Programma Nazionale di Misure (https://www.mase.gov.it/pagina/programma-nazionale-di-misure)

Il processo di elaborazione del “Programma Nazionale di Misure”, condotto dal Ministero dell’Ambiente con il supporto operativo di Unioncamere e quello tecnico scientifico dell’ISPRA, si è articolato in due fasi successive.

La prima fase del processo ha riguardato le seguenti attività:

  • definizione di un Baseline scenario (Business as Usual-BaU) mediante la ricognizione delle misure esistenti definite in base al descrittore, al target, alla tipologia, allo stato di attuazione, alle normative di riferimento e alle autorità competenti;
  • elaborazione della Gap analysis, finalizzata a stabilire la presenza o l’assenza di un Gap tra lo scenario esistente e i target definiti;
  • approvazione formale da parte del Comitato Tecnico, in data 26 gennaio 2016, degli esiti della Gap analysis per i 33 Target come stabiliti dal DM 14 ottobre 2014. Per 27 target è stata approvata l’assenza di Gap, valutando che il quadro delle misure esistenti è potenzialmente adeguato al raggiungimento previsionale del target entro il 2020; per 6 target è stata invece approvata l’esistenza di Gap, concludendo che il quadro delle misure esistenti è inadeguato al raggiungimento previsionale del target entro il 2020. (Tabella risultati Gap Analysis (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/1_TAB_gap_analysis.pdf))

La seconda fase del processo ha riguardato l’elaborazione di nuove misure per i 6 target per i quali è stato rilevato un gap e le relative analisi socioeconomiche. A tal fine, attraverso un processo di governance operativo con la collaborazione dei soggetti istituzionali centrali competenti, il MATTM ha individuato 12 nuove misure da avviare entro il 31 dicembre 2016:

In relazione al Descrittore 1 - Biodiversità (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/2_misureD1.pdf):

1. Completare la rete dei siti Natura 2000 a mare e conseguente individuazione di misure di conservazione (T1.1 e T1.2)

2. Implementazione di soluzioni tecniche (metodologiche e strumentali) per la riduzione del fenomeno delle collisioni con i cetacei (T1.1 e T1.2)

3. Acquisizione sistematizzazione e omogeneizzazione nonché ricognizione in forma coerente dei dati provenienti dalle attività di monitoraggio realizzate nel territorio nazionale con particolare riferimento alle procedure di VIA (T1.1 e T1.2)

4. Implementazione di misure di formazione e sensibilizzazione per ridurre la mortalità derivante da by-catch di elasmobranchi (T1.1 e T1.2)

5. Implementazione di misure di formazione e sensibilizzazione per ridurre la mortalità derivante da by-catch di cetacei e tartarughe marine (T1.1 e T1.2)

6. Implementazione di misure di formazione e sensibilizzazione per ridurre la mortalità derivante da by-catch di uccelli marini (T1.1 e T1.2)

7. Implementazione di misure di sensibilizzazione e di informazione per evitare attività di prelievo e danneggiamento delle specie bentoniche e degli habitat protetti (T1.1 e T1.2)

In relazione al Descrittore 2 - Specie non indigene (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/3_misureD2.pdf):

8. Istituzione di un National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non Indigenous Species (T2.1)

In relazione al Descrittore 6 - Integrità del fondo marino (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/4_misureD6.pdf):

9. Predisposizione di “Linee Guida per la limitazione e mitigazione degli impatti antropici derivanti da sigillatura su substrati biogenici”(T6.1)

In relazione al Descrittore 10 - Marine litter (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/5_misureD10.pdf):

10. Progettazione e realizzazione di misure volte a migliorare la gestione dei rifiuti generati dalle attività di pesca e acquacoltura, incluse le attrezzature dismesse, favorendone, laddove possibile, il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero (T10.1 e T10.2)

11. Studio, progettazione e creazione di una filiera di raccolta e smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori (T10.1 e T10.2)

12. Implementazione di misure di formazione e sensibilizzazione per aumentare la conoscenza e favorire l’educazione del pubblico e degli operatori economici alla prevenzione e contrasto del marine litter.

Il Programma di misure ex art. 12 del D.Lgs. 190/2010 (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/strategia_marina/6_SchemaDPCM_ProgrammadiMisure.pdf), includente misure nuove ed esistenti, a settembre 2016 è stato approvato dal Comitato Tecnico e sottoposto a consultazione pubblica (http://www.strategiamarina.isprambiente.it/consultazioni/consultazione-2016) durante il mese di ottobre 2016. In tale ambito, è pervenuta la richiesta di rafforzare le nuove misure per i rifiuti marini e conseguentemente è stata inserita una misura di sensibilizzazione sul marine litter.

Successivamente, il Programma di misure ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza Unificata, e lo schema di decreto di approvazione del Programma di misure è stato  trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 10 ottobre 2017 il Presidente del consiglio ha provveduto alla firma del DPCM (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/strategia_marina/DPCM_POM2017.pdf) recante “Approvazione del Programma di misure ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 13 ottobre 2010, n. 190 relativo alla definizione di strategie per l’ambiente marino”.

 

 


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