L’Italia è tra i Paesi all’avanguardia nell’affrontare il tema della coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile (PCSD) quale strumento fondamentale per realizzare i principi di indivisibilità, integrazione e trasversalità degli SDGs, grazie ai meccanismi di cooperazione istituzionale e multi-attoriale che mette a disposizione questo strumento. La PCSD assume un ruolo centrale nell’ambito della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e si configura come un principio dal quale trarre ispirazione per un rinnovamento dei processi con cui vengono emanati provvedimenti da parte delle istituzioni pubbliche, ma anche come strumento concreto a disposizione di tale rinnovamento. L’elaborazione del Programma di Azione Nazionale per la Coerenza delle Politiche per lo Sviluppo Sostenibile (PAN PCSD), nonché l’internazionalità dei partner che hanno co-guidato e contribuito alla sua redazione, attribuisce all’Italia un ruolo di prim’ordine in tale ambito.
L’impegno dell’Italia nella direzione di una maggiore e migliore integrazione delle tre dimensioni della sostenibilità e coerenza delle politiche si esplica innanzitutto nelle attività avviate dal MASE fin dal 2018 per la creazione di un dialogo multilivello e inter-istituzionale permanente e di piattaforme partecipative aperte alla società civile e agli attori non statali, con particolare riferimento ai processi di partecipazione delle istituzioni e al Forum nazionale per lo sviluppo sostenibile. Infatti, assume sempre più rilievo la relazione e il contributo reciproco tra la PCSD e i processi di "localising SDGs", cioè di declinazione territoriale degli SDGs, come ribadito in più occasioni anche da parte delle Nazioni Unite, da ultimo nell’ambito del SDG Summit 2023, con specifico riferimento al paragrafo 38 s). In Italia, la pratica italiana di governance multilivello della SNSvS, viene sostenuta e rafforzata nell’ambito del PAN PCSD, che riconosce il ruolo fondamentale delle autorità territoriali, nonché della società civile e attori non statali, di agire sul ciclo delle politiche e sulle attività di programmazione, monitoraggio e valutazione, per una piena promozione e attuazione della coerenza delle politiche.
Sempre a livello nazionale, inoltre, rientrano nell’ottica della PCSD anche numerose collaborazioni istituzionali avviate dal MASE in riferimento alle attività di programmazione, monitoraggio e valutazione previste dalla SNSvS. Ispirati dalla PCSD, si è infatti operato per mettere in relazione il quadro di sostenibilità definito dalla Strategia e i quadri programmatori principali (PNRR, PTE, Politiche di Coesione), per massimizzare la coerenza e semplificare i processi di valutazione di sostenibilità. In particolare, si è collaborato con l’Unita di missione del PNRR presso la Ragioneria Generale dello Stato e con il Dipartimento per le Politiche di Coesione (DPCoe), al fine di valutare il contributo del PNRR e della Programmazione 21-27 all’attuazione dell’Agenda 2030 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile espressi nella SNSvS, anche attraverso l’identificazione di indicatori condivisi e trasversali per la valutazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile.
A livello internazionale, il processo di elaborazione del PAN PCSD ha consentito all’Italia di partecipare e contribuire a numerosi altri percorsi. In ambito OCSE l’Italia, rappresentata da MASE e MAECI, partecipa al Network of National Experts on PCSD e alle iniziative di "peer review" che da esso emergono, contribuendo alla costruzione di una vera e propria comunità di pratica sulla PCSD. In ambito Nazioni Unite, l’Italia, grazie all'adozione del PAN PCSD, è potuta entrare a fare parte della "comunità di pratiche" dedicata alla PCSD promossa dall’UNEP, in quanto agenzia responsabile della definizione e popolamento dell’indicatore SDG 17.14.1, insieme all’OCSE, nell’ambito della cornice designata dalla UNIAEG e definita dalla Commissione Statistica delle Nazioni Unite. Con l'approvazione del PAN PCSD, l'Italia contribuisce a fornire gli elementi utili a popolare questo indicatore, contributo di particolare importanza in vista del processo di revisione delle misure statistiche dell'Agenda 2030 che si svolgerà nel 2025.
Con il fine di costruire e praticare una comunità che agisca sulla PCSD, il MASE ha anche contribuito, insieme al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi - DAGL, ai lavori del Progetto "Peer to Peer for Sustainable Impact Assessment" (novembre 2021 - marzo 2023), guidato dal think tank "Public Strategy for Sustainable Development" (PS4SD) per conto del Ministero dell’Ambiente della Germania. Il progetto ha investigato le modalità e gli approcci più efficaci per contribuire alla inclusione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei meccanismi di valutazione di impatto della regolazione (regulatory impact assessment), proprio in attuazione del principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile. Questa esperienza porta all’Italia un valore aggiunto rafforzando sue capacità di capire, attuare e contribuire alla c.d. "better regulation" su cui sta lavorando la Commissione europea nell’ambito del suo "Better Regulation Toolbox".
Infine, attraverso la lente della PCSD, è stato potenziato il dialogo e il confronto con la società civile. A tale riguardo, è utile citare il lavoro di Concorde Italia, con il documento "Per una maggiore e migliore coerenza delle politiche in Italia", e di Concorde Europe, con il rapporto "Un test sull’integrità dell’Unione Europea verso l’Agenda 2030: lo status della coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile", che hanno compiuto una lettura critica delle capacità del sistema italiano (e di altri otto Paesi) di muovere verso la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, sottolineando tra l’altro l’importanza fondamentale che riveste la ricomposizione delle dimensioni interna ed esterna. Un confronto, questo, che contribuisce a definire elementi importanti per il proseguo del lavoro in termini potenzialmente sempre più ambiziosi.
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