Cop 22 - Il padiglione italiano ospita eventi e seminari sui cambiamenti climatici
Alla Cop 22 confronto tra tutti i protagonisti
In vista della Cop 22, la Direzione generale per lo Sviluppo sostenibile ha voluto aprire un confronto e un dialogo tra i vari stakeholder impegnati nel dare attuazione all’Accordo di Parigi. La riuscita delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici passa anche per una ampia mobilitazione di tanti tipi di attori: i governi nazionali, le città, le regioni, le organizzazioni internazionali, la società civile, le istituzioni accademiche e le imprese. E’ in questa prospettiva che il Ministero dell’Ambiente ospita per tutta la durata della Cop 22, presso il Padiglione Italiano, seminari e momenti di confronto per discutere e dare visibilità ad approcci, pratiche e attività di cooperazione che, valorizzando le competenze e le tecnologie del Sistema Italia, stanno contribuendo a una crescita più sostenibile.
Per quanto riguarda le università sono previsti contributi di: Università Bicocca, Politecnico di Milano, Scuola Sant’Anna di Pisa, Università della Tuscia, Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente-Mauro Felli, John Hopkins University, Harvard Kennedy School (Stati Uniti), Far Eastern Federal University (Russia).
Numeroso il gruppo di centri e istituti di ricerca coinvolti nelle discussioni e nei programmi di cooperazione: Cnr, Fondazione Eni Enrico Mattei, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Institut du Developpement Durable et des Relations Internationales, Center for European Policy Studies, Center for Energy and Climate Economics Resources for the Future, Research Institute of Innovative Technology for the Earth, International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies, Climate Foundation Liechtenstein, Pacific Centre for Environment and Sustainable Development (Fijj), nonché la Rete mondiale di educazione ambientale.
La società civile italiana è rappresentata dal WWF Italia, Kyoto Club, Legambiente Fairwatch e l’Italian Climate Network.
Tra le imprese che hanno illustrato o discusso progetti che le vedono coinvolte ci sono le italiane Eni, Lavazza, Barilla, Officinae Verdi e le russe EuroChem e Green Russia.
Presenti con i propri rappresentanti anche gli enti pubblici nazionali che si occupano di energia e ambiente: Enea e Ispra.
Le Nazioni Unite, che interverranno in vari appuntamenti, sono coinvolte con la Fao, l’Unep, l’Unece, così pure il Gruppo Banca Mondiale.
Il direttore generale Francesco La Camera ha sottolineato come i lavori della COP procedano con un “discreto grado di convergenza, in continuità con il lavoro della comunità internazionale dell’ultimo anno. Su vari fronti si sta lavorando per l’implementazione dell’accordo di Parigi, mantenendo vivo l’interesse politico”.
AGGIORNAMENTI DALLA COP 22
Galleria fotografica
Marrakech 12 novembre - Mitigazione dei cambiamenti climatici: progetto Albedo |
|
Marrakech 12 novembre - Adattamento e il ruolo degli attori non statali negli sforzi nazionali per le attività di monitoraggio, rendicontazione e verifica |
|
Marrakech 14 novembre 2016 – Garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale in un clima che cambia attraverso una pesca e una agricoltura sostenibili |
|
Marrakech 14 novembre 2016 – L’Attuazione dei Contributi Nazionali (Nationally Determined Contributions) nei SIDS – La partnership nella pratica |
|
Marrakech 15 novembre 2016 - Le opportunità del cambiamento climatico alle alte latitudini: la cooperazione Italia-Russia |
|
Marrakech 15 novembre 2016 - AirPack: un kit di strumenti per l'educazione ambientale |