L’allarme lanciato al termine della riunione G7 dai ministri dell’Ambiente
Roma. «Riconosciamo con grave preoccupazione che le crisi senza precedenti e interdipendenti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità rappresentano una minaccia esistenziale per la natura, le persone, la prosperità e la sicurezza». E’ l’allarme lanciato dai ministri del clima e dell’ambiente del G7 al termine della riunione che li ha visti impegnati in una due giorni di lavori.
Il G7 clima e ambiente della Presidenza britannica ha però dimostrato che ricostruire non è solo auspicabile ma anche possibile, a condizione che ci impegniamo in un cambio di passo radicale, rafforzando l’agenda ambientale globale per affrontare le due crisi congiunte del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità in modo sinergico e improrogabile.
L’esito positivo raggiunto oggi può fare da volano per un risultato ambizioso negli eventi multilaterali che si svolgeranno nei prossimi mesi. La massima ambizione sia per il cambiamento climatico che per la biodiversità può raggiungere il suo apice nel “Nature Compact G7 2030” dei Capi di Stato, una via importante da seguire per aumentare gli investimenti e sostenere la transizione verso un’economia realmente positiva per la natura.
Il documento redatto oggi abbraccia molti temi in modo esaustivo, ed è un trampolino di lancio per definire l’azione internazionale necessaria ad affrontare le crisi dei cambiamenti climatici e della biodiversità.
Il testo approvato rende concreta l’azione dei Paesi G7 attraverso l’adozione di “impegni per l’azione” nel settore clima ed energia, e “iniziative” nel settore ambiente lanciate dalla Presidenza britannica al fine di sostenere gli sforzi per gestire in modo sostenibile le risorse naturali in tutto il pianeta.
Clima ed energia: “Impegni per l’azione”
L’Italia, unitamente agli altri Paesi del G7 ha accolto con favore l’impegno verso il raggiungimento di emissioni nette pari a zero entro il 2050. L’Italia sta facendo e continuerà a fare la sua parte per mantenere ferme le aspettative delle ambiziose azioni messe in campo.
E’ stato accolto con favore il focus sul settore "Net Zero Power". Siamo consapevoli del ruolo cruciale del settore energetico nella crescita delle emissioni. L’Italia è fortemente impegnata nella riduzione delle emissioni in questo settore e intende perseguire obiettivi comuni di decarbonizzazione.
Per raggiungere questi obiettivi di decarbonizzazione l’Italia ha previsto, tra le varie misure, la progressiva eliminazione del carbone per la produzione di elettricità entro il 2025 a favore di un mix basato su una quota crescente di energie rinnovabili e, per la parte restante, di gas.
Il progressivo abbandono del carbone implica la necessità di garantire un’adeguata sicurezza e continuità dell'approvvigionamento, con la consapevolezza che la domanda di fonti convenzionali è in progressivo declino a seguito sia dell'aumento delle fonti rinnovabili che dell’efficienza energetica.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una grande accelerazione nell’innovazione in energia pulita. Dovremmo intensificare i nostri sforzi nelle tecnologie pulite e sostenibili e concentrarci sulla promozione della ricerca e dell’innovazione nel campo dell'energia pulita al fine di affrontare il cambiamento climatico in corso, attraverso la diffusione di soluzioni tecnologiche energetiche che rendano i sistemi energetici più sostenibili e più efficienti.
Abbiamo accolto con favore il focus sul settore "Net Zero Sector”. L’Italia supporta la proposta della Presidenza UK di rivedere gli impegni intrapresi nei vari fora internazionali, in vista della COP 26, al fine favorire il raggiungimento degli obiettivi dell'accordo di Parigi.
A tal fine, l’organizzazione di un prossimo workshop G7 rappresenta un importante strumento per mettere a sistema e creare sinergie fra le varie iniziative settoriali internazionali in essere (e sviluppate in ambito Mission Innovation, Clean Energy Ministerial e IRENA), a cui l’Italia già aderisce.
Infine abbiamo accolto con favore anche il focus sul settore "Advancing Gender Equality”. L’Italia concorda nell’approfondire gli sforzi volti a promuovere la parità di genere e la diversità nel settore energetico, sostenuta nell'ambito della campagna EQUAL by 30, alla quale l’Italia aderisce attraverso la partecipazione di società e agenzie nazionali. In tale contesto, supportiamo la proposta della Presidenza britannica e Canadese di organizzare iniziative dedicate, volte a mettere al centro del settore energetico la parità di genere e la diversità.
Ambiente: iniziativa sul tema “Oceani”: G7 ocean decade navigation plan
L’Italia sostiene il Decennio delle Nazioni Unite delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile, lo considera un’opportunità centrale per colmare le lacune e aumentare la conoscenza scientifica sugli oceani, e consentire la progettazione e l’attuazione di tecnologie innovative. L’Italia è impegnata nell’attuazione degli obiettivi del Decennio, anche attraverso la dimensione Regionale attraverso la Convenzione Regionale del Mare UNEP/MAP. Per questo motivo ha accolto con favore il “G7 Ocean Decade Navigation Plan” come un amplificatore delle azioni sulla scienza per gli oceani, in particolare quelle sul digitale gemello (“digital twin) e sugli indicatori per gli oceani.
Al fine di rafforzare l’occupazione nel settore legato al mare e agli oceani (blue jobs), l'Italia ritiene che in futuro si dovrebbe considerare un’azione formativa condivisa per lo sviluppo delle competenze marine sia economiche che ecologiche (blue skills).
Infine, per sostenere il nostro forte impegno sugli oceani e per rafforzare gli ottimi risultati raggiunti oggi dal G7, l'Italia ha incluso questo tema anche nell’agenda della Presidenza del G20, al fine di trasmettere messaggi coerenti e diretti e sostenere il lavoro in maniera uniforme a tutti i livelli.
Ambiente: iniziativa sul tema “One Health”: comunità internazionale di esperti sulle zoonosi
L’Italia sostiene l'iniziativa "One health". La salute e la zoonosi sono un argomento cruciale, per la quale siamo molto preoccupati in questa fase storica.
Oggi è della massima importanza adottare un sistema affidabile per la gestione delle informazioni rilevanti, in un contesto "One Health".
L’Italia ha già applicato l'approccio "One Health" alla gestione della resistenza antimicrobica e concorda pienamente sulla creazione di una comunità internazionale di esperti sulle zoonosi (IZCE) in ambito G7.
L’Italia è impegnata a sostenere un approccio coerente e interconnesso tutte delle politiche a tutti i livelli e tra i diversi Paesi e siamo pronti a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati proposti a livello di G7, in attesa di estenderli a livello mondiale.
Ambiente: iniziativa sul tema spreco alimentare e rifiuti: “Target, Measure, Act”
La Presidenza britannica ha adottato un l'approccio generale nell'affrontare questo argomento, che ha molteplici relazioni e connessioni con tutti gli aspetti delle attività sociali ed economiche ed è un fattore determinante per uno sviluppo sostenibile, efficace e inclusivo.
Come riportato nella sesta edizione del Global Environment Outlook (GEO-6), il cibo che viene sprecato o perso ogni anno è pari al trentuno per cento, con un costo che varia da 750 miliardi a mille miliardi (1 trilione) di dollari. L’impatto economico e ambientale che ne consegue è di portata enorme; ma ancora più gravi sono le conseguenze sociali a danno delle persone più povere e vulnerabili.
Minimizzare gli sprechi e i rifiuti alimentari consente quindi di ottenere importanti vantaggi ambientali e di contribuire alla sicurezza alimentare globale.
L'attenzione internazionale verso il problema dello spreco alimentare e dei rifiuti è cresciuta notevolmente negli ultimi anni e molte azioni sono state messe in campo, ma vi sono ancora sfide importanti da affrontare che impongono di fare maggiori sforzi.
I Ministri dei Paesi del G7 possono svolgere un ruolo di rilievo e di leadership. L'Italia è sempre stata attiva sul tema della nutrizione, essendo un paese che incarna l'ideale del buon cibo e dello stile di vita sano, e ha realizzato diverse iniziative per affrontare il problema dei rifiuti che derivano dalle catene di approvvigionamento. Siamo stati uno dei primi paesi dell'Unione europea a dotarci di uno strumento normativo per contrastare i rifiuti alimentari e abbiamo messo in campo diversi piani e progetti.
Questi progetti vanno dalla ridistribuzione del cibo in avanzo a scopo di solidarietà sociale all'educazione alimentare nelle scuole, fino a misure più prescrittive come quelle per gli appalti pubblici verdi nel settore della ristorazione.
L'Italia ha voluto inserire questo argomento nel programma della Presidenza del G20 di quest'anno ed è pronta a favorire tutte le possibili sinergie, anche in collaborazione con i diversi partner e organizzazioni internazionali, come UNESCO e FAO. Stiamo lavorando per diffondere le migliori pratiche e i metodi sostenibili di produzione e di consumo, che consideriamo strumentali a favorire un approccio onnicomprensivo volto a ridurre al minimo i rifiuti alimentari e promuovere diete sane, come ad esempio la dieta mediterranea. Tutti questi programmi possono contribuire in modo significativo a un'inversione di tendenza che non possiamo più aspettare.