62/CE).

Tale revisione ha un duplice fine: da un lato quello di rispondere alle clausole di revisione previste dalle direttive stesse, dall'altro, di adeguare gli obiettivi stabiliti dalle citate direttive agli indirizzi delineati nella “Roadmap on Resource Efficiency”, e nel “7° Programma di Azione Ambientale”.
L’Italia, mediante il Ministero dell’Ambiente parteciperà a tale processo di revisione insieme agli altri Stati Membri dell’Unione e si appresta a definire la posizione ufficiale da portare al tavolo nelle negoziazioni.

La presente consultazione pubblica rappresenta un momento di partecipazione e concertazione  nella definizione della suddetta posizione italiana sulla revisione dei target delle direttive rifiuti.

Vengono pertanto poste domande relative alle tre direttive i cui obiettivi sono in fase di revisione.

La deadline per partecipare al questionario è fissata al 31 marzo 2014.

 

 

 

  • La direttiva quadro sui rifiuti

 

La direttiva quadro sui rifiuti ha stabilito all'articolo 11 ( 2) gli obiettivi di seguito elencati:

a) entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso.

b) entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzino rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell'elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso.

La Commissione europea ha emanato una decisione che stabilisce in quale maniera devono essere calcolati i suddetti obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti (2011/753/EU). Tale decisione ha definito 4 metodi diversi per il calcolo delle percentuali di riciclaggio dei rifiuti urbani e due metodi diversi per la rendicontazione delle percentuali di riciclaggio e recupero dei rifiuti di C&D. Gli Stati Membri possono scegliere il metodo che preferiscono.

L'articolo 11 prevede che nel rivedere gli obiettivi,  in vista del rafforzamento degli stessi e della fissazione di obiettivi per altri flussi di rifiuti, la Commissione dovrà proporre, qualora se ne ravvisi l’esigenza,  obiettivi di prevenzione e di differenziazione di rifiuti per il 2020.

La direttiva quadro sui rifiuti propone infatti l'introduzione della raccolta differenziata. A questo proposito, l'articolo 10 (2) della direttiva precisa che “I rifiuti sono raccolti separatamente, ove possibile in base alle caratteristiche tecniche, ambientali ed economiche e non deve essere miscelato con altri rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse'. L’articolo 11 (1) continua affermando che “salvo l'articolo 10 (2), entro il 2015 la raccolta differenziata sarà istituita almeno per i seguenti: carta, metallo, plastica e vetro”.

SONDAGGIO DIRETTIVA QUADRO RIFIUTI

 

 

 

  • La direttiva sulle discariche

 

Gli obiettivi proposti nell'articolo 5.2 della direttiva sulle discariche sono:

a) entro il 16 luglio 2006 i rifiuti urbani biodegradabili da smaltire in discarica devono essere ridotti al 75 % del totale ( in peso) dei rifiuti urbani biodegradabili prodotti nel 1995 o nell'ultimo anno prima del 1995 per il quale siano disponibili dati EUROSTAT ;

b) entro il 16 luglio 2009 i rifiuti urbani biodegradabili da smaltire in discarica devono essere ridotti al 50 % del totale ( in peso) dei rifiuti urbani biodegradabili prodotti nel 1995 o nell'ultimo anno prima del 1995 per il quale siano disponibili dati EUROSTAT e

c) entro il 16 luglio 2016, i rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica devono essere ridotti al 35 % del totale ( in peso) dei rifiuti urbani biodegradabili prodotti nel 1995 o nell'ultimo anno prima del 1995 per il quale siano disponibili dati Eurostat .

Tuttavia alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, sono stati autorizzati a posticipare di quattro anni il raggiungimento dell’obiettivo.

L’articolo 6 lettera a) della direttiva discariche impone inoltre che i rifiuti siano trattati prima del conferimento in discarica.

SONDAGGIO DIRETTIVA DISCARICHE

 

 

 

  • Direttiva su imballaggi e sui rifiuti di imballaggio

 

Gli obiettivi fondamentali di cui all'articolo 6 (1) della Direttiva su imballaggi e sui rifiuti di imballaggio sono attualmente:

Articolo 6 (1) b: entro il 31 dicembre 2008 almeno il 60% in peso dei rifiuti di imballaggio sarà recuperato o incenerito presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia;

Articolo 6 (1) d: entro il 31 dicembre 2008 sarà riciclato almeno il 55% e fino all’ 80% in peso dei rifiuti di imballaggio;

Articolo 6 (1) e: entro e non oltre il 31 dicembre 2008 saranno raggiunti i seguenti obiettivi minimi di riciclaggio per i materiali contenuti nei rifiuti di imballaggio:

(i) 60% in peso per il vetro;

(ii) 60% in peso per la carta e il cartone;

(iii) 50% in peso per i metalli;

(iv) 22,5% in peso per la plastica, tenuto conto esclusivamente dei materiali riciclati sotto forma di plastica;

(v) 15% in peso per il legno.

In aggiunta a quanto sopra, l'articolo 9 della direttiva definisce i requisiti essenziali per promuovere l'idoneità allo scopo degli imballaggi, così come la sua riutilizzabilità e la recuperabilità (in particolare, la sua riciclabilità). Nessun obiettivo specifico è fissato, tuttavia, dall'articolo 9.

SONDAGGIO DIRETTIVA IMBALLAGGI

 

 


Ultimo aggiornamento 07.04.2014