Sustainable Energy Fund for Africa (SEFA) (https://www.mase.gov.it/pagina/sustainable-energy-fund-africa-sefa)
L’ Accordo |
Promuovere nei paesi africani una crescita economica guidata da un settore privato sostenibile, attraverso l'utilizzo efficiente di risorse green non ancora sfruttate. E’ questo, in sintesi, l’obiettivo di sviluppo del Sustainable Energy Fund for Africa (SEFA) (http://www.afdb.org/en/topics-and-sectors/initiatives-partnerships/sustainable-energy-fund-for-africa/), il fondo fiduciario multi-donatori istituito dall’African Development Bank (AfDB).
Il SEFA sostiene progetti di piccole e medie dimensioni in materia di rinnovabili ed efficienza energetica e il “New Deal” lanciato dal presidente dell’African Development Bank per elettrificare tutta l'Africa nei prossimi 10 anni e risolvere il deficit energetico del continente entro il 2025.
Il valore del Sustainable Energy Fund for Africa ammonta a 95 milioni di dollari.
Nel dicembre 2015, l’Italia si è unita ai governi di Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti con un finanziamento di 7,4 milioni di euro.
Obiettivi e risultati |
Sbloccare il potenziale di energia pulita dell'Africa favorendo occupazione e crescita economica è il principale obiettivo del Fondo.
In molti paesi africani, la difficoltà di accesso ai finanziamenti limita lo sviluppo di progetti e investimenti nel settore delle rinnovabili e dell’efficientamento energetico. Il SEFA intende agire su questi ostacoli attraverso una strategia concentrata su 3 filoni di intervento:
• sostegno alla preparazione di progetti di piccole e medie dimensioni attraverso sovvenzioni e assistenza tecnica;
• investimenti azionari, combinati con una dotazione di assistenza tecnica;
• promozione di un contesto favorevole allo sviluppo delle attività, attraverso sovvenzioni e attività di capacity building indirizzate settore pubblico in loco.
Opportunità per le imprese |
I soggetti idonei a ricevere i finanziamenti sono:
• le imprese operanti nei settori dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili;
• i governi africani, gli istituti di ricerca e le organizzazioni non governative.
In base alla tipologia di intervento, le imprese italiane possono partecipare ai bandi di gara direttamente (per progetti di rafforzamento delle capacità istituzionali e assistenza tecnica) oppure tramite un’impresa partecipata africana (per tutte le altre tipologie di progetto).
Per progetti al di sopra di un 1 milione di dollari lo Steering Committee (di cui fa parte anche l’Italia) entra nel merito della valutazione delle proposte.
Contatti Verusca Vegini |
Documentazione |