Accordo per la Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, Mar Mediterraneo e Zona Atlantica adiacente (ACCOBAMS)
L’Accordo per la Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, Mar Mediterraneo e Zona Atlantica adiacente (ACCOBAMS), ratificato dall'Italia nel 2005, ha l’obiettivo di ridurre le minacce nei confronti dei cetacei e di migliorare la conoscenza di queste specie. È uno strumento giuridico di conservazione basato sull'impegno dei Paesi rivieraschi alla cooperazione per preservare tutte le specie di cetacei e i loro habitat all'interno dell'area geografica individuata, mediante l'applicazione di misure più rigorose di quelle definite nelle normative adottate in precedenza. L'Area comprende, inter alia, il Santuario Pelagos, dedicato ai mammiferi marini nel Mediterraneo nord-occidentale e istituito da Francia, Italia e Monaco.
Per il suo funzionamento, l’Accordo si serve di una articolata struttura organizzativa.
Ruolo dell’Italia
L’Italia è, insieme alla Francia, il principale contribuente finanziario dell’Accordo, con un contributo ordinario annuo fissato dalle Parti in base ai parametri delle Nazioni Unite (ONU). A tale contributo ordinario si sono aggiunti, negli anni, numerosi contributi volontari, l'ultimo risalente al dicembre 2020, finalizzati a supportare l’implementazione delle attività previste dai Programmi di lavoro triennali (POW) di particolare valenza nazionale.
Tali programmi sono approvati e adottati dalle stesse Parti contraenti, che si riuniscono ogni 3 anni (MOP – Meeting of the Parties) per discutere le varie questioni legate all'Accordo.
Grazie a una proposta dell'Italia approvata all'ultima MOP (Malta, 29 novembre – 2 dicembre 2022), è stato potenziato il ruolo delle Parti contraenti nell’ambito del Comitato Scientifico, organo consultivo della MOP, assicurando anche una partecipazione più numerosa dei Paesi alla sua governance. L'Italia vanta attualmente la nomina di due membri all'interno del Comitato Scientifico.
L'attuale Punto Focale Nazionale per l’Italia è la Dott.ssa Cristina Farchi della Divisione VII "Strategia Marina e della fascia costiera e politiche ambientali globali del mare" della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico e Mare.