Direttiva sulla Pianificazione dello spazio marittimo
La Direttiva 2014/89/UE, istituisce un quadro per la Pianificazione dello Spazio Marittimo (MSP), con l’intento di promuovere la crescita sostenibile delle economie marittime, lo sviluppo sostenibile delle zone marine e l’uso sostenibile delle risorse marine. La Direttiva invita gli Stati membri a elaborare e attuare la pianificazione dello spazio marittimo prendendo in considerazione gli aspetti economici, sociali e ambientali al fine di favorire uno sviluppo e una crescita sostenibili nel settore marittimo, applicando un approccio ecosistemico e promuovendo la coesistenza delle varie attività e dei relativi usi che ricadono sul mare e le coste.
In particolare l’obiettivo primario è quello di assicurare uno sviluppo sostenibile dei settori energetici del mare, dei trasporti marittimi e del settore della pesca e dell’acquacoltura, per la conservazione, la tutela e il miglioramento dell’ambiente, compresa la resilienza all’impatto del cambiamento climatico. La Direttiva chiede agli Stati di elaborare dei piani di gestione dello spazio marittimo che individuano la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle loro acque marine.
In Italia la Direttiva è stata recepita tramite il D. Lgs. n. 201 del 17 ottobre 2016, individua il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) quale Autorità competente per l’attuazione della Direttiva. Il decreto inoltre istituisce il Tavolo interministeriale di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche europee, di cui fanno parte tutte le Amministrazioni coinvolte, nonché il Comitato tecnico presso il MIMS, di cui fanno parte le Amministrazioni maggiormente coinvolte e le Regioni interessate.
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2017 sono state approvate le Linee Guida contenenti gli indirizzi e i criteri per la predisposizione dei piani di gestione dello spazio marittimo. Tali Linee Guida prevedono l'identificazione delle aree da considerare per la redazione dei piani marittimi e la definizione delle aree rilevanti in termini di interazioni terra-mare. Vengono identificate tre aree marittime di riferimento, coerentemente con la definizione di sottoregioni marine ai sensi della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino (2008/56/UE) il Mar Mediterraneo occidentale, il Mar Adriatico, il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo centrale.
Le Linee Guida forniscono, inoltre, un'indicazione dell'ambito geografico previsto dei piani marittimi, che dovranno comprendere le aree marine fino al limite della giurisdizione nazionale e le acque costiere e di transizione, se non già considerate nei piani urbani o rurali. Le linee guida forniscono inoltre indicazioni sugli obiettivi strategici, la governance multilivello, la cooperazione e la consultazione con altri paesi, la partecipazione delle parti interessate e la comunicazione pubblica del processo di Pianificazione dello Spazio Marittimo e, infine, sottolineano la necessità di garantire la coerenza tra i piani marittimi e gli obiettivi della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino.
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è rappresentato nel Comitato Tecnico, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, da due rappresentanti. Inoltre il MASE partecipa attivamente al processo di implementazione della suddetta direttiva tramite il coinvolgimento di ISPRA. Il MASE ha in particolare contribuito alla definizione delle Linee Guida contenenti gli indirizzi e i criteri per la predisposizione dei piani di gestione dello spazio marittimo che sono state approvate con D.P.C.M. 01.12.2017. A oggi risultano essere in via di definizione i Piani di Gestione, che hanno come obiettivo quello di individuare la distribuzione spaziale e temporale delle attività e degli usi delle acque marine. Il Comitato Tecnico ha affidato l’elaborazione dei suddetti Piani di Gestione a tre gruppi di redazione, corrispondenti alle tre sottoregioni marine. Al fine di rendere più efficiente la redazione degli stessi è stato istituito un Gruppo di Lavoro Ristretto, costituito da rappresentanti dei Ministeri interessati, di ISPRA e di altri enti di ricerca che stanno fornendo supporto per l’implementazione nazionale della Direttiva. I Piani di Gestione saranno successivamente sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica. In questo processo l’attenzione del MASE è rivolta alla promozione dello sviluppo e dell’attuazione di una Politica Marittima Integrata nazionale, per definire scelte che assicurino una crescita armonica delle attività economiche e di ricerca legate al mare, contribuiscano efficacemente alla gestione integrata dell’ambiente marino e garantiscano al tempo stesso il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Marina. Nel conseguimento di tali obbiettivi, risulta di fondamentale importanza l’applicazione dell’approccio ecosistemico anche attraverso gli strumenti messi in campo nell’ambito della Pianificazione dello Spazio Marittimo.