Accordo di collaborazione per l’avvio delle reti speciali di cui al decreto legislativo 155/2010.


Il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, prevede che, in aggiunta alle misurazioni svolte dalle reti regionali di misura della qualità dell’aria, si individuino su base nazionale un set di stazioni “speciali” di misurazione della qualità dell’aria.

Per l’avvio di tali reti, in data 23 Dicembre 2010, è stato stipulato l’Accordo tra il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione per le Valutazioni Ambientali, il Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), l’istituto Superiore di Sanità (ISS) per la durata di quattro anni (Marzo 2011 – Marzo 2015).

Tale Accordo è stato successivamente approvato con decreto direttoriale 993 del 27 dicembre 2010 (pdf, 1.265 MB).

La prima fase dell’Accordo, fondata su un’apposita istruttoria, ha portato alla scelta delle stazioni da utilizzare, individuate con Decreto Ministeriale del 20 Novembre 2012. In particolare sono state individuate:

- 4 stazioni di fondo in siti rurali per la misurazione della concentrazione di massa totale e per speciazione chimica del PM2.5
- 10 stazioni di misurazione per la verifica della costanza dei rapporti tra il benzo(a)pirene e gli altri ipa di rilevanza tossicologica
- 4 stazioni per la misurazione indicativa delle concentrazioni di arsenico, cadmio, nichel, mercurio, benzo(a)pirene ed altri ipa di rilevanza tossicologica e per la misurazione indicativa della relativa deposizione totale
- 7 stazioni per la misurazione della concentrazione di massa totale e per speciazione chimica del PM10 e del PM2.5 su base annuale
- 9 stazioni di fondo in siti rurali per la misurazione dell'ozono
- 4 stazioni di misurazione dei precursori dell'ozono.

Tra le altre attività previste dall’Accordo c’è la definizione dei metodi di campionamento e di analisi da utilizzare in relazione alle concentrazioni di massa totale e per speciazione chimica del materiale particolato PM10 e PM2.5 e alle concentrazioni degli idrocarburi policiclici aromatici diversi dal benzo(a)pirene (in fase di predisposizione).

Inoltre è stato individuato tramite nota direttoriale Prot. DVA – 2013 – 29148 del 12 Dicembre 2013, il Dipartimento Regionale Laboratori ARPAV Servizio Regionale Laboratori di Padova, quale laboratorio unico per l’effettuazione delle analisi.

Una volta acquisiti i relativi dati, verranno definiti i criteri per l’invio di quest’ultimi al Ministero, da parte delle regioni e province autonome interessate, e per la messa a disposizione agli organi comunitari. A tutto ciò seguirà una valutazione circa gli effetti sanitari delle concentrazioni nell’aria degli idrocarburi policiclici aromatici, dei metalli, e degli altri inquinanti. Si procederà all’ aggiornamento del modello nazionale di valutazione attraverso l’assimilazione dei dati derivanti dalle stazioni di misurazione oggetto dell’Accordo. Verrà inoltre effettuata opportuna divulgazione dell’esperienza acquisita agli enti preposti, alla comunità scientifica, nonché al pubblico interessato.

 

Ultimo aggiornamento 11.11.2014