Nucleare: Pichetto al Question time, “serve per decarbonizzazione e competitività”
Nell’Aula di Montecitorio, il Ministro torna sugli scenari del PNIEC nel percorso al “Net Zero” previsto per il 2050
Roma, 24 luglio 2024 – “Dobbiamo proseguire il percorso che questo Governo ha intrapreso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ci riusciremo anche grazie alla produzione di energia nucleare”. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, nel corso del “question time” alla Camera. “Occorre garantire al nostro sistema produttivo – ha detto il Ministro nell’Aula di Montecitorio - la stessa capacità competitiva delle altre aziende europee, che oggettivamente sostengono costi di energia inferiori alle imprese italiane. Pertanto, tutte le soluzioni percorribili per facilitare l’industria italiana saranno perseguite, compreso lo sviluppo del nucleare”.
Nel PNIEC è stata inserita, ha detto il Ministro, “una ipotesi del potenziale ruolo dell’energia nucleare nel percorso al Net Zero previsto per il 2050”. “Sia nello scenario conservativo, che in quello espansivo, il dato dell’11% o del 22% della richiesta elettrica nazionale non è un valore fissato a priori”, chiarisce il Ministro spiegando che “i dati di input inseriti da RSE nell’elaborazione degli scenari energetici ed elettrici, questi ultimi in collaborazione con Terna, sono stati forniti dalla Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile”. Le valutazioni della Piattaforma, ha spiegato Pichetto, “contengono analisi di costo, sia in termini di costo dell’energia che di costi di sistema, di sicurezza degli approvvigionamenti, di tenuta e sviluppo della rete elettrica e di possibilità di cogenerazione e integrazione con la quota sempre crescente di rinnovabili non programmabili”.
“Sul fronte dei costi, in particolare, gli Small Modular Reactor (SMR) – ha aggiunto - consentono un più semplice smantellamento, a differenza dei reattori di prima generazione, proprio grazie alla loro modulabilità in fase realizzativa”. “Gli SMR permettono, inoltre – ha proseguito - una possibilità di gestione centralizzata, con un maggior controllo sull’intero processo di gestione dei materiali e una maggiore qualità nella produzione di rifiuti radioattivi. Ne consegue una sostanziale vantaggio in termini di tempi, costi e livello di sicurezza nell’approccio al decommissioning”, ha ribadito il Ministro Pichetto.