Natura: Pichetto, Stato in prima linea contro crimini verso biodiversità, dobbiamo fare ancora di più
Il ministro allo Workshop del WWF Italia: “Costituzione arma giuridica in più, investire su dati e vigilanza, ma anche su consapevolezza del fenomeno”
Roma, 12 aprile – “Lo Stato in tutte le sue articolazioni è in prima linea contro i crimini verso la natura e contro i traffici che riguardano gli animali selvatici. Dobbiamo fare ancora di più e ora abbiamo anche una nuova arma giuridica: l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. È una sfida per il Parlamento che la deve attuare e per il governo, che deve agire in linea con i nuovi principi della Carta”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo all’Italia Wildife Crime Workshop “Salute, ambiente e sicurezza: gli impatti nascosti dei crimini contro la natura. Quali strumenti per un efficace contrasto?”, organizzato da WWF Italia nell’Aula magna della Corte di Cassazione a Roma.
“La fauna selvatica – ha detto il Ministro nel suo intervento – contribuisce in maniera decisiva agli equilibri del nostro ecosistema e al Capitale Naturale, vera ricchezza italiana”. Pichetto ha ricordato i cinquant’anni esatti dalla ratifica della CITES, Convenzione sul Commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione. Queste, ha aggiunto, “sono spesso bersaglio di bracconaggio e di crimini”.
“La carenza di dati, l’insufficiente vigilanza del territorio, e un sistema normativo e sanzionatorio inadeguato – ha detto Pichetto - rappresentano indubbiamente aspetti su cui va focalizzata l’attenzione delle istituzioni”. Per questo, il Ministro ha condiviso l’esigenza, emersa nel rapporto WWF, di “aumentare il personale di vigilanza, fornire strumenti investigativi idonei e prevedere sanzioni adeguate”. “Sono interventi – ha detto – che richiedono interventi normativi articolati”. “Su conoscenza, consapevolezza dello spessore, specificità e particolarità del fenomeno criminale che ruota attorno agli animali è invece possibile - ha spiegato - intervenire subito e bene”.
“La Strategia europea Biodiversità al 2030 – ha aggiunto Pichetto – prevede una forte mobilitazione economica, anche dunque a protezione di specie selvatiche a rischio, con almeno 20 miliardi di spesa per la natura ogni anno. L’accordo raggiunto alla Cop15 di Montreal – ha spiegato – fa ben sperare, ma ora la sfida è costruire un percorso che capitalizzi esperienze, capacità e risorse economiche, affermando il valore della biodiversità su tutti i piani. Di questo tema – ha aggiunto – si parlerà anche al G7 in Giappone” in programma nei prossimi giorni a Sapporo.
Il Ministro ha inoltre evidenziato in questo ambito “il supporto essenziale di unità come i Carabinieri del NOE, il CUFA, il Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto”, oltre al “supporto tecnico-scientifico dell’ISPRA”.